Saga di Blackwater, volume 6 – “La Pioggia“. E non poteva finire in modo diverso da questo.
“1958. Gli anni passano, tra ricevimenti fastosi, unioni insolite e rivelazioni travolgenti, ma non portano quiete per i membri della famiglia Caskey. Dopo lāetĆ dellāoro, ritornano giorni foschi. Qualcosa di terribile incombe su Perdido, i suoi abitanti e i suoi fiumi. Il tempo delle profezie ĆØ ormai giunto.”
Non c’era altro modo per salutare la famiglia Caskey e la cittadina di Perdido, se non nel modo malinconico con cui McDowell ha chiuso questa saga di Blackwater.
Cinquant’anni sono passati da quel momento in cui barca di Oscar ha salvato Elinor dalla piena, dando il via agli intrecci della famiglia Caskey e segnando per sempre il destino della cittĆ e dei suoi abitanti.
Di tutto abbiamo vissuto insieme ai nostri protagonisti: guerre, fortune e sfortune (piĆ¹ o meno volontarie), nascite di nuovi discendenti, intrecci amorosi e non, misteriose creature del fiume. Questa saga difficilmente abbandonerĆ presto il lettore.
La quotidianitĆ della famiglia era qualcosa di rilassante e soddisfacente. E va sottolineata l’incredibile capacitĆ di Michael McDowell di presentare e gestire decine di personaggi tutti diversi tra loro e con personalitĆ e caratteristiche uniche. Indimenticabili.
Un plauso poi va fatto a Neri Pozza Editore: ha gestito sapientemente una campagna marketing sui social che ha permesso ai piĆ¹ di poter leggere questa piccola chicca.
L’edizione ĆØ ineccepibile. Copertine magnifiche, costine altrettanto, che fanno anche un’ottima impressione in libreria.
Piccolo consiglio personale: recuperate il recentissimo box contenente tutti e 6 i volumi di Blackwater, perchĆØ a conti fatti conviene acquistare cosƬ la saga per intero piuttosto che i volumi singoli.
E poi son talmente piccoli e veloci da leggere che comunque li divorerete.
Trovate le recensioni dei volumi precedenti qui.
Spazio all'autore: Il mio voto chiaramente sul singolo volume, ma che vuol essere anche un voto complessivo all'intera saga. Leggetela, ho poco da aggiungere. ā Francesco – Ravafra