Illudersi.
Nascondersi.
Fingere che vada tutto bene non mostrando preoccupazioni ed emozioni.
Diventare automi, a tutti gli effetti.
Essere controllati in ogni minimo movimento affinché non ci sia nulla che possa invadere quella calma apparente.
Illudersi di poter creare un mondo “perfetto” in cui tutti sono felici.
Nascondersi dietro maschere capaci di mostrare solo la felicità.
Questo è Everything is Fine, un’inquietante e misterioso webtoon targato Mike Birchall, di cui oggi analizzeremo il primo volume gentilmente concesso da Planet Manga.
Sam e Maggie sono una coppia normale, vivono in un quartiere normale, hanno un cane normale. Le villette del quartiere sembrano tutte uguali, anche i vicini sembrano tutti uguali. Ma perché questa idilliaca vita suburbana viene sorvegliata attentamente da una fitta rete di telecamere?
– Trama dell’editore
Mistero e inquietudine
L’opera è caratterizzata principalmente da un grandissimo alone di mistero che permane per tutta la durata del volume che istiga il lettore a voler capire il motivo di tutto ciò.
Tutto è incredibilmente inquietante nonostante di primo impatto l’opera può sembrare un libro illustrato per bambini (i colori aiutano molto in questo senso), ogni piccolo gesto, movimento e dialogo è studiato alla perfezione, nulla è banale e anzi tutto si incastra a pennello nel racconto.
Un horror atipico
Il webtoon è a tutti gli effetti un horror atipico, tutte le scene si svolgono nel medesimo posto, ovvero una cittadina in cui tutte le case sono uguali e ad ogni angolo è presente una telecamera, è tutto “standardizzato” come se ci trovassimo in un set di un reality show ad impronta creepy.
Ogni riferimento fatto dai protagonisti è volutamente forzato, sono quasi costretti a rispondere in un determinato modo e a comportarsi in un determinato modo, al minimo errore è, letteralmente, game over.
Un insoddisfazione permanente
Durante la lettura si percepisce un grande senso di insoddisfazione emanata dai protagonisti che vorrebbero tanto sfuggire da quel posto ma sono stati obbligati ad essere lì in quanto privati di qualcosa di profondo e importante.
È una lotta alla sopravvivenza dove è evidente che non ci saranno vincitori.
Lo stile dell’opera
Lo stile di disegno è il classico utilizzato nei webtoon, molto lineare e semplice ma allo stesso tempo d’impatto, i piccoli dettagli fanno da padrone creando un’atmosfera che è oro per gli occhi.
Nonostante sia un webtoon, non stona minimamente il passaggio al cartaceo, anzi, a parer nostro valorizza tantissimo l’opera. La lettura, inoltre, risulta scorrevole e facile da seguire con moltissimi spunti interessanti che spingono, inevitabilmente, il lettore a voler continuare il racconto pur di sapere quale sia lo scopo finale dell’autore.
L’opera è un thriller psicologico molto disturbante che fa perfettamente il suo lavoro senza, per il momento, buchi di trama o cadere nella banalità.
L’edizione italiana
L’edizione curata da Planet Manga è di grande formato, carta utilizzata è di primissima qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano di capaci di far risaltare i disegni dell’autore.
Nota di merito ai colori utilizzati dall’autore nella trasposizione a webtoon che creano un’atmosfera unica incutendo ansia e curiosità nel lettore.
Teniamo nuovamente a ringraziare Planet Manga per averci fornito questo primo volume, permettendoci di recensirlo.
A nostro parere, il prezzo dell’albo (14,90€) rispetta il valore dell’edizione proposta valorizzandola.
Uno sguardo all’autore
Mike Birchall nasce nel Regno Unito in una data non specificata.
Purtroppo della sua biografia si conosce davvero pochissimo essendo estremamente riservato al punto da non mostrare mai il suo volto in pubblico.
Si ispira molto ai racconti di George Orwell di cui è uno stimato fan da sempre.
L’unica sua opera pubblicata per ora è Everything is Fine che nasce come un webtoon in bianco e nero e poi colorato interamente una volta pubblicato sulla piattaforma WebToon.
L’opera ha avuto un enorme successo mondiale arrivando a toccare i 43 milioni di visualizzazione sulla piattaforma.
Ha inoltre ricevuto la nomina come Digital Book of the Year 2023 agli Harvey Award.
Spazio all'autore: L'opera fa totalmente il suo lavoro e lo fa egregiamente. Mi ha preso totalmente durante la lettura e lo continuerò sicuramente. La storia è molto particolare e a tratti ricorda 1984 di Orwell. Nella speranza che non deluda nei prossimi volumi, per ora è super approvato! – Francesco – Crea.tivedreamer