Bleach e il ruolo delle Zanpakuto

Negli shonen capita spesso di vedere personaggi legati ad un’arma in particolare. La preferita, quella che rispecchia lo stile di combattimento. Quella il cui uso è stato perfezionato a tal punto, che ormai è diventato un’estensione del loro corpo.

In Bleach però queste armi sono molto più che strumenti. Sono veri e propri compagni di lotta, alleati, consiglieri e molto spesso anche insegnanti.

E la prima cosa a cui fare attenzione riguardo le Zanpakuto – le spade adoperate dagli Shinigami nella loro lotta contro gli Hollow – è che hanno tutte un nome.

Perché avere un nome è importante?

Ogni volta che si dà un nome a qualcosa le si conferisce importanza, le si dà potere. E per uno Shinigami conoscere il nome della propria Zanpakuto è un passo essenziale per poter padroneggiare la propria forza. Ma a stabilire se si è degni di conoscere questo nome, è la spada stessa.

Queste armi infatti, sono a tutti gli effetti una manifestazione fisica del potere del loro possessore.

Non si tratta di semplici spade, ma entità dotate di spirito, anima , ragione. Con le quali molto spesso è anche difficile scendere a patti. Convincerle a farsi “prestare” il loro potere, che in realtà appartiene al possessore della stessa. Però, dietro quello che può sembrare un mero capriccio, c’è quasi sempre un ottimo motivo.

Come già accennato, le Zanpakuto essendo un’estensione del potere spirituale di uno Shinigami, conoscono molto bene sia il suo stato fisico e, soprattutto, mentale. Se lo Shinigami cova dei dubbi sulle proprie capacità, paure che si rifiuta di affrontare, non riuscirà mai a sfruttare tutto il proprio potere.

L’insicurezza che si porta dietro lo spingerà inconsciamente a limitarsi nei suoi attacchi, ad esitare quando in un combattimento la sicurezza è tutto.

È qui che la Zanpakuto si fa sentire.

La Zanpakuto costringe il suo possessore ad ascoltarlo, ad affrontare i timori che fingeva di non avere. L’arma dello Shinigami diventa il suo amico più caro, il suo maestro, il suo psicologo per certi versi. Ma soprattutto, il suo avversario più grande. Perché d’altronde non c’è modo migliore di far aprire gli occhi a qualcuno, se non prendendolo a calci nel sedere. Ne sa qualcosa Ichigo, che si è trovato spesso ad apprendere questa lezione dal suo Zangetsu.

Questo rapporto di fiducia, il continuo dialogo che viene a crearsi tra gli Shinigami e le loro Zanpakuto è l’elemento che più colpisce dell’intera storia. Queste spade dotate di coscienza, di ragione, mettono al servizio del loro combattente tutta la loro conoscenza, il loro potere e il loro sostegno.

In questo shonen guerriero e spada sono compagni, alleati. Ogni volta che uno Shinigami sfodera la sua arma, non importa quale terribile nemico si troverà davanti, perché non sarà mai solo.

Spazio all’autore: Vedere il crearsi e consolidarsi del legame tra lo Shinigami e lo spirito della sua spada è una delle cose che ho apprezzato di più dell’opera di Tite Kubo. Mara – Blugirl

8.5
von 10
2023-02-16T10:00:00+0000
Mara - Blugirl
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