Call of duty MW II l’FPS per eccellenza

Tutto ebbe inizio nel 1974. Ebbene si, il primo FPS, o meglio SPP, nasce nel 1974 e si intitolava Maze Wars. All’alba dei video game il solo pensiero di uno Sparatutto in prima persona è di persè geniale, ma ci sono voluti diversi anni prima di trasformare l’idea in un gioco vero e proprio. Infatti passando da Maze war, inciampando in Duck Hunt e L’Eidolon (la buona vecchia LucasArts), con un breve sorvolo su Doom e diversi colpi a vuoto di tantissimi titoli SPP, nel 2003 si arriva al primo COD.
Reperti


Tra floppy disk, casette, floppy da un pollice e mezzo sino ai dvd Blu-ray ne è passato di tempo.
I COD sono ben 18 dal 2003 ad oggi esclusi i giochi mobile.
FPS: first person shooter – SPP: spara tutto in prima persona
Perché COD piace cosi tanto
Le guerre sono un tremendo fardello per l’umanità ed una orrenda realtà, ma le armi oggi rappresentano un’enorme fetta dei movimenti economici di molte nazioni. Vivere la guerra è un orrore, non esistono guerre belle, ne vinti ne vincitori, tuttavia, un videogame di guerra forse esorcizza le atroci realtà trasformando nei suoi pixel il tragico tema del conflitto in livelli da superare o oggetti collezionabili di cui vantarsi tra amici.

Videogame o no, in molti si divertono a simulare la guerra. C’è chi la simula realmente tra amici in campi di battaglia amatoriali (il favoloso mondo del Softair), chi si veste con abiti d’epoca e ne ricorda le vittorie in eventi e raduni ed infine chi online o offline ne vive gli eventi solo per vincere e sboccare trofei virtuali. Quest’ultimo è il nostro mondo e ci piace tanto perché è semplicemente un passatempo divertente e non fa male a nessuno…se non se ne abusa.
Il segreto della formula vincente

Call of duty, sin dal suo primo titolo fino al 18mo, ossia COD MW II, è divertente. Il gioco funziona benissimo, il suo sviluppo, oltre la perfetta veste grafica, si basa sui feedback dei giocatori che hanno permesso di capitolo in capito di migliorarlo e perfezionarle le meccaniche. Un gioco immediato e semplice, un gioco per tutti. Seppur da i primi colpi ci si possa sentire inadatti o riscontrare difficoltà, basta migliorare ed iniziare a far pratica per capire che essere il migliore in una battuta di Deathmatch a squadre non è impossibile. Sparare è facile, la capacità di mirare il nemico si acquisisce in breve tempo, ed anche i mirini e gli accessori delle varie armi disponibili faciliteranno il miglioramento delle proprie prestazioni di gioco.
Le modalità storia
Sin dall’inizio della serie le modalità di gioco dei COD sono state il fiore all’occhiello della saga. La modalità storia permette di rivivere eventi bellici in modo davvero verosimigliante alle tragiche guerre del passato. Ma le story originali degli episodi più moderni sono degne del miglior Tom Clancy. Il Capitano Price anche questa volta è il pepe che mancava in tanti altri episodi. Il reboot del primo Modern Warfare era eccellente e questo secondo capitolo riesce, grazie ad un intrigo internazionale, a coinvolgere il giocatore degnamente. L’elemento che forse coinvolge di più e il districarsi in molteplici parti del globo per comporre tutti i tasselli che portano alla fine del gioco. Seppur breve il gioco si sposta in tantissime location, da godersi poi in veste di mappe multiplayer, sono davvero parecchie e bellissime. Infine il villan, tale Hassan, e tutto il gruppo della Task 141 rendono la storia eccellente!

Il multiplayer

I numeri di vendita sono già da record è questo non tanto perché esiste WAR ZONE 2, costola gratuita ed esclusivamente online di COD, ma perché il multiplayer la fa da padrone. Giocare tra le varie mappe a Dominio, Quartier generale, Postazione o uccisione confermata è sempre divertente, appagante e sensazionale. Si perché pad alla mano le sensazioni che possono travolgere il giocatore non mancano. Correre per cercare riparo dopo un colpo, evitare una mina, sperare nelle uccisioni in fila per richiamare supporti aerei, a questo COD non manca nulla di quanto visto in precedenza, anzi, le nuove mappe sapranno stimolare ancora di più sia il singolo giocatore che i gruppi di amici che a squadre con relativi Tag si riuniscono per battersi e duellare nel Deathmatch (storica modalità). Esiste anche la modalità in terza persona per gli amanti degli sprite (un tempo si chiamavano cosi, sono i personaggi giocabili), insomma per chi preferisce vedere il proprio personaggio, e non mancano le modalità realismo del tipo just one shot.
L’armaiolo


In questo COD il sistema di livellamento delle armi è differente rispetto al precedente. Potrete sviluppare le differenti categorie di armi da fuoco modificando in base al corpo centrale dell’arma tutti gli elementi connessi. Ad esempio potrete cambiare calcio, impugnatura, canna, ed anche la volata. Completare la scala di livelli di ogni singola arma non è opera da poco. Ma se si riesce a far salire di livello almeno le armi preferite, grazie all’armaiolo potrete perfezionare e migliorare le vostre virtual gun a piacimento. Potrete scegliere tra differenti ottiche in grado di aiutarvi nella mira, ma occhio a stare ben nascosti. Per i cani sciolti sempre pronti a correre e saltare non mancheranno fucili leggeri e mitragliatrici super rapide cosi da aiutarvi a scorrazzare tra le mappe. Ed infine, bazooka e mitragliatrici alla Rambo non comodissime ma super efficaci.
Spazio all’autore
Credo che superarsi di volta in volta sia sempre difficile ma Activision ed Infinity Ward mettono quasi sempre a segno il colpo. Per gli amanti del genere ed i neofiti questo COD è perfetto. Unica pecca, a mio modesto avviso, nel comparto story mode, è l’assenza di qualche emozione in più. Ricordo la prima saga dei modern warfare e l’empatia con Price ed i suoi, il dispiacere nella scomparsa di alcun membri del team, in quest’ultimo capitolo forse si spara di più e si piange di meno. Preciso che per me COD è l’FPS, il resto è noia. Dimenticavo io gioco su Ps5. Voto 8