Harley Quinn collabora con la polizia per catturare un serial killer con un modus operandi simile a quello di Joker in questo primo spin-off della saga creata da Sean Murphy.
Una nuova vita
In questa storia ambientata durante gli eventi narrati tra il primo e il secondo volume, Harley si è separata dal Joker, con il quale ha avuto una relazione che ha portato al concepimento di due figli.
Joker è colui che, nel suo breve periodo di lucidità, ha dato una sistemata alla città di Gotham, ma Harley sa chi è veramente. Un uomo totalmente divorato dalla follia e con il quale ha avuto una relazione tossica. Ed è proprio questa relazione tossica che l’ha portata ad allontanarsi e ad iniziare una nuova vita.
Una nuova vita che, come detto all’inizio, inizia con una collaborazione con la polizia che la porterà ad affrontare una sorta di “nuovo Joker“. Una vita che invece di partire per il verso giusto, inizia con un trauma. Lo stesso dal quale Harley si è da poco distaccata.
Ciò porta la giovane donna ad una battaglia interiore che vede scontrarsi la sua vecchia vita da spalla di Joker e la forza di volontà per una vita migliore in un mondo che non la consideri più una pazza fuori di testa.
Il bello di questa storia, scritta da Katana Collins, sta proprio nella dualità tra la vecchia e la nuova Harley, con la nuova che cerca disperatamente di sentirsi normale.
Un plauso va anche a Matteo Scalera che è riuscito nel difficile compito di emulare il tratto di Sean Murphy pur mantenendo il suo stile fresco e delicato. Il risultato finale è un comparto grafico di tutto rispetto che riesce a rappresentare alla perfezione la travagliata storia di questa nuova Harley Quinn.
Spazio all'autore: Questo spin-off sulla Harley Quinn del cosiddetto Murphyverse, offre un bellissimo spaccato della vita di questo magnifico personaggio con il quale ho empatizzato molto e con il quale, a fine storia, ho condiviso lo stesso senso di felicità ma soprattutto libertà. – Alessandro – Comic Books Passion