Forspoken

Quando una nuova IP attira ma non convince

A giudicare dalle prime informazioni e i primissimi video Forspoken sembrava proprio quel tipo di gioco in grado di far decollare Ps5. Presentato tra i primi titoli per Ps5 ha subito suscitato stupore, una nuova IP serve sempre ad una nuova consolle, però qualcosa non è andata per come si deve. Quando una nuova IP Attira ma non convince.

La Trama

Le prime immagini del progetto Forspoken, che ha detta di molti insider è cambiato in corso d’opera, ricordavano qualcosa che potesse avere a che fare con le streghe di Final Fantasy 8 (ricordate…Rinoa ed Edea e Artemisia).

Edea e Artemisia

Il nuovo gioco racconta invece l’avventura di Frey Holland (l’attrice modella Ella Balinska). La giovane eroina ritrova un bracciale (Kamala Khan?) che la teletrasporto ad Athia, mondo nel quale dovrà mettersi alla prova tra parkour, magie e tante insidie. In questo mondo è proprio il bracciale a farla da padrone ed aiutare Frey a scoprire cosa l’attende. Non entro nel merito della trama che prima di entrare nel vivo perde un po troppo tempo in un introduzione macchinosa ma necessaria.

Ed ecco che arrivano le streghe, anzi matriarche. Senza troppi dettagli, Frey si trova a duellare con mostri evocati da matriarche ed entità superiori che diffondono il male nelle terre di questo mondo fantastico nel quale alla fine “forse” Frey resterà ancora un po.

Le meccaniche di gioco

Parkour

Prima di riuscire a padroneggiare tutto il comparto di abilità e capacità di Frey ci vuole un minimo di tempo. Il parkour, non quello di Assassin Creed per intenderci, diverte ed aiuta a rompere una monotonia di movimenti che non aiutano il gioco a brillare. Le magie al contrario sono molto spettacolari, un po come gli Edon ben noti alla Square, e gli scontri beneficiano di una cinematograficità niente male. Però il gioco non procede liscio, qualcosa nella sua lavorazione non l’ha reso immediato, anzi controverso. Spesso la semplicità paga.

Il mondo di Forspoken

Tanta Sila

Tra Bastioni, mura, Labirinti e luoghi “Corrotti”, l’open word di Forspoken sembra davvero bello, inoltre incuriosisce, tuttavia sembra un po ripetitiva la sua esplorazione. Le escursioni sono scandite da attività secondarie ripetitive e spesso noiose, la trama principale sostiene il gioco ma si limita a questo.

I potenziamenti di Frey sono degli step quasi obbligati, nulla di realmente stimolato o suggerito, dovuti visto anche il limitato arsenale presente nel gioco, bracciali unghie e mantello.

esplorazione

Il motore grafico

Seppur nella sua forma migliore il motore grafico di Forspoken, il Luminous Engine, è di fatto un po datato. Nasce nel 2011 per dare alla luce Final Fantasy XIII-2 (questo la dice tutta). Prosegue la sua escalation con diversi titoli di rilievo e tocca l’apice con Final Fantasy XV. Ma forse potrebbe rendere meglio con le potenzialità della PS5. Alla fine fa il suo dovere e rende questo gioco appetibile dal punto di vista grafico proprio l’unico aspetto sul quale e difficile muovere critiche.

Spazio all'autore: Una recensione praticamente no spoiler, sopratutto perché avrei voluto finire e completare Forspoken prima di recensirlo…ma non ci sono riuscito. Impresa rimandata. E si, quando un gioco non ti piglia del tutto spesso può subire delle fasi di stasi. Sono solito completare sempre i titoli in cui mi imbatto (li compro apposta) ma ogni tanto mi devo fermare, dimenticarli e riprenderli poi. Forspoken è un gioco speranzoso, ci prova e fa di tutto per farsi piacere ma alla fine annoia un po. Non per essere classista ma forse la sua eroina non mi si addice, o magari il parkour ti stanca anche da fermo…la verità? A Forspoken manca qualcosa…le ali, purtroppo non decolla. Quando un gioco è cosi o ti piace da subito o prima o poi lo lasci. Doveroso apprezzare il lavoro svolto, la grafica e tutto ciò che di buono c'è. Riccardo – Ruta Ruta

7
von 10
2023-02-16T17:00:00+0000