Batman: Killing Time – Recensione

Nel corso del 2022, dopo la maxiserie Batman/Catwoman, fine ipotetica del suo lungo ciclo sulla testata di Batman, Tom King torna a scrivere sul Cavaliere Oscuro e lo fa con una miniserie in 6 numeri in coppia con l’artista David Marquez che esprime la sua arte al meglio in maniera encomiabile con un tratto pulitissimo, coadiuvato dai colori di Alejandro Sanchez.

Precedentemente pubblicata in 6 spillati, Panini Comics l’ha di recente raccolta in un volume unico el formato classico dello spillato 17×26.

In un attimo

Il titolo della miniserie “Killing Time“, che tradotto significa “ammazzare il tempo”, ĆØ estremamente accurata per la trama presentata che pone al centro il tema del tempo. Come riportato nella disamina effettuata nell’intro da Lorenzo Cardellini, King si ispira a Rapina a mano armata, pellicola degli anni ’50 di Stanley Kubrik, in cui la struttura narrativa non ĆØ lineare e viene enfatizzato il rapporto tra i personaggi più che lo svolgimento della trama.

Non c’ĆØ un vero e proprio protagonista, ma ogni personaggio ĆØ inserito all’interno della trama come parte di un piano ancora più grande che il lettore deve ricostruire mettendo insieme i pezzi di un puzzle. I pezzi da incastrare sono forniti dalle note, estremamente minuziose dettagliate e scandite al secondo, di un narratore interno che non si mostra al lettore per quasi tutta la narrazione.

Un’intricata struttura narrativa

Tom King ci ha sempre abituato a trame complesse su più piani temporali, ma mai aveva provato un esperimento del genere. In ogni pagina si salta da un giorno all’altro sia andando avanti che a ritroso o da un’ora all’altra, tanto che in alcune pagine la differenza ĆØ anche di pochi secondi. Tutta la vicenda si svolge nei primi mesi di attivitĆ  del Cavaliere Oscuro nell’arco di due mesi: Catwoman e L’enigmista pianificano una rapina che li farĆ  diventare ricchi, in modo da potersi sistemare per il resto della vita senza più dedicarsi al crimine. Perciò si iniziano a muovere sulla scacchiera di Gotham servendosi di alcune pedine tra i quali Killer Croc e il Pinguino, per rubare dal caveau di una banca un potente artefatto “l’Occhio di Dio” che secondo una leggenda, garantisce a chi lo possiede il dominio sul mondo.

Mentre la vicenda si svolge, i capitoli sono inframmezzati dal racconto sulle origini dell’Occhio di Dio, che risalgono ai tempi di Euripide e la sua tragedia più celebre “Le Baccanti” da cui King estrapola la morale e la adatta alla sua storia. Un dettaglio che salta all’occhio sono gli omaggi che lo scrittore fa verso gli autori che hanno fatto la storia del Cavaliere Oscuro, donando il loro a nome alle strade, parchi e aeroporti di Gotham.

L’Aiuto

Un personaggio molto importante per lo svolgimento delle vicende ĆØ L’Aiuto, un mercenario che viene rispolverato da King per quesa storia. In questo caso al servizio del Pinguino, L’Aiuto ĆØ un personaggio misterioso di cui non si conosce nulla, allora il team creativo decide di introdurre alcuni frammenti della sua vita, per cui scopriamo che come Bruce Wayne ĆØ stato addestrato da Ra’s Al Ghul. Come affermato poi da Ra’s stesso, ha delle capacitĆ  di combattimento superiori a quelle di Batman e ha conseguito addestramenti anche da altri importanti maestri che hanno contribuito a forgiare le doti di Bruce. Non conosciamo la sua etĆ , ma possiamo affermare che abbia vissuto più tempo di una normale vita umana.

Spazio all'autore: Una lettura decisamente diversa dalle altre, con uno svolgimento non lineare che ne costituisce il punto di forza, per questo ĆØ consigliata soprattutto per i fan di Tom King più che per quelli di Batman. Ancora una volta l'ex agente della CIA ha dimostrato una grande abilitĆ  nella crossmedialitĆ , con un esperimento totalmente riuscito e apprezzato. L'artista David Marquez, dopo le esperienze sulle testate Batman/Superman e Justice League, dimostra di potersi prendere ancora il palcoscenico ideando splash page da urlo. – Marco – Thwipcomics_

7.5
von 10
2023-10-25T18:30:00+0000
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