Dopo il successo di Valhalla non era facile continuare sulla stessa scia. Ed ĆØ anche vero che gli appassionati della saga chiedevano un ritorno al passato. Ecco perchĆ© Mirage, ha il difficile compito di accontentare tutti e non deludere. Ma la domanda ĆØ: ci ĆØ riuscito?
Ritorno sui propri passi
A partire dal capitolo Origin, al quale infondo Mirage assomiglia molto, e passando anche da alcune innovazioni non rivoluzionarie dei capitoli precedenti, la saga di Assassin’s Creed aveva preso una piega un po troppo da gdr. Se in AC Odissey potevi incidere piĆ¹ sulla trama grazie alle tue scelte, se le skill e gli accessori richiedevano delle quest parallele, tutto questo con Valhalla si amplifica, quindi l’elemento stealth, tipico della saga, lascia il passo ai combattimenti difficili e macchinosi piuttosto che strategici.
A molti fan, puristi della serie, queste scelte non sono piaciute, quindi l’arduo compito di tornare indietro nel tempo affinchĆ© la lama che Ezio magistralmente bandi nei primi capitoli della serie tornasse a risplendere ĆØ stato lasciato ad Assassin Creed Mirage.
Baghdad
La cura, la maniacale attenzione ai dettagli e la precisione della ricostruzione grafica sono tra le migliori frecce che Ubisoft abbia mai scoccato nella saga di AC. Non a caso, la scelta della location porta un po al passato, quasi alle origini della saga se si pensa alle ambientazioni, a dimostrazione che i classici non stancano mai. Questo passaggio serviva davvero ed ĆØ forse uno tra gli elementi di forza di questo titolo. Le piĆ¹ belle esperienze grafiche dell’intera saga sono forse Parigi, l’Egitto, Londra e Gerusalemme. Baghdad sopra sorprendere il giocatore con la sua profonditĆ ed i suoi colori, forti accessi e pacati allo stesso tempo lasciandosi alle spalle il freddo inverno norreno.
Basim
Il protagonista di questa nuova avventura ĆØ Basim, perfetto sconosciuto che si lega alla confraternita degli assassini. Basim deve deve subito abituarsi alla sua nuova vita ma lo fa anche in modo graduale. Tornano di moda le fasi di gioco in cui si deve “origliare” per carpire segreti ed elementi necessari per il miglior svolgimento delle missioni. Non mancano pedinamenti e scorribande per la mappe tra fughe e ricerca i luoghi segreti. Armi ed armature plasmeranno il personaggio con un livello di personalizzazione ben noto agli amanti della serie…ma purtroppo nulla di nuovo.
Trama no spoiler
Un ladruncolo coraggioso e audace finisce si ritrova costretto ad una scelta obbligata. Basim salvato dal suo mentore e maestro Roshan cambierĆ vita e diversa un Occulto. Sulle tracce dell’Ordine degli Antichi scopre una Baghdad ricca di segreti e si lancia alla ricerca di manufatti speciali. Un canale di contatto tra i precedenti titoli ed un piccolo passo avanti nel mondo creato da Ubisoft. Interessante ma non profondo, semplice e meno dispersivo.
Spazio all'autore: Un titolo atteso per il suo "ritorno alle origini". Piacere ai puristi della saga e a chi vuole nascondersi e colpire nell'ombra. Meno frenetico dei suoi predecessori (gli ultimi tre titoli) piĆ¹ ragionato e tattico ma allo stesso tempo meno intenso. Ho giocato questo Assassin Creed preso dall'entusiasmo di ripercorrere i primi passi della saga con un esperienza piĆ¹ vicina a quella del lontano 2007…ma alla fine non sono cosi soddisfatto. Un bel gioco ma lontano dai fasti di Assassin Creed 2, il piĆ¹ alto gradino della saga. Infine, grazia alle avventure di Basim avrei voluto sapere di piĆ¹ del mondo di AC e invece chissĆ quale titolo dovrĆ aspettare ancora per ricomporre i pesi di una saga che ormai si accinge a divenire un epopea. Da scoprire, terminare e riposare nello scaffale. AhimĆØ nulla di piĆ¹ ma sicuramente piĆ¹ che sufficiente. ā Riccardo – Ruta Ruta