Blackwater 4 – La Guerra – Recensione

Quarto libro della saga di Blackwater di Michael McDowell (recensioni dei primi tre volumi qui, qui e qui).
Questo stupendo racconto della famiglia Caskey prosegue senza sosta e supera il giro di boa.

Giusto due righe di trama direttamente dal sito di Neri Pozza Editore:

1938. È l’alba di una nuova èra per il clan Caskey e nulla sarà mai più come prima. La determinazione di Elinor finalmente dà i suoi frutti. I nemici di ieri diverranno gli amici di domani e i mutamenti giungeranno da luoghi inaspettati. Anche per il mondo si apre una nuova èra, portatrice però di pericolo e distruzione: il conflitto in Europa farà affluire sangue nuovo a Perdido. Nella proprietà dei Caskey, gli uomini vanno e vengono. Come marionette che non sanno di essere appese a un filo.

Il titolo “La Guerra” richiama chiaramente la Seconda Guerra Mondiale, visto il periodo storico. Ma lo fa semplicemetne per dare un contesto e un pretesto per l’enorme sviluppo economico della famiglia (soprattutto per Oscar, che non ha mai smesso di acquistare terreni).
Anche questo volume mantiene fede allo spirito dei precedenti. L’attenzione si concentra sui personaggi piuttosto che sugli eventi. A questo giro, i componenti chiave della famiglia Caskey risulteranno essere Grace, Lucille, James e soprattutto la giovane Frances.
Per ognuno di loro ci saranno intrecci, complicazioni e risvolti più o meno positivi. Ma la famiglia Caskey ci ha ben abituati: sapranno superare ogni avversità.

Chiaramente risulta essere un libro di transizione, che getta le basi per il gran finale degli ultimi due volumi, che ovviamente non vediamo l’ora di leggere.
In questo quarto volume, quindi, la narrazione e la velocità della storia calano. Il focus sulla componente horror viene un po’ a mancare, ma poco importa. Ci si concentra di più sulla nuova e giovane generazione della famiglia.
Ci sono meno colpi di scena e derive drammatiche rispetto ai volumi precedenti, ma rimane una lettura piacevole e affascinante.
Siamo sicuri che le ultime due parti saranno più intense, ricche e soprattutto cupe.