DLC, abbonamenti, game pass e simili.

quanto manca?

La giungla del Gaming online, piccoli chiarimenti per giovani gamers…e non solo

Prima…tanto tempo fa…nelle vecchie console…bastava inserire la cartuccia e premere power. Oggi, prima di giocare, se ti va bene devi aspettare almeno 10 minuti. Il DLC, gli abbonamenti e simili e poi finalmente si gioca.

La famosa consolle war (seguiteci, ne parleremo un altra volta), per chi la ricorda, vedeva fronteggiarsi a colpi di soli giochi ed esclusive console del calibro di Sega Mega Drive e Nintendo Super Famicom, nonostante negli anni 90ta di consolle davvero potenti ce ne fossero davvero tante (il Pc Engine duo ad esempio).

Ma già negli anni 90 iniziava ad intravedersi la necessità di sviluppare i giochi al di la del tubo catodico. Vi ricordate le porte nascoste sotto le vostre macchine da gioco, quelle porte alle quali quasi nessuno sapeva cosa connettere?

Lontani ricordi

wow
playstation!

net work? yes work!

Forse nel Super Famicom avremmo voluto collegare quel famoso lettore cd che l’avrebbe reso la play station che mai fù (quella che Nintendo e Sony provarono a creare insieme prima della separazione), ma di certo nelle varie Dreamcast, Gamecube e Xbox, in quelle porte poteva collegarsi un adattatore di rete per connettersi.

Il primo gioco online degno di nota fu infatti Phantasy Star Online, giocabile su Gamecube e Dreamcast e Xbox.

Online

All’inizio il gioco online era pressoché gratuito, bastava pagare la connessione con il proprio gestore telefonico, (ricordate il sibilo della connessione telefonica?) ma non appena la rete si espanse tutto cambio. Lento ma prevedibile, il cambiamento del mondo del gioco online si muoveva verso i lidi degli abbonamenti o simili.

line?

La nuova consolle war, se mai esistita veramente, è quella tra Sony e Microsoft. Se le suonano di santa ragione (Blizzard vi dice niente?), tutto è incentrato sul mondo online. Microsoft era davvero la numero uno, oggi deve stare attenta!

Dal 2002 al 2007

36k?

Per ben sei anni, dal 2002 al 2007, l’Xbox regnava sovrana nel mondo del gioco online. Anche se Sony insegue, solo sulla piattaforma microsoft girano a meraviglia titoli come Gears of War, Call of Duty, Halo ed altri. Il mondo online con il suo Xbox Live funziona benissimo. Xbox Live nel 2006 ha già quasi 3 milioni e mezzo di utenti, e non si fermerà.

Cosi Sony rilancia, ed anche la Ps2 ha il suo supporto online ma qualcosa non funziona come si deve.

Ps2 online non è Xbox Live e solo l’avvento di Ps3 fa decollare il mondo online. Ma se Sony aveva abituato i suoi seguaci ad un mondo online gratuito e fruibile a tutti, presto le cose cambiano. Il PSN nasce gratuito e presto, scoperte le sue potenziali diventa, come per i servizi di microsoft, a pagamento.

Dispiace dire, per dovere di cronaca, che Sega inizia a farsi da parte e Nintendo rimane come sempre un mondo a se.

Tuttavia la filosofia di tutti è: Prima vedere soldini poi giocare online.

Arrivano le card

Ecco le card!

Diffusosi a macchia d’olio il gioco online oggi supera di granlunga l’esperienza dei giochi single player offline. Fortinite è il gioco più giocato al mondo ed ha fruttato guadagni da capogiro. Perché questo grande successo, perché il Gaming online, un parallelo del mondo social, mette in contatto persone, crea competizione ed è un confronto che piace. Ma per tutto questo bisogna abbonarsi, non basta la sola Adsl, la fibra o il proprio telefono. Qualche prezzo da pagare c’è sempre.

Xbox Live, Nintendo Online, e PSN sono tutti servizi a pagamento. Ormai i costi sono livellati ed offrono per ogni rispettiva piattaforma differenti livelli di vantaggi, ma senza quelli godi solo a meta (i giochi offline e non multiplayer però esistono ancora).

I costi, oltre il vs abbonamento casalingo per la connessione ad internet, variano a seconda del tipo di abbonamento che si sceglie. Tutti gli operatori hanno ideato pacchetti similari, tipo base, medio, top. Maggiori sono i benefici più alto è il prezzo. Sony vuole circa 60€ annuali per un abbonamento base o 120 per il Premium. Microsoft e più soft, bastano 50€ per 12 mesi e sei Gold. Nintendo propone il pacchetto completo a soli 39€ e tanti giochi vintage delle sue vecchie console per i nostalgici inclusi nell’abbonamento.

