Una delle dipendenze più distruttive è la curiosità.
La curiosità si instaura dentro la mente come un parassita in cerca di cibo capace di tutto pur di colmare la sua fame.
Quando ci pervade, siamo bestie senza umanità e senza vita.
Scortichiamo i neuroni pur di arrivare al nostro obiettivo, ovvero sapere e conoscere tutto.
La curiosità è folle, è maniacale, è inossidabile e insaziabile.
L’essere umano sarebbe capace di uccidere pur di riempire quell’immenso dubbio presente nella mente.
Distruggere per sapere, sapere per distruggersi. Non esiste altra via…
Questo è Cold Blue, Hot Red, un folle seinen firmato da Tomomi di cui oggi analizzeremo il primo volume gentilmente concesso da Planet Manga.
Mihaya Hayami è una creatura enigmatica che nasconde segreti e misteri. Arata Tomoyama, invece, è un ragazzo curioso, troppo curioso, quasi fosse una malattia, e ama risolvere enigmi e svelare misteri. Cosa potrebbe mai succedere se i due si innamorassero? Ossessione e passione si intrecciano in questa storia d’amore intensa e oscura.
– Trama dell’editore
La curiosità maniacale
La curiosità e l’ossessione sono il fulcro principale del racconto. Il nostro protagonista è totalmente ossessionato dalla curiosità ed è letteralmente capace di tutto pur di placare il suo animo. Arata risulta, per questa caratteristica, a tratti totalmente indemoniato e privo della sua umanità.
La spinta all’estremo
L’opera è spinta al limite, in vari punti si nota come l’autore voglia portare tutto all’estremo ma probabilmente è proprio questo strafare ed esagerare che l’opera può risultare banale al lettore e fa calare tanto l’interesse nella lettura.
Il racconto è scialbo, quasi insipido. Le idee sono giuste e mirate ma vengono sviluppate, almeno in questo primo volume, male e frettolosamente.
Il lettore non riesce quasi mai a ritrovarsi nei protagonisti, la cui caratterizzazione è comunque apprezzabile con tratti della personalità molto complessi e particolari ma comunque spinti anch’essi ai limiti del normale.
L’ossessione come punto di forza
L’ossessione del protagonista è forse il punto forte del racconto, lui cerca in ogni modo di soddisfarla mettendola sempre in primo piano mostrando i chiari segni di una patologia psichica.
D’altro canto l’enigmatica Hayami risulta troppo onirica e quasi irreale al punto da sembrare prettamente frutto dell’immaginazione di Arata.
Lo stile dell’opera
Lo stile di disegno dell’opera è molto particolare e ben definito. I visi abbozzati si sposano benissimo con l’ideale dell’autore di mettere in risalto la psicologia dei personaggi a dispetto dell’aspetto esteriore degli stessi.
Ciononostante, la sceneggiatura lascia tanto a desiderare e non soddisfa minimamente le aspettative iniziali.
C’è, ovviamente, da dire che siamo al primo volume e la serie ha tutti i buoni propositi per ingranare nel verso giusto.
L’edizione italiana
L’edizione proposta da Planet Manga è di classico formato tankōbon, carta utilizzata è di primissima qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano capaci di far risaltare i disegni dell’autore.
Nota di merito alle pagine a colori presenti ad inizio volume capaci di creare un’atmosfera unica che verrà trascinata durante tutto il racconto.
A nostro parere, il prezzo di ogni albo (7,50€) rispetta il valore dell’edizione proposta ed è in linea con gli altri prodotti presenti sul mercato.
Uno sguardo all’autore
Tomomi nasce in una zona non meglio specificata del Giappone il 1 Aprile. Sappiamo davvero pochissimo della sua vita in quanto da sempre riservato.
L’autore comunica esclusivamente su X in cui pubblica aggiornamenti sull’uscita delle sue opere.
Con uno stile molto marcato e particolare si differenzia per le tematiche che spaziano tanto sul thriller psicologico.
Tra le sue opere ritroviamo Hachigatsu Kokonoka Boku wa Kimi ni Kuwareru ad impronta horror ed inedito in Italia, e Cold Blue, Hot Red edito da Planet Manga con cui l’autore ha avuto un discreto successo.
Spazio all'autore: Nel complesso l'opera non mi ha entusiasmato e mi ha lasciato con un enorme punto interrogativo sul continuare o meno la lettura. Non ho apprezzato il voler estremizzare così tanto gli argomenti ma sono comunque presenti tanti spunti interessanti che potrebbero far esplodere il racconto! Speriamo in bene! – Francesco – Crea.tivedreamer