Fumetto edito negli USA dalla Marvel, incentrato ovviamente su Darth Vader, è arrivato in Italia grazie alla casa editrice Panini Comics, come la stragrande maggioranza delle pubblicazioni della Galassia lontana lontana. Trattasi di una raccolta di nove one-shot, dunque autoconclusivi, con protagonista l’oscuro signore dei Sith, attraverso l’uso della tricomia che dà il nome al volume, così come fatto in precedenza per alcuni eroi Marvel come Wolverine, Deadpool ed Elektra.
Tanti autori al servizio della macchina più sanguinaria della Galassia
Non si può che partire da quel Jason Aaron, scelto nel 2015 per iniziare il nuovo canone fumettistico della Galassia lontana lontana, qui alle prese con un Darth Vader in (apparente) difficoltà contro un nemico inaspettato, in una delle storie meglio riuscite del volume, grazie anche ai disegni di Leonard Kirk.
A seguire Peach Momoko, che in Star Wars è solita cimentarsi in variant esclusive molto apprezzate dai fan, con una storia priva di dialoghi, legata più ad un mondo onirico, dove Darth Vader popola gli incubi della protagonista. Una scelta spiazzante che ricerca la potenza visiva, a contrasto con l’assenza di parole, ma non riuscendoci in pieno.
Il terzo one-shot unisce la freschezza della scrittura dell’autrice Torunn Grønbekk, ai disegni vecchio stile di Klaus Janson, con un Darth Vader machiavellico, quasi in disparte, per poi rivelare nel finale i suoi veri intenti.
Troviamo poi uno splendido Alessandro Vitti ai disegni di “Misericordia infinita” dalla penna di David Pepose, graficamente la migliore storia del volume, con un ottimo utilizzo del rosso, al servizio di una buona storia.

Giunti a metà volume troviamo forse una delle storie più deboli, ad opera di Victoria Ying, che avrebbe avuto bisogno di maggior respiro rispetto alle poche pagine presentate, coadiuvata dall’italiana Marika Cresta ai disegni.
Il sesto one-shot vede al timone di disegni e testi Daniel Warren Johnson che con il suo stile molto peculiare, ci presenta una storia semplice alla “Veni, vidi, vici” in salsa Vaderiana.
Disegni pazzeschi di Stefano Raffaele in “Impunità diplomatica” per la storia di Marc Bernardin, dove troviamo di nuovo un Vader più cerebrale, senza ovviamente rinunciare alla sua libbra di carne.
Quasi giunti alla fine troviamo lo stile molto pulito e ricco di dettagli di Paul Davidson, in una storia di Steve Orlando, che sale facilmente tra le Top 3 dell’intero volume.
Concludono il volume lo scrittore Frank Tieri e il disegnatore Danny Earls, che facendo il giro con il primo one-shot, ci fanno ritrovare di nuovo un Vader molto in difficoltà, ma che comunque non riesce a raggiungere i livelli della prima storia.
Considerazioni finali
Il volume tra alti e bassi è apprezzabile, la grande varietà di autori permette un po’ a tutti di trovare almeno una storia che incontra i propri gusti. Il grande problema è il formato, il cosiddetto brossurato olandese, difficile da leggere, in quanto molto grande (23,4cm ×33 cm), scelta che può anche essere apprezzabile, ma con una pessima copertina flessibile. Una scelta che rovina l’esperienza di lettura, rendendo il tutto instabile e con un prezzo di 24 euro che non aiuta. Da segnalare che, negli USA, è in corso una seconda serie della collana, dedicata a Darth Maul!
Spazio all'autore: Darth Vader è ormai stra-abusato, quindi mi avvicino sempre con i piedi di piombo ad una nuova lettura con lui protagonista, devo dire però di aver apprezzato la maggior parte delle storie, anche se sono sicuramente più apprezzabili dal lato visivo, che di sceneggiatura, ma le poche pagine di ogni one-shot non aiutano sotto questo aspetto, raggiunge dunque la sufficienza, ma non va oltre. Mi sento, inoltre, di consigliarlo più ai fan hardcore, che come prima esperienza di lettura starwarsiana. – Mattia – Fidia Nerd