Annunciata per la prima volta nel 2021, dopo tre lunghi anni di attesa, eccoci finalmente qui a parlare di “Batman: Caped Crusader”.
L’ultima fatica di Bruce Timm, che tra i produttori vede nomi del calibro di Matt Reeves (regista di “The Batman”), Ed Brubaker e J.J. Abrams, ci porta nella Gotham City degli anni quaranta, periodo in cui Batman fece il suo esordio grazie a Bill Finger e Bob Kane.
Il compito sicuramente più difficile era rendere gradevole e accattivante il Cavaliere Oscuro della cosiddetta “Golden Age” per il pubblico contemporaneo, e fortunatamente questa prima stagione della serie ci è riuscita alla grande grazie ad un comparto tecnico di alto livello e a delle storie coinvolgenti, piene di pàthos e a dei personaggi davvero ben scritti e sfaccettati.
In questi dieci episodi seguiamo le vicende di un giovane Batman che si fa strada tra i vicoli bui e l’enorme rete di criminalità che affligge la città, tant’è che all’inizio viene visto come una leggenda e poi ovviamente come una minaccia da eliminare a ogni costo.
Dopo un inizio un po’ lento e che batte dei sentieri già battuti da “Batman: The Animated Series” per quanto riguarda alcuni stilemi narrativi, veniamo subito catapultati in un affascinante mondo dalle atmosfere noir e inquietanti che vanno a sfociare dal fantasy alla fantascienza e all’horror.

Come detto all’inizio, il compito più difficile era rendere interessante il Batman detective (così per come era stato concepito ormai ottantacinque anni fa) per il pubblico di oggi perché qui vediamo un Cavaliere Oscuro senza tutti quei gadget e quella tecnologia tramite la quale siamo ormai abituati a conoscere il personaggio. Ciò che contribuisce a rendere il tutto più interessante, oltre all’elemento noir fortemente presente grazie soprattutto alla presenza di Ed Brubaker (celebre proprio per aver scritto una moltitudine di storie sul Crociato Incappucciato caratterizzate proprio da questo stile narrativo), sono tutti i personaggi comprimari e i vari antagonisti. Tutti hanno la possibilità di brillare e la capacità di controbilanciare con l’animo particolarmente serioso di Bruce Wayne/Batman.
In questa serie ci saranno dei cambiamenti che faranno sicuramente discutere, ma tutti sono innanzitutto interessanti, funzionali alla trama e soprattutto ben contestualizzati. I cattivi sono tra gli elementi che colpiscono di più di questa serie perché non sono i classici antagonisti che alla fine si redimono, ma sono degli esseri odiosi e malvagi fino all’ultimo che sfruttano a loro favore le debolezze della società.
Nel complesso ci troviamo quindi davanti ad una serie che, almeno per questa prima stagione, parte in modo un po’ lento ma si riprende subito e ci immerge in un mondo e in una società che non esistono più, con delle storie e dei personaggi che catturano l’interesse dello spettatore che ben spera per la già confermata seconda stagione.

Spazio all'autore: Ciò che mi spinge a mettere un voto non più alto di questo è l'inizio (soprattutto il primo episodio) che, nonostante abbia comunque degli elementi interessanti, ha uno svolgimento particolarmente lento e con poco spazio all'esplorazione del carattere di Batman, dei suoi comprimari e del mondo noir in cui si muove. Ma tolto questo, sono davvero felice che questa serie sia finalmente uscita e già non vedo l'ora che esca la seconda stagione. Sperando che non passi troppo tempo. – Alessandro – Comic Books Passion