Fullmetal Alchemist – Il costo della vita

Iniziare a leggere Fullmetal Alchemist a più di 20 anni dall’inizio della sua serializzazione, continuata per quasi un decennio, è troppo tardi? Domanda che comporta una risposta banale. Assolutamente no! Magari molti hanno il timore di trovarsi dinnanzi ad qualcosa fuori dall’attuale target temporale e quindi invecchiata. Di certo non è così, ma si potrebbe aggiungere, senza alcun azzardo, che probabilmente è una fortuna. Fullmetal Alchemist è assolutamente nell’Olimpo dei shonen, soprattutto se messo in paragone con le serializzazioni più recenti. Non ha nulla da invidiare, ma ha solo da essere ammirato. Per recuperare un capolavoro di questo tipo non è mai troppo tardi.

Il titolo di Hiromu Arakawa, che ha attualmente in corso in Italia la serie de La leggenda di Arslan, oltre ad altri titoli in patria, non ha di certo bisogno di ulteriori presentazioni. Con un voto di 9/10 presente su Animeclick, Fullmetal Alchemist si è aggiudicato nel corso della propria pubblicazioni diversi premi, come:

  • La 49esima edizioni dello Shogakukan Manga Award, nel 2003, nella categoria Shōnen;
  • Il Premio Culturale Osamu Tezuka come “New Artist”, nel 2011;
  • Sempre nello stesso anno è stato vincitore del miglior manga all’Eagle Award;
  • Nel 2011 ha vinto, invece, il Seiun Award come miglior science fiction.

Ambientato in un mondo alternativo simile all’Europa di inizio 1900, narra i viaggi e la maturazione fisica e spirituale di due fratelli, Edward e Alphonse Elric. Abbandonati dal padre alchimista in tenera età e cresciuti quindi dalla sola madre Trisha, i due bambini manifestano fin da subito grandi attitudini nello studio delle scienze alchemiche. Questo li porta, anni dopo, a tentare una trasmutazione umana, il massimo dei tabù dell’alchimia, al fine di riportare in vita la madre, morta di malattia. Un’azione che pagheranno a caro prezzo, dando così inizio a una fantastica avventura che li porterà sulle tracce delle leggendaria Pietra Filosofale al fine di riparare all’errore commesso.
– Trama tratta da Animeclick

Un turbinio di emozioni

Ogni pagina dell’avventura del fratelli Elric è un’immersione sempre più profonda all’interno dell’animo umano. Capitolo dopo capitolo l’intensità cresce sempre più, regalando dei momenti estremamente toccanti a livello emotivo. In assenza di scontri, che si presentano essere abbastanza contenuti per uno shonen, salvo verso la seconda metà, inevitabile per la chiusura delle trame, lo svolgersi della storia si pone in primissimo piano. I dialoghi stessi tra i personaggi, in un costante scambio di opinioni sulla visione del mondo. I continui intrecci ed intrighi politici, tradimenti. Tutto ciò dà vita a qualcosa di sorprendente che ci sentiamo di paragonare ad un titolo in particolare. Invincible.

Perché accostare un manga ed un comics? Oltre al fatto di essere stati serializzati pressoché nello stesso arco temporale, entrambe le opere forniscono colpi di scena ad ogni pagina, capovolgendo tutto quel che fino a quel momento si era instaurato. Lo status quo è perennemente instabile, lasciando spazio ad un susseguirsi di misteri e segreti che man mano vengono svelati. Ancora, entrambe le opere arrivati ad un certo punto potrebbero finire nel giro di una manciata di capitoli, ma finiscono per avere infinite carte da giocare ancora, come un cornucopia che non si ripete, che non annoia. E che sa quando veramente fermarsi e porre la parola fine.

In particolare c’è un punto in Fullmetal Alchemist in cui il lettore rimane sconcertato. Arrivati a quel momento è inevitabile finire per chiedersi come può continuare ancora per così tanti volumi, quando sembra che tutto sia ormai stato rivelato e tutte le pedine poste sulla scacchiera. Ma la risposta la si ha solo continuando a leggere.

