In un 2023 ricco di esperienze videoludiche di altissimo livello non poteva mancare un titolo Square. Final Fantasy XVI è arrivato. Le premesse, a partire dal primo showcase Sony al lancio della PS5, tra le varie presentazioni ed in ultimo con la demo a meno di una settimana dall’uscita, sono più che buone, adesso toccherà solo giocare per scoprire tutto il resto.
Un progetto maestoso, un jrpg ma molto moderno. Final Fantasy XVI ha un anima forte e radicata nel tempo, i suoi predecessori parlano per lui. Un titolo influenzato da tantissimi fattori, ma anche un gioco al passo coi tempi. Di certo non deluderà i fan che attendevano questo 22 giugno con ansia.
Final Fantasy non è un esperimento, e senza nulla togliere al “Women power” (vi giuro non sono classista, omofobo o altro che si voglia pensare) già visto in Forespoken o simili (Lightining è un vecchio ricordo ormai), per rendere il titolo quello che tutti si aspettavano serviva Clive Rosefield. Non mancano i personaggi spalla come in ogni avventura che si rispetti. Colpi di scena, intrighi, chocobo, paesaggi fantastici e gli Eikon. Pronti?
La trama – no spoiler
Se J. R. R. Tolkien è il nonno dei fantasy moderni, George R. R. Martin è di sicuro uno zio. Sono molteplici infatti le influenze che questi grandi scrittori hanno regalato al mondo dei videogiochi. In Final Fantasy XVI si colgono diverse similitudini, riferimenti e elementi tratti dalla letteratura fantasy. Forse il primo elemento e quelle legato alle casate che dividono il mondo di Valisthea.
Seppur spaccata in diverse fazioni, Valisthea soffre di un male comune, e come noto a tutti i fan, solo i Cristalli possono salvare il pianeta. Il Cristallo Madre fornisce etere che alimenta e protegge il regno, ogni regno ha il proprio ma l’equilibrio è precario. A fare la differenza tra una fazione ed un altra gli Eikon. Evocazioni o incarnazioni nei Dominanti, gli Eikon sono una forza in più per ogni regno, non mancano tra loro Eikon “oscuri” tuttavia. Ed in vero sarà proprio una antica rivalità a spingere Clive alla ricerca di una vendetta con molteplici conseguenze e ricca di avventure.
Il quid di Final Fantasy XVI
A differenza del suo predecessore, sviluppato sempre dallo stesso team, quest’ultima “Fantasia”, torna all’atmosfere fantasy dall’ambientazione medievale. Salti a cui i fan sono ben abituati, ma salti necessari per tenerli sempre vicini a se. Infatti se “de gustibus non disputando est” , va comunque detto che Final Fantasy XV aveva destato qualche perplessità. Un quasi open world che permette esplorazione, scoperte e perfezionamento dell’arsenale dei personaggi, livellamento e sviluppo capacità. Gli Eikon sono un punto di forza, i fan apprezzeranno la possibilità di immedesimarsi in un evocazione. Per chi ricorda le evocazione di FFIV, epiche già ai tempi, qui la storia diventa davvero interessante.
Il sistema di combattimento
Una nota di merito va al sistema di combattimento ormai quasi perfetto. Un sistema action in tempo reale che lascia spazio per pensare ma stando sempre attenti alla mossa giusta da fare. Non mancherà la possibilità di trovare le tecniche e le tattiche giuste per affrontare i nemici più ostili. Un sistema che spinge Final Fantasy XVI e la saga stessa verso una direzione precisa: tempo reale. Nessun attesa, bisogna agire.
Cosa manca?
Grazie all’hardware di Ps5 la Square oggi può fare cose che prima erano solo sogni. In passato le animazioni degli Eikon erano splendide ma nulla in confronto alla grafica odierna. L’audio ha la capacità di coinvolgerti negli scontri in modo immersivo. Le musiche sono pura emozione, un comparto che solo titoli di serie a possiedono. Le colonne sonore dei Final Fantasy sono ricercatissime, ed i posti per i concerti live-orchestra sono sempre difficili da trovare. Un titolo come Final Fantasy XVI regge grazie anche al comparto tecnico di altissima fattura. Le illustrazioni della saga di Final Fantasy sono sempre state bellissime, erano però un compendio al gioco, oggi il gioco è pari alle sue illustrazioni. Final Fantasy XVI è un capolavoro da giocare e godere per ogni suo profilo. Offre sfide, trama, grafica e tutto quello che serve per candidarlo come uno dei migliori giochi dell’anno.
Spazio all'autore: Credo di avere giocato quasi tutti i titoli della saga e di averne completato davvero tantissimi, quasi tutti. I Final Fantasy piacciono o non piacciono. Sono giochi che partono lentamente, devi assaporare quello che accade e vivere insieme ai suoi protagonisti le emozioni e l'evolversi della trama. La trama principale di quest'ultimo sarà di circa 45 ore. Ma ogni Final Fantasy che si rispetti ha quest secondarie che arricchiscono trama e longevità. Sono ancora ai primi passi in questo ultimo titolo di Square ma posso dire che merita davvero. Il sistema di combattimento doveva per forza evolversi per sposare anche il profilo dei nuovi gamers, non si può solo vivere di celebri meccaniche, bisogna saper crescere. Anche la storia sposa delle filosofie più vicine ai nuovi consumatori. Final Fantasy XVI inizia un evoluzione necessaria. Questo titolo è solo inizio di un percorso di cambiamenti che porteranno ad una immersività sempre più alta. Ho vissuto le avventure di Clive con grande trasporto ma questo non vuol dire che tutti debbano trovarle gradevoli. Sta di fatto che la mia carriera da gamers è legata al mondo di Final Fantasy. Il mio preferito…forse IV, poi il VI e VII, ma per ottenere tutte le carte collezionabili ho speso più tempo dietro all'VIII. Il remake del IX mi scuote l'animo, e l'attesa sarà lunga, ma Clive mi terra compagnia per tutta l'estate. Il mio consiglio è quello di godersi i videogame piano piano. Come con un libro vi sono momenti in cui devi andare avanti e non può fermarti. Leggi per scoprire cosa accade, ma bisogna anche assaporare lo stile. I giochi di ruolo richiedono tempo, devi seguire la trama e i dialoghi. Non devi correre verso il finale senza vivere le emozioni della trama. Il gameplay senza anima non ti lascerà ricordo alcuno di quel gioco. Io ricordo tutti Final Fantasy giocati, tutti. Questo vorrà pur dire qualcosa no? Forza Valisthea ci aspetta! – Riccardo – Ruta Ruta