Coconino Press ha recentemente inaugurato la nuova collana Tascabili, che spicca subito per la sua economicità ed eleganza. La prima uscita è stata dedicata a Gipi con La terra dei figli, in contemporanea è toccato anche a Cheese della giovane Zuzu.
Le storie di questa collana saranno, quindi, delle ristampe, adatte a tutte le tasche, di artisti ed opere riconosciute per la loro qualità, importanza e bellezza. Senz’altro non necessitando di un vero e proprio bisogno di essere consigliate, ma per lo più di essere scoperte. Dando la possibilità ai lettori di muoversi verso letture che altrimenti avrebbero sacrificato, vista la mole di titoli presenti in giro. Perciò, oltre al parere della storia in sé, importante è dare una valutazione anche al come questa edizione si presenta.
Un’idea per tutte le tasche, ma…
I volumi sono comodi, solidi e compatti, ma allo stesso tempo morbidi. Il formato è assolutamente promosso in toto. Sarebbe stato perfetto, ma una cosa che non siamo stati in grado di concepire è il bisogno di numerare le uscite della collana. Non si tratta di un prodotto da edicola ed è nata, comunque, per dare possibilità ai più di apprezzare il fumetto e far scoprire opere di un certo spessore. Il numerare la collana lo si vede come un obbligo involontario da parte del lettore ad acquistare tutti i volumi, i quali sono ovviamente ognuno slegato dagli altri. O magari a non prenderli, preferendo l’edizione normale, anche se più costosa. Una scelta sicuramente azzardata da parte di Coconino, che non aiuta di certo i lettori più perfezionisti.
Un amicizia, dei segreti ed una gara
Cheese è l’opera d’esordio di Giulia Spagnulo, in arte Zuzu, pubblicata all’età di 23 anni da parte di Coconino che la fa diventare l’autrice più giovane stampata dalla casa editrice.
Il fumetto è estremamente strano, soprattutto per quel che riguarda il lato artistico. Nei personaggi sono enfatizzati i difetti di ognuno, come delle caricature. I disegni appaiono grezzi e grotteschi e sicuramente per chi guarda molto alle illustrazioni prima di immergersi nella storia, non ne viene particolarmente incentivato. Ai disegni si susseguono pagine per lo più bianche con poche scritte, che riflettono i pensieri della protagonista, Zuzu stessa, spesso con parole cancellate. Queste frasi riflettono il dolore, il peso, della ragazza, che affronta un tema delicatissimo, che riguarda, purtroppo, moltissimi giovani, ogni giorno. Il problema, psicologico, dei disturbi alimentari.
“Hanno il corpo ideale… non so se mi spiego.”
Nel corso della storia Zuzu sviluppa una cotta per un ragazzo, mentre trascorre le proprie giornate coi suoi migliori amici, Dario e Riccardo. Ognuno di loro, porta con sé un segreto. Ma anche i segreti hanno un peso.
La storia funziona benissimo nella loro quotidianità, ma ottiene un ulteriore svolta quando viene proposto di partecipare ad una gara del formaggio a Brentonico.
Il racconto è profondo, intimo e lascia riflette. I disegni, davvero notevoli se si passa oltre al primo impatto, riflettono perfettamente il peso e la sofferenza di Zuzu, come quando raffigura creature grottesche al posto del proprio stomaco.
Spazio all'autore: Ad un primo impatto, sfogliando inizialmente il volume, non sapevo a cosa mi sarei trovato davanti. I disegni sono piuttosto strani, diversi da quelli a cui solitamente siamo abituati. Ma sono quelli che poi il più delle volte regalano una storia notevole. Così è stato. E quei disegni sono divenuti perfetti per rappresentare il racconto. Edizione perfetta, come la storia, peccato solo per la numerazione della collana che sinceramente l'ho trovata una scelta estremamente discutibile, che influenzerà quindi il voto. – Davide – Riccidanerd