Di tutto di più basta scegliere

Il panorama degli abbonamenti è vario, di tutto di più, basta scegliere. Insomma compra una consolle, metti la fibra a casa, abbonati ad un servizio di gaming online, scarica gli aggiornamenti e poi gioca con i tuoi amici. Almeno ché non preferiate i giochi single player da fare offline. Giocare offline tuttavia è quasi impossibile, un abbonamento base ci vuole e la connessione è ormai necessaria, altrimenti come si scaricano gli aggiornamenti?

Occhio alle Micro transazioni e Game as a service

Molti ricorderanno lo scandalo EA del 2017, ma oggi non è diverso. I giocatori di FiFA sanno bene cosa significa la parola microtransazione, ma per chi non lo sapesse ci si riferisce ai micro acquisti, cosi detti in-app, che si effettuano per migliorare prestazioni o ricevere monete da utilizzare nel gioco preferito, di fatto costano poco ma se sommati fanno capitali. Quindi occhio alle micro transazioni.

Stessa cosa può dirsi del Game as a service ossia il sistema delle microtransazioni applicato ai giochi che non necessitano abbonamenti specifici, l’esempio per eccellenza sono i titoli mobile. Giochi gratuiti dove per andare avanti ed essere davvero competitivi non si può fare a meno di spendere qualcosa. Spesso nei mobile, facili preda dei giovani gamers casuali, ci si trova a spendere tantissimi soldi ignari dell’accaduto perché il proprio dispositivo è impostato con Wallet di pagamento con carte di credito o simili. Insomma nell’industria del gaming c’è chi cura davvero gli interessi economici delle società…d’altronde devono guadagnarci no! Sconfitta la pirateria, resi i giochi gratuiti come si fanno i soldi se non con le microtransazioni.

Fotinite: un videogame o un fenomeno commerciale da studiare ad Harvard?

DLC e GamePass

Contenuto scaricabile, se non lo sapevate già, questa è la traduzione dell’acronimo DLC. Oggi giorno quasi tutti i giochi tripla A hanno dei DLC. Contenuti aggiuntivi, gratuiti o a pagamento che si possono scaricare in seguito. Anche questi arricchiscono il panorama del gioco online proprio perché ai tempi delle cartucce era impensabile un add-on al gioco. Ma grazie alla rete è possibile espandere i propri giochi. Basti citare il famoso GTA che ormai da anni continua a far soldi con dlc di vario tipo per intrattenere i suoi fan…e ci riesce davvero, è uno dei titoli più giocabili di sempre.

Ma parliamo del prezzo, di quando si deve pagare e del tempo necessario per scaricare i DLC. Spesso sono gratuiti ma altre volte si pagano ed anche a caro prezzo. Alcuni contenuti sono proprio parti di gioco nuove, espansione della storia principale, altri solo piccoli elementi grafici (armi, vestiti, funzioni speciali, monete). I costi dei DLC variano a seconda proprio del contenuto, da 1€ fino a 99€. Ad esempio, Call of Duty ha dei GamePass (pass dei anche stagionali) che contengono armi ed accessi a parti del gioco online inibite senza abbonamento che costano davvero tanto. I GamePass servono a fidelizzare il cliente cosi che giochi l’intera stagione e possa spendere di più…ma se il gioco ti piace lo stesso puoi giocarci anche senza pass.

Oggi grazie alla fibra, per chi la possiede, scaricare certi contenuti è facile, ma per chi ancora vive di adsl, i tempi di download possono essere ancora lunghi. Per giocare al proprio gioco preferito bisogna attendere il download del pacchetto aggiuntivo o dell’ultimo aggiornamento e possono essere necessarie ore se questi dlc pesano troppo. Alcuni dlc sono addirittura da 60gb…pazienza.

ancora qualche minuto

Spazio all’autore

Gioco ai videogame da tempo immemore, anche io sono caduto nel tunnel delle micro transazioni, infatti con il gioco The Simpson Springfield per mobile, per avere una Springfield più vero simile possibile ho speso diversi soldini…oggi mi ha stancato. Nel famoso PVP Marvel di qualche anno fa, il gioco che nasceva come app di Facebook, per aumentare di livello ho buttato diversi euri…alla fine hanno chiuso il gioco dopo 4 anni. Quindi mi chiedo: ma vuoi mettere la fatica di completare giochi del calibro di Ghost and Goblin che richiedevano una pazienza ed una tenacia nonché perseveranza rispetto a comprare add-on per salire di livello più facilmente e poi annoiarsi? Ed i tornei di Pes o le battaglie a Call of duty in multiplayer locale…impagabili. Un pad, una pizza due birre e 4 amici, seratone! Il mondo online è innovativo ed accorcia le distanze ma nasconde insidie…bisogna essere sempre attenti!