Ant-Man Ant-niversario – Recensione

Il 2022 è stato un grande anno per il supereroe più piccolo dell’Universo Marvel. Il personaggio di Ant-Man ha compiuto infatti ben 60 anni. In occasione di ciò due grandi autori si sono riuniti per omaggiare il minuscolo eroe. Stiamo parlando di nomi del calibro di Al Ewing e Tom Reilly, cui quest’ultimo tra gli ultimi lavori abbiamo proprio una serie sull’uomo formica. Questo volume da anniversario, Ant-niversario giocando con le parole, è portato in Italia da Panini Comics, quasi in preparazione di un ulteriore traguardo per il personaggio. Il 15 febbraio 2023 arriverà nelle sale italiane il terzo capitolo di Ant-Man, facente parte del Marvel Cinematic Universe: Ant-Man and the Wasp: Quantumania, alla cui regia troviamo per la terza volta Peyton Reed.

Colui che indossa il casco di Ant-Man nei film Marvel è però Scott Lang (interpretato da Paul Rudd), un ex-ladro, nei fumetti Marvel anche ex-dipendente di Stark. Sia nell’universo cartaceo che in quello cinematografico è noto a tutti non essere però il primo a vestirne i panni. Il vero ed originale è Hank Pym. Ma nel corso degli anni l’eredità è passata più volte di mano, sia formalmente che in modi più illegali.

Ant-Man Ant-niversario è un volume celebrativo, capace di condensare molteplici ed interessanti riferimenti al personaggio. Molti di questi appena accennati e apprezzabili solo se già si conosce qualcosa sul personaggio. Altrimenti ci si ritrova dinnanzi a qualcosa di comunque sorprendente, per come il team creativo ha voluto strutturare la storia, ma potrebbe finire per risultare un fumetto che rischia di perdersi tra le innumerevoli uscite della Casa delle Idee.

Una celebrazione di Ant-Man, con ogni personaggio che abbia mai indossato il famigerato casco!
Un viaggio nel passato, alle origini della Marvel con il primo Ant Man: Hank Pym.
Un’avventura dell’Ant-Man malvagio, Eric O’Grady, ambientata durante Secret Invasion.
E Scott Lang, l’Ant-Man più amato, alle prese con Ultron, prima di un salto nel futuro…

– Tratto dall’editore

A spasso nel tempo

Un buon fumetto che vuole celebrare la storia di un personaggio non può che iniziare dall’inizio. Il primo, dei quattro capitoli principali, ci fa vestire i panni di Hank Pym attraverso una narrazione che riprende tutto dalle prime storie della Marvel. Sia sotto l’aspetto grafico che testuale. Il lettore si troverà quindi dinnanzi a dialoghi e che descrivono filo per segno le azioni dei personaggi. Ciò sarà un tuffo nel passato per i più vecchi lettori, facendoli ritornare bambini, ed un esperienza sul come era il fumetto supereroistico nei primi anni, per i più giovani, che ancora non hanno colmato i racconti più datati. Tale stile sarà poi in contrapposizione con qualcosa proveniente dal futuro, che continua a lanciare segnali al lettore, in una sorta di rottura della quarta parete.

Dagli albori dell’era Marvel si passa nei primi anni 2000, quando l’invasione segreta iniziava a preparare le proprie pedine nella scacchiera dei punti di potere mondiali. Qui seguiremo invece l’Ant-Man impostore, l’ex analista dello S.H.I.E.L.D. Eric O’Grady, alle prese col segreto per acquisire i poteri del rimpicciolimento, nel mentre Hank è sostituito da uno Skrull sotto copertura e Scott Lang è morto. Non uno dei periodi più rosei per essere Ant-Man.

Il terzo capitolo inizia a mostrare la strada che Ewing e Reilly hanno tessuto, ripescando Ultron, in tempi più moderni in una location famigliare per gli attuali lettori della testata dei Vendicatori. Ovviamente, se si parla di Ant-Man non si può non riferirsi alla figura dell’I.A. Se nell’MCU Ultron è nato dalla mente congiunta di Stark e Banner, nei fumetti la questione è un po’ diversa. È stato Hank Pym a concepire tale creatura, finendo poi per fondersi con essa.

Il tutto si chiude in una capitolo fuori dal tempo attraverso una celebrazione per antonomasia dato che tutti gli Ant-Man finalmente si incontrano.

L’eredità di Ant-Man

Ant-Man Ant-niversario è di certo una trovata interessante per celebrare un importante traguardo (o meglio due) del personaggio. Il pesce piccolo degli Avengers ha in realtà salvato il mondo più volte affianco degli Eroi più potenti della Terra e meriterebbe di certo più spazio. Tra i cicli di storie più recenti non si può non citare Lo stupefacente Ant-Man di Nick Spencer (2015), pubblicato in 7 brossuratini e riproposto poi in volume (Lo Stupefacente Ant-Man: Una Seconda Possibilità).

Ciò che ha stupito è stato quello di non riprendere in mano la formula vincente di Life’s Story, com’è stato per Spider-Man ed i Fantastici Quattro, in cui i decenni passavano anche per gli eroi in questione, vittime degli eventi storici. Ma chissà se un giorno…

In conclusione il volume è consigliato soprattutto per chi già mastica qualcosa sul personaggio, ma non è da precludere a priori nel caso contrario. Lo stile grafico è davvero appagante ed interessante, viaggiando tra le epoche, attraverso una storia che, nel suo piccolo, sa regalare diverse sorprese.

Sono un dio, stupido primate… e tu sei una formica. È imbarazzante che tu mi abbia creato!

Spazio all'autore: Ho trovato questo volume piacevole alla letture. Pur avendo letto molto poco sul personaggio, ciò è bastato per cogliere quei piccoli riferimenti sparsi qua e là nel volume, grazie anche ad una conoscenza al di fuori delle storie che non ho potuto leggere. Un esperimento riuscito. Davide – Riccidanerd

7.5
von 10
2023-02-14T17:00:00+0000