Meglio un direct, uno state of play o uno showcase?
Le comunicazioni digitali hanno ormai preso campo più della carta stampata. Ma chi l’avrebbe detto che anche le fiere avrebbero subito il colpo inesorabile della pandemia. Dopo ben tre anni di assenza anche quest’anno l’E3 non ci sarà, e forse non ci sarà mai più.
Electronic Entertainment Expo 1995/2019
La fiera più importante del mondo sui videogiochi volge al termine. A soli 4 anni dalla sua ultima edizione in presenza, colpita e affondata dalla pandemia, l’E3 chiude i battenti. Perché, diciamolo sinceramente, è difficile che nel 2024 cambino le cose. La prova online del 2021 fu solo una prova. Ormai gli eventi online e le piccole presentazioni gestite dalle software house sono la scelta preferita per comunicare con i consumatori. Le visualizzazioni di un “State of Play“, di un “Nintendo Direct” o un “Microsoft Showcase” sono elevatissime, parliamo di milioni di riproduzioni. Il popolo oggi segue la sua consolle attraverso i video di promozione dei nuovi prodotti. Quindi perché dovere andare ad una fiera e spendere più del previsto se posso fare un bel video e farlo vedere online word wide.
L’E3 è stato qualcosa di rivoluzionario. Un palcoscenico che ha visto le presentazioni di videogiochi epici. Titoli del calibro di Call of duty, The Legend of Zelda, The division, e cosi via. Tutto il nuovo hardware passava dall’E3. Era possibile vedere le novità e sperare nelle release assaporando con mano demo e tech demo. Platee gremite di fan e addetti stampa che era pronti a pubblicare per primi le news e gli scoop che avrebbero cambiato il mercato del videogaming.
Si racconta che in principio, quando la fiera era aperta solo a chi del settore, i pass venivano venduti sottobanco ed erano merce rara. Tutti volevano accaparrarsi un pass per vedere e testare con mano quale sarebbe stato il nuovo GTA, oppure fotografare la nuova consolle Nintendo ed i suoi nuovi e rocamboleschi pad (N64 vi dice qualcosa).
Presentazioni che potevi ritrovare online e scoprire grazie ai siti specializzati, persino la stampa e i notiziari spesso parlavano dell’E3. L’evento estivo che faceva da apripista alle novità del mondo videoludico. E3, Gamescon e Tokyo Game Show. Questi gli eventi più importanti.
Online
Oggi tutto va sui canali “YouTube”. Dalla propria consolle, comodamente seduti in prima fila divano centrale, o coricati nel proprio letto, in treno, in macchina, persino in bagno con il proprio cellulare in mano, è possibile vedere le anteprime del proprio intrattenimento preferito. Oggi ci sono gli insider e gli influencer…ma va la!
La cancellazione dell’E3 è quasi al 100% dovuta alla scelta di Sony e Nintendo di non partecipare. Gli State of Play e i Nintendo Direct vanno per la maggiore e quindi in termine di BUDGET, sia a Sony che Nintendo conviene fare dei video in casa piuttosto che imbastire presentazioni spettacolari che comportano costi elevati. Si perché l’E3 era spettacolo, dovevi sorprendere il pubblico e per farlo dovevi investire. La regia di uno show live doveva essere perfetta. Ogni fascia oraria o giornata assegnata veniva scandita da eventi che oggi vengono racchiusi in 30 minuti o un ora quando la presentazione riguarda titoli tripla AAA.
L’interesse necessario
è questa la frase che il comunicato stampa sulla cancellazione dell’E3 recita. Si parla di interesse necessario. Chi sono gli interessati? Sono solo le grandi case di produzione. Loro hanno il potere di dirottare la nave o farla affondare. Comprendere la cancellazione di una fiera che si è sempre distinta per la sua qualità e innovazione non è stato facile. Ma capire che dietro una macchina del genere ci sono dietro studi e meccaniche di comunicazione che ormai si sono evolute è l’unica risposta. Oggi la fanno da padrone gli scoop, le novità, e chi fa da se fa per tre. Quindi niente E3.
L’alternativa?
Se ci tenete davvero tanto a riecheggiare i fasti perduti di un tempo affollate il salotto di casa, comprate birra patatine e pizza e quando Sony presenterà la Ps6 online in uno State of Play invitate almeno 10 amici a casa. La tanto attesa notizia che esca un nuovo Halo con video di gameplay condividetela online in chat con amici e radunatevi per vedere insieme cosa vi offre Microsoft. Non perdete di vista le newsletter di Nintendo e quando arriverà il nuovo Mario, tutti davanti al proprio schermo. Il mondo è cambiato, benvenuti!
Ps. Nintendo conferma la sua presenza a Colonia per la Gamescon 2023, mmm come mai? E l’E3 no?…Qualcosa non torna, lo scopriremo.
Spazio all'autore: Ho sempre sognato di andare all'E3, devo però mettere in conto che non accadrà mai. Forse mi merito una scappata a Colonia, poco male. Ma la verità e che il mondo della comunicazione, il marketing sono ormai proiettati verso una comunicazione differente. Grazie ad uno smartphone tutti sono bersagli facili e raggiungibili. Perché investire in una fiera. Se per la moda gli influencer la fanno da padrone per i videogame dobbiamo solo ambire a video fatti casa dalle case di produzione… e forse meglio cosi, ma l'emozione di una presentazione non è la stessa cosa. Ecco la verità il futuro e sempre più piatto. E chiaro che l'assenza di una fiera come l'E3 è pesante, ma per fortuna in tutti gli altri settori le grandi fiere le fanno sempre. Pensate all'editoria, il mondo dei libri e dei fumetti, i motori, oppure i grandi eventi sportivi. Ps. il mio voto si riferisce alla cancellazione dell'evento…si ci sono rimasto male! – Riccardo – Ruta Ruta