Il Film “Gli Spiriti dell’Isola“, diretto da Martin McDonagh (In Bruges, 7 Manifesti a Ebbing, Missouri) con Colin Farrell (il pinguino in The Batman, Animali Fantastici, etc.) , Brendan Gleeson (Alastor Moody di Harry Potter, Paddington 2) Barry Keoghan (Dunkirk, Eternals) e Kerry Condon è stato qualcosa di nebbioso, ma allo stesso tempo molto interessante.
Inizia il suo ciclo passando dalla 79esima Edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove Farrell ha vinto la Coppa Volpi come Miglior Attore. Recentemente, invece, agli Oscar 2023 (clicca qui per leggere i nostri commenti a riguardo), è stato categoricamente rifiutato nonostante le sue ben 9 Nomination. Almeno un Oscar su nove se lo sarebbe meritato.

Sembra un film che si classifica a sé tra il genere drammatico e malinconico, vediamo cosa ha funzionato e cosa no.
Una cerimonia solenne
Gli Spiriti dell’Isola conduce una trama e un tipo di racconto estremamente tranquillo ed intonato che si lascia accompagnare solennemente da una colonna sonora anch’essa molto semplice. Sembra proprio di partecipare ad una cerimonia solenne, nel silenzio delle coste Irlandesi, laddove si conduce una vita ordinaria ed esente da grosse preoccupazioni.
Anche se a volte non riesce a tenere insieme alcuni piccoli pezzi, con un conseguente ritmo non sempre stabile, mantiene comunque una trama profonda che riesce a coinvolgere lo spettatore, mettendolo alla prova. Come accennato poco fa, un tipico spirito, stile e tradizione irlandese domina maggior parte del film diventando sempre più basico in esso. Questo anche grazie a delle brillantissime e clamorose interpretazioni.
Brillanti interpretazioni

Il Premio come Miglior Attore a Venezia79 Colin Farrell se l’è meritato in pieno, poiché è riuscito a dar luce ad un personaggio espressivo, potente e, possiamo dire anche, infame. Un personaggio non facile e scombussolato da interpretare, ma in cui lui è riuscito sempre e perennemente a dare forma. L’attore effettivamente però, non era da Oscar, ribadiamo esserselo meritato interamente Brendan Fraser con The Whale (qui la nostra recensione).

Brendan Gleeson crea anch’esso un personaggio affranto e incalzante che per tutta la pellicola rimane però in secondo piano, come annebbiato, ma molto interessante nel suo essere tenebroso e ostile.
Barry Keoghan, con tutta la sua giovanilità, si sente a casa essendo di nazionalità irlandese. Rende un protagonista secondario molto apprezzabile e in gamba per tutto ciò in cui è servito. Seppur in secondo piano, Dominic, è stato, oltre che memorabile, benevolmente sviluppato!
Tutto già pronto
Il regista per questo suo film, ha sempre avuto una certezza fissa, dove era impossibile sbagliare e con la quale, probabilmente, sapeva già di sfondare. Un comparto in cui tutti gli occhi cadono, un’aria fresca in cui la respirazione è libera e i profumi marini e verdi si riesce a sentire. Chiaramente stiamo parlando della Scenografia e Fotografia!
Tutto già li, tutto già pronto, in quel dell’Irlanda con le sue meravigliose coste raramente soleggiate in cui il tempo nuvoloso sovrasta e incide sull’umore delle persone. Ne Gli Spiriti dell’Isola, la cognizione e la rappresentazione dello spazio è stata un punto fondamentale per la storia e questo ha ovviamente contribuito all’essere un film di livello medio-alto.

Spesso si vedono ampie inquadrature riservate o incentrate esclusivamente sul paesaggio per dargli importanza a livello visivo e sensoriale. Nei momenti in cui questa operazione è stata svolta, non si è mai stati privati, e non è mai stata interrotta, dell’attenzione verso ciò che stava accadendo tra i protagonisti o i vari fatti.
Ricollegandoci a qualche famosa citazione, vi diciamo “Tutto era già pronto fin dall’inizio, doveva solo essere filmato”.
Gli Spiriti dell'Isola: Per come ne avevo sentito parlare, sinceramente mi aspettavo di più da questo film, ma in generale ne sono rimasto soddisfatto. Dopo aver visto dal vivo il cast al Lido di Venezia alla Mostra del Cinema, la curiosità era aumentata notevolmente. Reputo questo, un film contraddistinto nel suo genere con una fotografia meravigliosa e una trama con parecchio da raccontare ed esporre. Riuscirne ne è riuscito, ma mi ha lasciato un leggero velo di insazietà a cui difficilmente riesco a dare forma. Bello sì, anche molto, ma poteva dare di più. – Stefano – Ste Captain Nerd