Blackbox – Recensione

Blackbox è un’opera distopica tutta italiana pubblicata da Hyppostyle Publishing. La serie è composta da 4 brossurati, 16,5×23,5, a colori per quanto riguarda la trama principale e uno spin-off in bianco e nero, dal titolo L’Alleggeritore. Hyppostyle propone una doppia scelta per il recupero di questa serie: volumi singoli e Collector’s Edition in cofanetto che racchiude tutte e 5 i volumetti.

Ecrònia, una sconfinata città dove vige l’ordine e ognuno degli abitanti ambisce a far progredire la società. In questa megalopoli che funziona come un perfetto ingranaggio, ripetere il passato è l’unico modo per affrontare il futuro. Riti, vincoli e anniversari spingono la gente a rispettare una memoria quasi sempre crudele e cinica. Perché ad Ecrònia nessuno gioca più, ma tutti conoscono le regole. All’interno di questa società abitudinaria e ordinata, si muove Isaac, un cinico addetto del Progetto E.L.I.A. che non vede l’ora di combattere e dimostrare il suo valore. Un figlio che non ama la vita e odia sua madre Judith, una vecchia giostraia che ancora contribuisce alla periodica Guerra tra giovani e vecchi costruendo ibromi, esseri antropomorfi destinati al combattimento. Questo fumetto mostra una distopia che non è felice di esserlo e per questo si serve del sentimento, del rimorso e dell’amore, per reagire al mondo impostato di Ecrònia. Questi forse saranno gli unici modi per non essere controllati e assoggettati diventando però così soggetti pericolosi.

– Trama dell’editore

Ai testi troviamo Giuseppe Grossi, alla sua prima sceneggiatura, mentre ai disegni abbiamo un team artistico più variegato ma di altissimo livello. Partiamo proprio da quest’ultimo aspetto, il lato grafico della serie è incredibile. Rispecchia pienamente il clima di teso, cupo e violento degli eventi. Sia i colori che i disegni hanno quell’alone “sporco” che riesce ad accentuare maggiormente quella sensazione di paura e incertezza da parte del popolo. Il punto di forza dei disegni sono sicuramente gli sfondi urbani che risultano essere realistici e profondi mentre, a nostro avviso, abbiamo riscontriamo qualche sbavatura ed incertezza nella fasi di scontro. Queste fasi hanno poca dinamicità e a tratti risultano leggermente confuse.

Come già anticipato ad inizio recensione il racconto è ambientato in un mondo distopico a sfondo steampumk dove vigono leggi folli e atroci. La più contorta di tutte è quella su cui sono gettate le basi di Ecrònia: ripetere il passato per avere un futuro migliore. Ora vi chiederete, dove sta la follia in questa visione della società?

Il ripetere il passato viene proposto in un modo atroce, spietato e folle. Ogni 25 anni due fazioni distinte dovranno lottare all’ultimo sangue per il controllo di Ecrònia. La follia di questa guerra ripetitiva non è soltanto nel dolore e morte che va a generare ogni volta ma il fatto che le due fazioni, Maestri e Allievi, lavorano fianco a fianco per 25 anni per poi trucidarsi a vicenda. I Maestri nel corso del venticinquennio preparano gli allievi a questa guerra, si legano a loro in maniera indissolubile per poi, una volta sul campo di battaglia, recidere questo legame con il sangue.

La follia di questo mondo non si ferma però a questa guerra. E’ stata difatti istituito il progetto E.L.I.A. che vigila sul rispetto delle regole morali e sociali di Ecrònia, ogni persona ha un delle mansioni lavorative specifiche che deve rispettare. Oltre a ciò ogni cittadino deve essere integro mentalmente, moralmente e fisicamente. Chi non rispetta più i parametri stabiliti dal governo viene preso dalla E.L.I.A. e destinato ad un futuro terribile (tranquilli, non vi faremo alcuno spoiler).

Blackbox è un racconto folle, crudele e spietato. Una storia che, nonostante, la violenza marcata ci sentiamo di consigliare a tutti i lettori. I più attempati, come noi, coglieranno sfumature differenti e più profonde, i più giovani saranno rapiti dagli scontri, dalle tecnologie e rifletteranno sulle folli teorie sociali di Ecrònia.

“Semina, estirpa, raccogli. Della tua storia siamo i fogli” 

– Motto di Ecrònia

Spazio all'autore: Blackbox è stata una piacevole sorpresa, ho iniziato a leggerla sicuramente con un buone aspettative (visti i tanti pareri positivi) ma non pensavo potesse essere così intrigante. Il racconto riesce ad unire più spunti al suo interno perché passiamo da alcuni tratti tipici del romanzo storico a quelli più caratteristici delle storie di guerra, senza però tralasciare gli aspetti sociali che, a tratti, mi hanno ricordato 1984 di Orwell. Non un capolavoro del genere ma sicuramente un'opera in grado di rapire e coinvolgere da subito il lettore. Andrea – World Wide Nerd

7.5
von 10
2024-09-11T16:00:00+0000