Ormai il catalogo del Games Pass è sempre più ricco di titoli ed il rischio di restare dispersi in esso alla ricerca di qualcosa con cui giocare è molto alto. Più di una volta ci capita di passare un sacco di tempo a studiare i vari giochi presenti nel Pass per capire quale può fare al caso nostro, in vostro soccorso arriviamo noi di World Wide Nerd.
Inutile ma doverosa premessa: per ovvi motivi di tempistiche non abbiamo completato i giochi, ma abbiamo giocato qualche ora per capire se valesse o meno la pena buttarsi a capofitto in essi.
I nostri consigli per questo mese sono:
Sea of Stars
JRPG a turni, che prende spunto dai grandi classici di questo genere, non è la classica scopiazzatura senza anima e passione. Ha una sua forte personalità che unisce gli aspetti più classici e retrò a quelli più innovativi e moderni dei giochi JRPG. L’aspetto innovativo è sicuramente la totale assenza di scontri casuali. Sarà possibile poter eliminare i boss senza per forza avere un livello di combattimento elevato, ma sicuramente non potrete sconfiggere boss di 30 livelli sopra al vostro. Sfruttando però le abilità e la furbizia del videogiocatore la sconfitta non è così scontata. Un gioco divertente e fresco, non esente da difetti, che saprà tenervi incollati allo schermo per parecchie ore.
Age of Empires IV
Sapevamo che prima o poi sarebbe stato caricato sul Pass ma è arrivato a sorpresa e in sordina nei giorni scorsi. Come per Age of Empires II, qui la nostra recensione, la cosa migliore sarebbe quella di giocarlo su PC ma, anche in questo caso, la versione console è davvero notevole. Le meccaniche di gioco e le varie dinamiche sono molto diverse dal secondo capitolo, è meno intuitivo ma molto più fluido negli spostamenti e nella selezione delle truppe. Il nostro consiglio è di non saltare assolutamente il lungo tutorial iniziale perché altrimenti faticherete parecchio a prenderci la mano. In attesa dell’arrivo di Starfield avrete modo di occupare diverse ore gioco.
The Texas Chainsaw Massacre
Se avete amato Dead by Daylight amerete anche questo nuovo titolo che si basa, in maniera pressoché impeccabile, al film del ’74 Non aprite quella porta. Il lavoro creato dai ragazzi di Sumo Digital è davvero interessante non solo dal punto di vista grafico che, per un gioco da un budget non elevatissimo, è notevole ma quanto più per il comparto sonoro. Le musiche si adattano alla perfezione ad ogni singola situazione, aumentando e intensificando la tensione del videogiocatore. Intrigante la possibilità di scegliere chi interpretare: la vittima o il killer di casa Saywer. Sicuramente non è il gioco perfetto, poche mappe da giocare e solo tre killer da impersonare, ma saprà appassionarvi e spaventarvi a dovere.