Bodies – Recensione

Probabilmente avete sentito nominare Bodies attraverso la serie televisiva di Netflix composta da 8 episodi, disponibili già dal 19 ottobre 2023. L’opera originale però è nata dalla mente di Si Spencer e si tratta di un fumetto del 2014, composto da 8 capitoli. L’incipit è senza dubbio intrigante e coraggioso. Quattro misteriosi omicidi sono tra loro legati da un segreto impossibile che andrà a stravolgere il concetto stesso di realtà. Quattro omicidi, in quattro epoche, nel medesimo vicolo. Lo stesso cadavere.

“È il 1890 e in un vicolo londinese viene ritrovato il cadavere di un uomo. Un ispettore con un terribile segreto dovrà lottare contro complotti e pregiudizi per portare avanti le indagini. È il 1940 e lo stesso cadavere viene trovato nello stesso posto da un poliziotto corrotto dal passato burrascoso, durante un blitz tedesco a Londra. È il 2014 e il cadavere fa la sua terza apparizione nello stesso identico vicolo, stavolta in una Londra percorsa da tensioni razziali. È il 2050 e, in un mondo stravolto da un’apocalisse tecnologica, il cadavere orrendamente mutilato viene trovato da una ragazza priva di memoria, ignara che del fatto che il mistero in cui si è imbattuta sia molto più profondo e antico di quanto lei possa immaginare.”

– Trama dell’editore

Quattro omicidi. Quattro epoche. Una connessione impossibile.

Troviamo le storie come quella di Bodies estremamente coraggiose, semplicemente per la semplicità con cui si può uscire dai binari. Far in modo che i diversi eventi, quando si tratta di epoche diverse, combacino tra di loro in modo tale da realizzare un qualcosa di sensato, e comprensibile, non è un gioco da ragazzi. Il confine tra creare qualcosa di solido od un castello di carte è sottile.

Si Spencer riesce però nell’intento, grazie anche al fatto che cerca di mantenere, per quanto possibile, le diverse storie, ambientate nelle rispettive epoche, a sé. Ognuna avanza le perversioni, i peccati e gli intrighi che quei tempi portano con sé. Ogni storia è a sé, ma al centro di tutto vi è un elemento in comune, oltre al cadavere che già accomuna le vite dei quattro detective.

Il voler rappresentare ogni tempo attraverso un disegnatore differente è una scelta quanto azzeccata quanto scontata in progetti di questo tipo. Dean Ormston si occupa della fine dell’800. Phil Winslade della Londra bellica. Meghan Hetrick del “presente”. Infine, Tula Lotay del prossimo futuro. Ogni stile è differente catapultando al meglio il lettore ad immedesimarsi nei diversi tempi.

Bodies vuole essere una sorta di metafora della storia destinata a ripetersi, con enormi differenze certo, ma con la sostanza che rimane sempre la medesima. Se non conosci il passato sei condannato a ripeterlo.

“… anno dopo decade dopo secolo dopo epoca. Lo stesso posto, lo stesso momento, lo stesso condotto.”

La lettura, composta da otto capitoli, scorre molto velocemente, ritrovandoti alla fine di ogni capitolo in un batter d’occhio. Il lettore è di certo catturato dai diversi fatti storici che avvengono in modo indipendente per ognuno dei quattro racconti. Man mano che si avanza il tutto diventa, inevitabilmente, più strano, onirico, di visioni, di fatti che non succedono. E ti chiedi, perché accade?

Spazio all'autore: Non è di certo un capolavoro, come viene scritto ormai per ogni cosa, in quarta copertina. Ma rimane una lettura godibile con i diversi colpi di scena. Con un finale, o meglio i quattro finali, interessanti, vista comunque la difficoltà di chiudere al meglio storie di questo tipo. Davide – Riccidanerd

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von 10
2024-04-27T16:00:00+0000