Gherd è una ragazzina che vive in un villaggio ricoperto da una fitta nebbia, assediato da enormi e feroci creature che spesso attaccano il suo popolo.
Dopo la perdita dei suoi genitori ha come unico obiettivo quello di far parte del gruppo di combattenti, per vendicarsi della bestia che l’ha resa orfana.
Ma l’attività di guerriero le è preclusa poiché è una ragazza.
Gherd riesce a partecipare clandestinamente alla missione di iniziazione, qui conoscerà Atheis, un giovane monaco Molkhog che le farà scoprire cose inattese e le rivelerà segreti sul suo passato. Gherd cambierà il suo destino.
Gherd. La ragazza della nebbia ricorda sia dal punto di vista grafico sia per alcuni spunti nella trama un’altra lettura della collana Tipitondi ovvero Il fiore e la strega di Enrico Orlandi (altra lettura che mi è piaciuta tantissimo).
Questa somiglianza però non limita la qualità e nemmeno porta il lettore a pensare di aver di fronte una “scopiazzata” di un’altra storia difatti la storia di Gherd si concentra molto sui concetti di amicizia, di vendetta e pregiudizio.
La storia scritta da Marco Rocchi è leggera e scorrevole ma riesce comunque a incuriosire il lettore tanto che il volume l’ho divorato in poco tempo. I testi sono semplici ma mai banali e soprattutto sono ricchi di riflessioni e ragionamenti che porteranno i giovani lettori ad imparare molto. Ma sopratutto impareranno assieme Gherd perché la storia porta automaticamente il lettore ad immedesimarsi nella nostra protagonista.
I disegni di Francesca Carità sono meravigliosi. Un tratto dolce, leggero e colorato che mi hanno fatto innamorare immediatamente di questa storia. Nel corso del volume non mancheranno bellissime splash-page o panorami mozzafiato. Nella sua semplicità Francesca riesce ad essere precisa e attenta ad ogni singolo dettaglio.
Sinceramente a fine lettura non riesco ad immaginarmi uno stile di disegno diverso da questo. Sceneggiatura e disegni trovano un’armonia perfetta.
Se proprio dovessi trovare un piccolo difetto mi sarebbe piaciuto approfondire maggiormente l’aspetto magico/fantasy della storia e forse con una decina di tavole in più sarebbe stato possibile.
Insomma un volume che mi ha colpito davvero tanto e con un finale aperto che rende possibile sia un possibile seguito ma non lasciando nulla in sospeso potrebbe anche trattarsi (purtroppo) di una storia auto conclusiva.
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