Gachiakuta 4 – Recensione

Gachiakuta è uno di quei manga rivelazione degli ultimi mesi, e siamo velocemente giunti al quarto volume.
Nella scorsa recensione abbiamo detto che il terzo volume sarebbe stato divisivo.
A tutti quelli che hanno dato a Gachiakuta un’opportunità in più diciamo: avete fatto bene!

“Durante il combattimento contro i Vandali, Rudo risveglia il potere del suo jinki: è la capacità di tirare fuori, da tutto ciò che tocca, il massimo valore possibile. Lo scontro si conclude con la sconfitta dei Vandali, e Rudo scopre che il suo jinki potrebbe far parte di una “serie”. Tra i vari misteri, viene a sapere anche dell’esistenza di un “confine” che collega il mondo celeste alla Terra…”

Un numero chiaramente di “passaggio”, un collegamento tra un mini arco narrativo e un altro, ma che espande ulteriormente il worldbuilding del mondo “di sotto”.

Il gruppetto di ripulitori, che in questo numero si amplia temporaneamente, è venuto a conoscenza che c’è una ragazza che conosce qualcuno in grado di passare tra la terra e il mondo dei celesti tranquillamente.
Però c’è un piccolo problema, si trova nella zona desertica proibita. Difficile inoltrarsi senza protezione.
Devono quindi recarsi prima a Canvas Town, la “città dei graffiti“. Qui c’è una persona con un jinki particolare (un potere), in grado di disegnare sui ripulitori un incantesimo che li possa proteggere nel loro viaggio.

Ahimè ovviamente le cose non sempre vanno come si vorrebbe, e Rudo e compagni incappano in un piccolo intoppo.

Veramente un numero interessante. E’ vero, la macrotrama non avanza molto, ma l’espansione del mondo dell’avventura da parte di Kei Urana è notevole.
E qui il tratto grafico esplode: a tratti sporco, a tratti incredibilmente accurato. La creazione di Canvas Town per valorizzare i graffiti di Hideyoshi Andou è una trovata geniale.

Aspettiamo con curiosità il prossimo numero di Gachiakuta, che sarà sicuramente pieno d’azione!

Spazio all'autore: Un volume che ho divorato: dove l'avanzamento della trama rallenta, i disegni esplodono. Le espressioni facciali sono fuori di testa, e l'utilizzo dei graffiti magistrale. Curiosissimo di vedere dove ci porterà la storia. Francesco – Ravafra

7.5
von 10
2024-05-15T16:00:00+0000