Chaplin. Il Principe di Hollywood – Recensione

La vita di Charlie Chaplin viene raccontata e approfondita dal duo Laurent Seksik e David François in un elegante cartonato di 224 pagine a colori edito in Italia da Tunué. Graficamente e narrativamente si tratta di un’opera imperdibile per gli amanti del cinema e della Nona arte, un racconto in grado di dare un quadro ampio e unico su una delle personalità più importanti ed eclettiche del cinema mondiale.

Come ha fatto Charlie Chaplin, nato da una famiglia povera di Londra, a diventare una delle personalità più importanti della storia del cinema americano? In questo graphic novel ripercorriamo la sua vita, dall’arrivo in America al raggiungimento dei vertici di Hollywood.

– Trama dell’editore

Partiamo subito dal comparto grafico curato da David François. Un lavoro mastodontico, curato in ogni minimo dettaglio e sfumatura. La scelta di impostare il disegno e la colorazione quasi in stile acquarello risulta più che azzeccata in quanto, l’effetto finale, rende tutto più poetico e profondo.

Charlie Chaplin è un personaggio che tutti, persino i giovani d’oggi, hanno sentito nominare almeno una volta. Sfido chiunque a non riconoscere la sua fisionomia e la sua tipica bombetta o il suo buffo portamento.

Nella graphic novel di Laurent Seksik e David François si concentra in minima parte sull’immediato successo dell’attore britannico dando più spazio alle tante cadute e crisi avute nella sua carriera. Lo vediamo arrivare assieme Stan Laurel a New York nel 1912 ed è proprio in questi primissimo periodo che incontra le prime grosse difficoltà sociali, nonostante sia la terra delle opportunità gli stranieri non sono benvoluti. Questi contrasti sociali non fermano la sua voglia di sfondare, non abbattono il suo stato d’animo e ben presto le porte di Hollywood si apriranno dando via al sui immenso successo.

Il rapporto con suo fratello Sydney è uno dei punti fondamentali della sua vita. Nonostante i tanti amori, le amicizie presunte e vere, l’unica persona su cui potrà sempre contare è proprio Sydney. Famiglia, amori e il suo lavoro sono il fulcro centrale della vita di Chaplin.

L’aspetto familiare è sicuramente un fattore che ha segnato tantissimo la vita dell’attore. Suo padre muore quando Charlie era poco più che un bambino, la madre, causa malattia mentale, non riuscirà mai a realizzare l’enorme successo del figlio e infine il rapporto più puro e importante con il fratello Sidney.

Il secondo punto chiave della vita di Chaplin sono i suoi amori, caratterizzati da donne molto giovani (spesso minorenni) ma di pura passione. Non si tratta mai di violenza e soprusi anzi, in quasi tutti i casi sono tutti terminati per avidità e gelosie di quest’ultime verso l’attore.

Il terzo aspetto, quello più scontato, è il lavoro. Charlie era malato di cinema. Era arrivato a vivere solo per recitare e dirigere film, la sua voglia di trasmettere messaggi vividi, soldi e rivoluzionari lo resero acerrimo nemico di J. Edgar Hoover. Mal visto da quest’ultimo per le sue idee sociali ma amato dal popolo.

Insomma la vita di Chaplin non è mai stata tutta rosa e fiori, una vita fatta di tanti successi quante cadute. Molte volte ha pensato al suicidio, ad abbandonare il cinema e a fuggire. Grazie al fratello e i suoi turbolenti amori è riuscito a non crollare fino a diventare Il Principe di Hollywood.

Spazio all'autore: Un volume incredibile. Assieme a " La Strada " di Larcenet è tra le mie letture migliori di questo 2024. Non aggiungo altro se non di consigliarvi il recupero di questo piccolo capolavoro. Andrea – World Wide Nerd

8.5
von 10
2024-07-13T18:30:00+0000