Funeral Concerto – Recensione

Siamo destinati a morire.

Tutti.

Nessuno escluso.

È il ciclo della vita.

Inevitabilmente arriverà il giorno in cui alla porta del nostro cuore verrà a bussare chi ci estirperà l’anima.

È inevitabile e va accettato.

La vita è un giro di giostra: ti mette paura quando sta per cominciare, ti diverte durante la corsa e ti rattrista quando sta finendo.

Non c’è vita senza morte e non esiste morte senza la vita.

Questo è Funeral Concerto, un flebile racconto targato Rimui Yumin.

Lin Chu-sheng interrompe gli studi in una delle migliori università, ma quando cerca lavoro lo trova solo in un’agenzia di pompe funebri. Inizialmente vorrebbe dimettersi, ma presto capisce che le storie dei defunti la possono aiutare a trovare la sua strada nella vita.

Perché in confronto alla morte nessun problema è privo di soluzione.

– Trama dell’editore

Una delicata storia alla ricerca di sé, attraverso le vite degli altri.

Una storia originale

L’opera narra di un argomento molto originale, ovvero mostra il punto di vista di coloro che ci accompagnano verso l’ultimo grande cammino.

La nostra protagonista è inizialmente molto scettica e prende sottogamba un contesto molto delicato che la porterà inevitabilmente a scoprire sé stessa e a maturare molto durante il racconto. La morte viene vista in maniera totalmente diversa da come generalmente viene intesa e ogni protagonista vive il lutto in maniera totalmente diversa dagli altri.

La morte devasta, ma ci fortifica, forgiando l’animo di una corazza quasi infrangibile.

Un inno alla vita

L’opera, per quanto strano possa sembrare, è un vero e proprio inno alla vita, una spinta a non mollare mai.

Bisogna godersi gli attimi, i respiri e gli affanni perché tutto può finire. Soffermarci sui piccoli dolori e dispiaceri non serve a nulla, tutto è risolvibile fin quando ci siamo ancora. Spesso ci si dimentica della brevità dell’esistenza e si prende sottogamba il quotidiano arrendendosi alla noia. L’autrice vuole dimostrarci che è proprio quest’ultimo lo sbaglio più grosso da non dover fare.

La nostra protagonista ha un sogno, ma è restia nel volerlo realizzare e ha un estremo bisogno di quella botta di energia, positiva o negativa che sia, per scuoterla nell’andare avanti in quell’impetuoso inseguimento alla ricerca della felicità e dell’appagamento.

Lo stile dell’autrice

Lo stile di disegno dell’autrice è perfetto per la storia che vuole raccontarci, è tutto estremamente allineato ad una poetica flebile, dolce e delicata unita ad un lato comico capace di sdrammatizzare alla perfezione la drammaticità dell’opera.

E’ tutto totalmente equilibrato e si fa fatica a non empatizzare con con i personaggi.

Un’opera quasi unica nel suo genere.

L’edizione italiana

L’edizione curata da Toshokan è di formato tankōbon, carta utilizzata è di primissima qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano di capaci di far risaltare un’opera clamorosa. Nota di merito al retro della sovracopertina che diventa un vero e proprio poster.

Va fatto ovviamente un piccolo ma immenso plauso al lavoro svolto da Toshokan che dalla sua fondazione sta portando nel nostro paese delle perle quasi totalmente sconosciute, in grado di farci scoprire altre culture asiatiche che vanno al di fuori del Giappone.

A nostro parere il costo dell’albo (6,90€) rispetta il valore dell’edizione proposta e valorizza a pieno un’opera incredibile.

Uno sguardo all’autrice

Rimui Yumin nasce in Taiwan in una data non ben precisata. Da sempre amante della sceneggiatura, sognava da adolescente di diventare una doppiatrice, sogno che ha accantonato per dedicarsi all’altra sua passione, la disegnatrice. Le sue opere sono spesso storie piene di umanità, che toccano il senso della vita. Si considera una persona che piange facilmente. Anche se è una fumettista poco conosciuta, spera di continuare a fare fumetti per tutta la vita. Il suo desiderio più grande è produrre opere che possano confortare i lettori.

Tra le sue opere pubblicate in Italia troviamo Funeral Concerto. Mentre tra i suoi inediti abbiamo: Where are the ghosts going?, Happy Home, Happy Life e CATzzz.

Ha vinto il 14º International Manga Awards in Giappone.

L’importante è non darsi per vinti,
perché inseguire i propri sogni è un privilegio dei vivi…

Spazio all'autore: Ho apprezzato tantissimo l'opera, è tutto perfettamente bilanciato e ti lascia il segno. Tutti abbiamo perso qualcuno, ma il valore fondamentale è di non perdere sé stessi. Solo in quel momento possiamo renderci conto di essere vivi. Vivete con tutto il respiro, non lasciatevi nulla dietro. La vita è solamente una, godetevela! Francesco – Crea.tivedreamer

8.5
von 10
2024-02-13T17:00:00+0000