In questa iniziativa, giunta al numero sette, otto tra i più noti nemici di Batman sono protagonisti di altrettante storie realizzate da otto differenti team creativi della DC di spicco. L’intento della serie è quello di provare a razionalizzare, quindi spiegare, le motivazioni che molto spesso si celano e spingono i supercriminali a compiere le azioni che li rendono tali. Infatti, Alan Moore nella celebre graphic novel “Batman: The Killing Joke“, ci mostra come una brutta giornata possa portare a conseguenze inaspettate, che inevitabilmente provocano cambiamenti nella persona anche radicali; quindi, su questa falsariga si prova a coinvolgere altri otto nemici del cavaliere oscuro, ognuno con la propria ‘brutta giornata’.
Protagonista di questo numero è Basil Karlo, supercriminale noto come Clayface, in una storia scritta da Collin Kelly e Jackson Lanzing per i disegni di Xermanico.

L’uomo d’argilla
Il criminale Clayface fa la sua prima apparizione sul numero 40 della testata Detective Comics nel 1940, creato da Bill Finger e Bob Kane. L’Uomo d’Argilla ha avuto diverse incarnazioni, ma la più importante, Basil Karlo, è quella ideata proprio dai suoi creatori, nonché l’attuale rappresentazione del criminale nella continuity DC Comics più recente.

Basil è un famoso attore ed esperto di trucco, quando Batman e Robin indagano sugli omicidi degli attori coinvolti nella produzione di “Dread Castle”, un remake di uno dei film classici dell’attore, smascherano Karlo travestito proprio da “Clayface”: uno dei suoi vecchi ruoli in un film horror.
Fade to black
Tutto ciò che Basil ha sempre voluto, è essere uno dei migliori attori cinematografici, ma la sua carriera ha subito una brusca frenata nel momento in cui si è trasformato nel criminale Clayface che lo ha portato poi a scontrarsi più volte con Batman, allontanandosi da quello che era il suo sogno.

Quindi Karlo decide di trasferirsi a Los Angeles, ad Hollywood, per provare a ricominciare da capo. Sotto mentite spoglie inizia, quindi, a sostenere dei provini riponendo grande fiducia nei propri mezzi e il destino vuole che la produzione per cui si presenta al provino fosse proprio la trasposizione cinematografica del capolavoro di “The Killing Joke”. Un film drammatico e romantico in cui, tuttavia, non riesce ad ottenere la parte nonostante fornisca una prova perfetta per la parte, ma forse troppo sentita e dilaniata, che non riesce a convincere i produttori. Da qui lentamente la psiche di Basil comincia a sgretolarsi come creta tanto da portarlo a commettere alcuni omicidi che ricorderanno la prima apparizione fumettistica del personaggio.
Ossessionato dalla ricerca di approvazione riesce a raggiungere l’apice di una vita tanto desiderata che però non gli permette di raggiungere quella soddisfazione che si aspettava facendolo sentire vuoto a causa sua anima fragile e lacerata dai suoi trascorsi.
Batman: una brutta giornata – Clayface: I due scrittori riescono ad imbastire una trama molto profonda, toccando tutti i punti che caratterizzano Clayface, ma soprattutto capendo il personaggio e riuscendo a trasmettere gli stati d'animo del criminale, portando il lettore quasi ad empatizzare con egli. Le tavole di Xermanico sono fluide, dinamiche e malleabili, come l'argilla di cui è composto Clayface, proprio quello che la storia necessitava per essere rappresentata al meglio. – Andrea – World Wide Nerd
