Questo volume racconta una storia disturbante, sulla possessione demoniaca. Alla fine ci si rende conto che esso costituisce solo la prima di una serie di storie e che va inquadrato in un più vasto panorama. Nelle ultime pagine, infatti, appare chiaro che il caso studiato dai due protagonisti del volume non è un caso isolato, ma uno dei tanti che si stanno avvicendando, dei quali questo rappresenta solo un ideale paradigma.
La storia è di Fabio Guaglione, Maria Rita Porretto e Silvia Mericone, che curano la sceneggiatura, e di Lorenzo Zaghi, che si occupa dei disegni. La colorazione è affidata a Francesco Segala. Rispetto al precedente “Quarantine Prophets” il soggetto e la sceneggiatura sono estremamente migliorati, anche se alcuni punti critici restano.
Breve sinossi
L’argomento del volume è lo studio della possessione demoniaca dal duplice punto di vista scientifico e religioso. La studiosa Clara De Martini è chiamata da una commissione che per il momento resta ammantata da un’aura di mistero a collaborare con l’esorcista padre Jaques per risolvere un caso di possessione. I due affrontano il caso ognuno mediante i suoi strumenti. Spesso sono in disaccordo, ma riescono a trovare un comune fil rouge che conduce alla soluzione.
Ambientazione italiana
Per una volta, l’ambientazione in Italia non sembra il solito stucchevole esempio di provincialismo di cui certi tra i nostri autori di fumetti e di romanzi sembrano immancabilmente soffrire. Anzi, lo spaccato che si ha del paesaggio dell’Italia (la storia è per lo più ambientata a Trieste) è quello di un occhio straniero, che coglie particolari normalmente ignorati dagli italiani e trascura cose irrinunciabili nella tipica narrazione di storie che hanno luogo qui da noi.
Espressione artistica
Una menzione particolare va assegnata al comparto artistico che ha operato nella realizzazione di questo volume. I disegni quasi graffiati di Zaghi e la colorazione sporca di Segala accentuano il carattere disturbante dell’opera.
Voto: 7
Spazio all’autore
Dopo aver letto Quarantine prophets – Epifania, sempre di Guaglione, mi sono avvicinato con una certa reticenza a Carisma, credendolo affetto dalle medesime criticità del precedente volume. Invece sono rimasto molto positivamente colpito dalla leggibilità di questo volume. Certo, in parte, la scansione ritmica resta un punto debole dello sviluppo della storia, ma globalmente il risultato mi ha soddisfatto.