Opera dark fantasy del maestro Norihiro Yagi, scritta tra il 2001 e il 2014 e completa in 27 volumi, è il suo titolo di maggior successo. Attualmente, ha una riedizione in corso grazie a Star Comics.
Norihiro Yagi inizia la sua carriera da mangaka nel 1990, con un one-shot intitolato “Undeadman”, in cui si delinea già una propensione all’horror, con un tratto ancora immaturo ma che esprime il suo carattere peculiare. Quest’opera è caratterizzata anche da una forte comicità, in cui si notano alcune delle influenze artistiche subite da Yagi, tra cui quella di Akira Toriyama.

In seguito, l’autore scrive – tra il 1992 e il 2000 – la serie “Angel densetsu”: manga inedito in Italia, composto da 15 volumi in cui, nel corso dell’opera, si assiste ad una notevole evoluzione del tratto. Anche qui, si ritrova una spiccata comicità che entra in forte contrapposizione con lo stile artistico, ormai cifra distintiva del mangaka, rendendo però proprio questo elemento il suo punto di forza.
Nel 2001, inizia poi la serializzazione di “Claymore”, manga completamente diverso, per genere, rispetto a quello a cui il maestro Yagi aveva abituato il suo pubblico. “Claymore” è caratterizzato, infatti, da un’ambientazione medievale in cui risaltano lo stile e le atmosfere. Rendendo quest’opera così articolata, l’autore crea un mix di componenti che si rivelano essere vincenti: infatti “Claymore”, ad oggi, si ritiene la sua produzione più riuscita.
E’ il classico Shonen?
“Claymore” non può essere classificato come un classico shonen. Tratta, infatti, di rivalsa, di vendetta e di amore famigliare. É una storia intrisa di dolore e sacrificio, immersa in un mondo dark fantasy che non lascia un attimo di respiro alla nostra protagonista, Claire.
Nel mondo delineato da Yagi, umani e mostri mutaforma mangia uomini – chiamati yoma – coesistono e, per questo, una società segreta ha creato delle guerriere sovrumane, in grado di uccidere gli yoma: le Claymore. Guerriere ibride, umane modificate geneticamente con carne e sangue yoma, capaci di incrementare a proprio piacimento la loro forza e dotate di una rapida rigenerazione. Soprannominate anche “le streghe dagli occhi d’argento”, sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità.
Claire, però, non è spinta nel suo agire da sentimenti nobili, bensì dalla vendetta. Il suo percorso la porterà ad affrontare le sfide più ardue senza vederla mai vacillare, ella è infatti decisa ad eliminare tutti gli yoma e la “risvegliata”, che ha ucciso la persona a lei più cara.
Analisi dell’opera
Claire viene presentata inizialmente come una guerriera risoluta, fredda e spietata con gli yoma, ma nei confronti di Raki – un ragazzo divenuto orfano per colpa di un mostro mutaforma, che ha sterminato la sua famiglia – si dimostra al contrario protettiva e comprensiva, comportandosi da sorella maggiore. Questo suo lato viene, poi, approfondito tramite dei flashback, consentendo così una connessione empatica con il lettore. Attraverso tale procedimento narrativo, Yagi non si limita semplicemente a raccontare fatti avvenuti nel passato, ma sfrutta al meglio questa occasione, approfondendo sia la caratterizzazione psicologica dei personaggi, sia il world building.
L’autore riesce a rappresentare gli elementi chiave dell’opera grazie anche al tratto particolare, che raccoglie in sé la volontà di realizzare una storia precisa e dettagliata. I personaggi che delinea hanno tratti demoniaci, molto spesso con i volti squarciati da ghigni famelici, perfettamente in linea con la natura della trama e della società che vuole ritrarre. Uomini e donne caratterizzati da un forte egoismo, che invocano l’aiuto delle Claymore ma che, allo stesso tempo, ne hanno paura e le allontanano, capaci di crimini della peggior specie. Pertanto, l’autore solleva un interrogativo che nasce spontaneo, tramite la voce di uno dei suoi personaggi chiave: “E’ PER QUESTI ESSERI… CHE NOI COMBATTIAMO…?” Suddetta frase, molto semplice, racchiude in sé il dubbio massimo che una Claymore possa sperimentare: si tratta di guerriere che hanno votato la loro intera vita alla protezione degli umani, che hanno sacrificato tutto per il bene degli altri e che, in questo modo, vedono svanire tutti i loro sforzi.
Una luce di speranza però c’è sempre: infatti, così come per le scene efferate, Yagi è capace di realizzare anche tavole colme di tenerezza, e lo stesso personaggio ci regala anche questo pensiero: “ QUEL GIORNO QUELLA BAMBINA MINUSCOLA, GRANDE LA METà DI ME… MI INSEGNO’ CHE ANCHE GLI OCCHI D’ARGENTO POSSONO RIEMPIRSI DI LACRIME”.
Attraverso quest’opera l’autore ci offre una vasta gamma di emozioni, non è solo la classica lotta tra bene e male, Claymore ci regala di più, sentimenti contrastanti, dubbi esistenziali, tutto incorniciato da tavole sempre ricche di dettagli, che sembrano animarsi durante la lettura, dando vita ad un’esperienza sempre più immersiva.
Non manca però anche una critica alla società giapponese, ci suggerisce un parallelismo tra umani e yoma, che non sono poi così diversi tra di loro, un dipinto non troppo lusinghiero che descrive le persone di una società ligia al dovere, rigida, che non lascia spazio e possibilità di redenzione, uno sbaglio ti costa la vita, l’inflessibilità del pensiero, che non può perdonare chi non rispetta un codice morale che non è infallibile.
Ovviamente questo è solo uno degli aspetti, tra i punti più importanti c’è anche quello legato al cuore, e quello di Claire è delineato dall’amore che prova per Teresa, un amore incondizionato, quello che lei, in primis, avrebbe sempre voluto ricevere e che quindi decide di donarle, un amore che Teresa deve imparare ad accettare, un rapporto madre-figlia che l’autore disegna e tratta magistralmente.
Spazio all'autore: Penso che Claymore sia una delle letture che non ci si dovrebbe lasciar sfuggire, pur rientrando nel target shonen non è una lettura semplice, probabilmente il tratto dell’autore inizialmente potrà non piacervi ma se gli darete una possibilità sono sicura che saprà conquistarvi. E’ un’opera ricca di dettagli grafici e narrativi, si percepisce sensibilmente la sua dedizione, la bellezza di tutto quello che viene creato con il duro lavoro e la passione è inconfondibile e innegabile. Norihiro Yagi, sulla scia di uno dei manga più importanti e dal contenuto artistico innegabile, Berserk, del compianto Kentaro Miura, imbastisce e delinea una storia meravigliosa che ancora oggi ci emoziona e ci fa innamorare del fumetto giapponese. – Andrea – World Wide Nerd