Gran Turismo – Recensione

Gran Turismo è un film del 2023 per la regia di Neil Blomkamp, adattamento della famosissima saga videoludica per Playstation.

Corse e adrenalina

Giunti al secondo film PlayStation production è ancora presto per capire la direzione qualitativa delle future pellicole. Con Gran Turismo si cerca di intrattenere lo spettatore per tutta la durata della pellicola attraverso l’azione frenetica, o meglio, con le corse.

Non stiamo sicuramente parlando di film come Rush o La grande sfida, ma Gran turismo è la classica pellicola adrenalinica. Una trama non brillante sorretta sicuramente dalle buone scelte di casting, David Harbour tra tutti, ma anche un Orlando Bloom che si fa apprezzare in un ruolo più particolare, senza cadere in spoiler si può dire che sia più istrionico del solito.

Ciò che funziona sono le vere protagoniste del film, le corse automobilistiche. Tutte le gare sono adrenaliniche e ben coreografate. I rumori, i suoni e le emozioni sono  palpabili anche da chi non ama il mondo delle auto.

Come per il videogioco la profondità data alle auto è evidente anche se non con la cura maniacale del gioco. Il parco auto è ridotto principalmente a poche auto tra cui le Nissan, su cui correrà il protagonista dopo aver ottenuto un contratto da pilota

La trama presenta una storia semplice, narrando le vicende questo ragazzo che insegue il sogno di diventare il campione che è nel gioco anche nella vita. Il ciò avverrà tramite una serie di prove, attraverso il simulatore di auto e in pista, portando il protagonista poi a competere a livelli molto alti.

Gran turismo non è un film che lascerà il segno nel cinema dei motori, storia e profondità non sono l’obiettivo della sceneggiatura ma di portare a chi vedrà questa pellicola che anche chi gioca a credere e dimostrare che il successo si possa ottenere. E perchè no, a vendere più copie del simulatore di corse più conosciuto al mondo.

Spazio all'autore: Il film di granturismo è una discreta trasposizione del gioco. Seppure il livello produttivo non sia alto, le corse sono trasposte in maniera veramente efficiente e divertente per il grande pubblico. I problemi che ho riscontrato sono nella durata eccessiva e nella banalità di trama e scrittura dei personaggi tutti estremamente prevedibili. Il secondo adattamento dei Playstation Production è un opera che dimostra quanto potenziale ci sia dietro, sperando che il prossimo film "Ghost of Tsushima" possa veramente segnare un salto di qualità nel campo cinematografico. Simone – Leviatano

6
von 10
2023-09-22T14:12:47+0000