I lettori di manga di vecchia data del Bel Paese chiedevano a gran voce a Panini una ristampa di quest’opera da anni ormai (visto che la sua prima pubblicazione risale al 2009).
E finalmente siamo stati accontentati: ci troviamo di fronte infatti alla Complete Edition di Afro Samurai.
Questo bel mattone comprende i due volumi originali, racchiudendo tutti i 10 capitoli totali che completano l’opera.

Difficile riassumere di cosa parli Afro Samurai. Andremo quindi a pescare direttamente da Animeclick:
Una storia ambientata in un Giappone feudale fantastico dove si narra che chi diventa il “numero uno” e indossi la fascia che caratterizza questa posizione, acquisisca il potere di un Dio. Per avere questa fascia bisogna uccidere il precedente detentore. Le regole impongono anche che il “numero uno” possa essere sfidato solo dal “numero due”, rendendo di fatto quest’ultimo il bersaglio di tutti quelli che vogliono provare a ottenere il potere. Da bambino Afro ha visto il padre, detentore della fascia, venire decapitato durante un duello da un guerriero di nome Justice. Ora che non è più un ragazzino ma è diventato un samurai, il suo unico scopo è trovare l’assassino di suo padre e vendicarsi: Afro è diventato un maestro della spada e ha già preso il titolo di “numero due”, ma trovare Justice non sarà facile e in più dovrà sopravvivere a tutte le sfide, o gli attacchi a tradimento, che la sua posizione lo porterà ad affrontare!

E’ un’opera cupa, diretta, tragica. Il protagonista, seppur di poche parole, è carismatico. Gli antagonisti e i comprimari, anche se in poche tavole lasciano il segno, sono caratterizzati alla perfezione.
Il contesto poi è particolarissimo: una specie di epoca Edo Western, con influenze dei giorni nostri (dai cellulari, ai DJ, ai missili) e un pizzico di musica. E lo si nota subito dall’estetica del protagonista: una capigliatura afro che nei disegni diventa sinuosa, quasi poetica e assolutamente fondamentale nel dinamismo delle tavole.
E proprio dei disegni parliamo: sono grezzi, sporchi, a tratti “brutti” (non sapremmo come altro definirli).
Particolare però la bicromia utilizzata, o quasi. Ci troviamo di fronte a un manga, questo sì. Ma se solitamente un manga utilizza il nero dei disegno contrapposto al bianco delle tavole, in Afro Samurai abbiamo invece delle forti scale di grigi e degli spruzzi di rosso.
E “spruzzi” è proprio la parola chiave: il rosso viene utilizzato solo ed esclusivamente per disegnare il sangue. E di conseguenza alcune tavole saranno pregne di rosso.

Ovviamente ci troviamo di fronte a un seinen violento, che non possiamo consigliare a tutti.
Una buonissima riedizione per Planet manga, di grande formato, con sovraccoperta.
La storia però è complessa, getta il lettore subito nel vivo dell’azione, con zero spiegazioni e una trama che va intuita.
I disegni devono essere digeriti, a tratti sono veramente insufficienti.
Deve recuperare quest’opera solo chi ha una vasta cultura manga e ha letto praticamente la totalità delle opere del mercato italiano.
VOTO: 6,5
Spazio all’autore

Sinceramente, non mi è piaciuto. Lo aspettavo davvero da tantissimo tempo e ne sono rimasto deluso. I disegni sono caotici, sporchi. La violenza gratuita è a tratti troppo spinta. Ottima la resa cromatica e l’edizione. E promuovo pure il prezzo, più che onesto per un grande formato come questo. Purtroppo però è un volume che non merita di restare nella mia libreria.