Finalmente torniamo ad assaporare le vicende del guerriero nero, con gli ultimi capitoli, dal 358 al 364, scritti dal maestro Kentaro Miura prima della sua dipartita. Il volume 41 dell’edizione Berserk Collection, recentemente pubblicato dal ramo Planet Manga dell’editore Panini Comics, riporta questi ultimi capitoli in cui alcuni nodi iniziano a venire al pettine.
Seguiranno inevitabili spoiler per chi non ĆØ in pari con i capitoli precedenti.
La storia era ferma al momento in cui Farnese e Shilke si erano addentrate nel mondo spirituale di Caska facendole riaffiorare i ricordi. Questo ha permesso, dopo aver recuperato i frammenti dellāanima di Caska, di donare nuovamente la sanitĆ mentale alla guerriera. Tuttavia, non era pronta a rivivere tutti gli eventi accaduti durante lāeclissi, che non aveva mai avuto modo di affrontare e non si ĆØ dimostrata pronta a rivedere nemmeno Gatsu. Intanto Grifis ha fondato la nuova squadra dei Falchi formata esclusivamente da apostoli della mano di Dio e Falconia, la cittĆ piĆ¹ importante del regno dopo la caduta dei Kushan per mano proprio del Falco Bianco. Alla fine della battaglia contro i Kushan, il papa in persona ha riconosciuto Grifis come salvatore del mondo e tutto il regno lo adora e lo venera da allora.
Il ritorno di Caska
Il primo capitolo si apre in una delle sale del castello di Falconia, dove si discute il futuro del neonato regno e Grifis, tornato uomo, dimostra ancora una volta grandi capacitĆ organizzative e gestionali, rendendo tutti parte di unāutopia, ora piuttosto reale, proclamando il secondo impero dellāumanitĆ .
Nei capitoli successivi il focus viene spostato su Elfhelm, l’isola degli elfi, in particolare su Caska, che recuperato il senno, si fa cucire delle nuove vesti da guerriera come quelle che aveva prima di perdere la ragione e dimostra a tutti di non aver perso la sue doti da combattente. Gatsu, invece, ha un ruolo piĆ¹ marginale in questo capitolo: si nasconde da Caska per evitare di farle riaffiorare i ricordi, e Miura lo fa benissimo immedesimando il lettore nella giovane guerriera, nascondendolo tra le tavole per non mostrarlo nemmeno a noi.
Nei due seguenti capitoli torna il cavaliere del teschio a far visita al guerriero nero e lo conduce dal nano che ha progettato lāarmatura del Berserk, ma siamo sicuri di sapere giĆ tutto su questo oggetto di distruzione?
Le origini dell’armatura del Berserk
Gli ultimi 3 capitoli scritti dal maestro Kentaro Miura sono veramente incredibili, il finale ĆØ da brividi e fa venire voglia di leggere il proseguo della storia. Finalmente in questi capitoli Berserk torna ad essere avvincente: tra alcune rivelazioni e un notevole cliffhanger con cui si chiude il volume. Un susseguirsi di splash page, dove Miura ci sbatte in faccia tutto il suo enorme talento nel disegno, ci mostra Gatsu travolto da numerosi flashback relativi al vissuto del precedente possessore dellāarmatura: il cavaliere del teschio. Questi flashback non fanno altro che mostrarci quanto la vita del cavaliere del teschio sia stata simile a quella del guerriero nero: infatti anche il cavaliere del teschio sembra essere sopravvissuto ad unāeclissi e sembra essersi scontrato con la mano di Dio tra cui si possono riconoscere anche alcuni componenti degli attuali cinque, sebbene rimangano ancora molti interrogativi.
Lāultimo capitolo ĆØ quello che sembra dare una decisiva svolta alla serie con il ritorno del bambino misterioso incontrato durante il viaggio verso lāisola, a cui Caska risulta molto legata anche non sapendo chi sia.
Spazio all’autore
Finale che lascia lāamaro in bocca per la decisiva svolta che stava prendendo la serie, che fortunatamente sarĆ portata a termine dallo studio fondato da Miura e dal collega e amico Koji Mori, che inevitabilmente sarĆ diverso da quello che originariamente era stato pensato da Miura. Devo dire la veritĆ , avrei apprezzato anche questo ultimo capitolo di Miura come finale aperto della serie, avrebbe lasciato molte domande, ma soddisfazione per quello che ĆØ stato il viaggio. Rimango comunque fiducioso verso i capitoli post mortem del maestro, quindi non ci resta che attendere!