Fury: Il Pacificatore – Recensione

Come ben saprete a Lucca Comics, tra i tanti ospiti di rilievo, c’era anche Garth Ennis e, di conseguenza, sono stati ristampati e riproposti in nuovi formati diversi suoi titoli. Tra questi troviamo anche la sua controversa e violentissima run dedicata a Nick Fury. Volume unico, cartonato, qualche editoriale e grande formato al prezzo di 35€.

Costretto a ritirarsi dallo S.H.I.E.L.D., Fury si ritrova a fare i conti con una vita normale… con conseguenze disastrose. Ma quando una nuova minaccia lo richiamerà in servizio, le cose non potranno che peggiorare, in un turbinio di violenza e feroce ironia! Inoltre, una straziante storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, con un giovanissimo Fury!

– Trama dell’editore

Ennis si concentra molto sul carattere spinoso di Fury, un personaggio che non si fa minimamente problemi a dire ciò che pensa senza mezzi termini. Se deve mandare a quel paese un suo superiore, ovviamente non con questi termini, lo fa senza pensarci due volte. Se deve insultare il nipote per il fatto che sia stupido, lo fa senza il minimo di tatto. In questa run Fury è stanco della vita burocratica, rivuole vivere i brividi della guerra e assaporare nuovamente il sapore del sangue. In questo punto della sua vita le cose che possono succedere sono solo due: o una guerra deve andare da Fury o sarà lui ad andare alla ricerca della guerra. Questa sua sete di sangue e violenza sarà ben presto soddisfatta. Il campo di battaglia urla il suo nome e potrà tornare a lottare e ammazzare chiunque capiti a tiro.

Ad aiutare Ennis nell’impresa di dipingere un personaggio di questo tipo ci pensa Darick Robertson che, in moltissime tavole, gioca sui primi piani e gli sguardi di Fury e di chiunque abbia un contatto con lui. Questo continuo passaggio sui primi piani riesce a dare la massima espressività possibile dello stato d’animo di tigre in gabbia che sta vivendo il vecchio Nick.

La scena più folle e che più troviamo di impatto, non possiamo mettere la tavola perché è davvero violenta, la troviamo nel penultimo capitolo della run. Una gigantesca splash page che propone da un lato l’Armata Rossa e dall’altra “l’esercito” guidato da Fury. Una vera e propria mattanza. Una carneficina in piena regola. I due schieramenti stanno sparando all’impazzata, teste maciullate, corpi martoriati dai proiettili. Una tavola carica di pathos e adrenalina, una vera tavola di guerra che riporta alla mente i film action degli anni 80/90.

Spazio all'autore: Irriverente, scorretto, sadico e spietato. Un Fury come non l'ho avrete mai visto prima raccontato da quella mente malata e fuori di testa di Garth Ennis. Opera che mi ha colpito e gasato un sacco, leggere qualcosa di così spinto e spietato su Fury è stata sicuramente un'esperienza unica nel suo genere Andrea – World Wide Nerd

7.5
von 10
2023-11-27T07:00:16+0000