Il quarto volume di Harrow County, serie scritta da Cullen Bunn e illustrata mirabilmente da Tyler Crook, si intitola Albero genealogico. Il perché è presto detto. In questo volume, infatti, si entra nel vivo della storia. Fin’ora avevamo avuto una panoramica dei fatti più o meno strani che avvengono nel villaggio e nei suoi dintorni.
Abbiamo conosciuto il personaggio di Emmy, reincarnazione della perfida strega Esther Beck, e tutta la serie di comprimari che si alternano sullo sfondo. Mai come in questo caso si può parlare di uno sfondo: tutto il villaggio di Harrow County è infatti popolato di uomini e donne creati direttamente dalla strega. Queste creature si sono poi ribellate e hanno ucciso la strega.
Ovviamente questo genere di storia deve necessariamente presentare un punto di svolta, per non risultare ripetitiva. Il punto di svolta c’è e riguarda le origini di Esther/Emmy. Scopriamo proprio nelle pagine di questo volume che altri esseri dotati di poteri simili popolano la Terra fin dalle sue origini. Esseri che raramente si incontrano e che se lo fanno è per discutere questioni urgenti.
La questione urgente è adesso Emmy: anni fa essi hanno esiliato Esther per le sue continue contravvenzioni del codice etico della “famiglia” e adesso tornano per tentare di indirizzare Emmy sulla loro strada. Ma non hanno considerato che, pur essendo un’ adolescente che sta ancora riscoprendo i suoi poteri, Emmy è sempre Esther e di Esther ha i poteri e, per certi versi, il temperamento.
Nuovi misteri
Se sembrava, con la fine del volume 3, che Harrow County avesse detto tutto quello che c’era da dire, la fine del volume 4 lascia aperti tanti nuovi interrogativi. Domande piccole o grandi riempiono la testa a fine lettura e certamente invogliano a leggere il volume successivo.
Perché Emmy è più potente degli altri membri della famiglia? Perché sembra che il mostro del bosco non abbia nulla a che fare con tutte le altre creature di Harrow County? Cos’è la tempesta di nebbia? Queste e tante altre domande riceveranno, auspicabilmente, risposta nei volumi successivi.
Spazio all’autore: Una lettura che non mi ha deluso. Certo, forse sotto certi aspetti è un po’ lenta, ma perfettamente in linea con lo stile della storia e dei disegni. – Andrea – World Wide Nerd