Uno specchio del mondo

Fullmetal Alchemist dovrebbe essere una lettura obbligatoria per chi ama il fumetto in generale, e non solo il manga. Si tratta di uno di quei titoli in grado di inserire e condensare tutto ciò che un giovane ragazzo ha bisogno per apprezzare la propria vita ed osservare il mondo che lo circonda con il giusto sguardo. Ma ciò non pregiudica gli adulti, che anzi, avendo esperienza sulle proprie spalle, lo apprezzeranno ancor di più, dato che finisce per far ricordare importanti lezioni. Certamente, questo è lo scopo del 90% degli shonen. Ma l’opera di Arakawa ha più di qualcosa in più.

Le tematiche sono trattate con particolare dettaglio. Che sia dagli innamoramenti adolescenziali, alla sete di potere e corruzione dell’animo umano. Fullmetal Alchemist imprime molteplici elementi, a 360°, inserendoli all’interno della propria storia. La vergogna della guerra e le conseguenze sui soldati e sui civili. A sottolineare ciò, la mangaka ha inserito la personificazione dei sette peccati capitali: lussuria (Lust), invidia (Envy), gola (Gluttony), avidità (Greed), superbia (Pride), acidità (Sloth) e ira (Wrath). Tutti questi si manifestano attraverso gli Homunculus, che finiscono per diventare alcuni degli avversari principali dell’avventura.

I personaggi

Dagli Homunculus passiamo quindi a parlare dei personaggi di Fullmetal Alchemist. Ormai ci appare doveroso attuare come metro di paragone per tale argomenti L’Immortale (cui potete leggere la recensione qui ). Il capolavoro di Samura presenta infatti una delle migliori caratterizzazioni dei propri personaggi, capace di averli resi tutti protagonisti, senza una netta distinzione tra buono e cattivo. Anche nella creazione di Arakawa sono, quindi, presenti un’infinità di grigi. La distinzione tra bene e male è certamente più evidente, si tratta di un target diverso, ma considerando per l’appunto ciò, la cura dei personaggi può venire accostata al viaggio compiuto da Manji.

Roy Mustang, l’alchimista di fuoco, ed il suo desiderio di cambiare il Paese in cui vive, salendo al potere. Capace di vedere oltre al futuro attraverso i propri obiettivi. Un uomo forte, ma che nulla sarebbe senza  l’abile cechina Hawkeye.
Louis Armstrong, un omone di più di due metri, apparentemente inscalfibile, ma, probabilmente, uno dei personaggi più fragili.
Winry, la migliore amica dei due fratelli Ed e Al. Dolce, tenera, sensibile, ma dannatamente forte e matura. L’elenco potrebbe proseguire ancora e ancora, perché tutti sono essenziali, dal più marginale al più presente nella scena. La loro crescita nell’arco dell’avventura, i sacrifici cui vengono posti dinnanzi, porta al senso di tutto.

L’alchimia e lo scambio equivalente

Nel corso della lettura si viene ripetutamente sottoposti alla lezione base dell’alchimia. Lo scambio equivalente. Così come afferma il terzo principio della dinamica, ovvero se si applica una certa forza su un oggetto questo la esercita in ugual modo su di noi, nell’alchimia vi è una certa similitudine. Se impieghi 10 per creare qualcosa, dovrai restituire 10, in qualche modo, come pagamento. Perché, come afferma la legge base dell’Universo, nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Ciò sottoporrà tutti i personaggi a valutare le proprie scelte e la propria visione del mondo, della verità, del tutto e di sé stessi.

Fullmetal Alchemist è un’opera estremamente matura, adatta a tutti, che alterna momenti intensi con divertenti, immancabili, gag. La vera bravura dell’artista la si vede anche qui, dato che non vanno a snaturare l’atmosfera che si è creata attorno alla scena. Alleggerisce la lettura facendo scappare più di qualche sorriso, ma senza mai cadere fuori posto.

Appare sensazionale anche nei disegni. Questi possono solo apparentemente sembrare semplici, magari ad un primo sguardo distratto. Ma il tratto appare essere incredibile e finisci per perderti nella perfezione e profondità di quello stile.

Tutto porta ad un finale, o meglio ad una sequela di finali, che possono definirsi pressoché perfetti. Ognuno seguirà la propria strada, preserverà i propri obiettivi, con uno sguardo diverso verso il mondo.