La storia horror/fantasy creata da Cullen Bunn e illustrata da Tyler Crook continua in questo secondo volume, che riparte esattamente da dove si fermava il primo volume e introduce nuovi dettagli nella vita di Emmy e nuovi personaggi.
La storia finora
Richiamiamo la trama essenziale del primo volume (la cui recensione, peraltro, si trova qui). La storia finora ci ha presentato il personaggio di Emmy, una giovane ragazza che vive col padre nella campagna di Harrow County. Ma Emmy non ĆØ una ragazza normale: qualcosa in lei si sta risvegliando. Abbiamo visto come questo risveglio soprannaturale sia un lento procedere verso il riconoscimento di sĆ© e la riscoperta della propria origine nella strega Hester Beck, linciata dagli abitanti del villaggio anni prima.
Abbiamo scoperto, poi, che gli abitanti di Harrow County non sono poi tanto normali: infatti, tutti (o quasi) sono creazioni della strega. Le creazioni si sono ribellate e Hester Beck ha subito il linciaggio. Ora Emmy, reincarnazione di Hester Beck, sta pian piano ritrovando una sorta di memoria, ma allo stesso tempo sta rifiutando il suo ruolo di strega tornata per vendicarsi.

Il secondo volume
Il secondo volume si riallaccia a questo punto della storia. Emmy ha piĆ¹ o meno chiaro il suo ruolo nello sviluppo del villaggio di Harrow County e sta cercando di rendersi utile mettendo al servizio della comunitĆ le sue abilitĆ magiche. Tutto sembra andare per il meglio. La storia della strega sembra dimenticata. La comunitĆ ormai pare accettare Emmy per quello che ĆØ.
Ma ĆØ proprio in questo momento che fa la sua comparsa un nuovo personaggio: una ragazza identica a Emmy, che, infatti, si presenta come sua sorella.
Si tratta di Kammi, sorella gemella di Emmy. LE due sono nate la stessa notte dallo squarcio nell’albero sulla collina, dove la strega Hester Beck ĆØ stata impiccata anni prima. Kammi ĆØ la copia speculare di Emmy: Kammi ricorda la sua vita precedente, tanto quanto Emmy la ignora; Kammi vuole recuperare il potere della strega, tanto quanto Emmy preferirebbe non averlo mai avuto.
Le dinamiche di questa diade si dipanano nel corso di tutto il volume e il rapporto tra le due, che inizialmente poteva sembrare armonioso e positivo, si incrina sempre di piĆ¹. Il lettore viene polarizzato fino a trovare insopportabile la presenza della gemella malvagia.
L’arte del narrare

Oggi ĆØ sempre piĆ¹ frequente imbattersi in fumetti che sono costruiti in maniera impeccabile da un punto di vista tecnico, ma che risultano completamente vuoti espressivamente. Questa ĆØ, d’altra parte, una delle piaghe dei nostri tempi: si dĆ un’importanza sesquipedale all’apparenza, non essendo piĆ¹ in grado di fornire contenuti originali.
In Harrow County, invece, una storia c’ĆØ e viene raccontata efficacemente. Tanto dal punto di vista della narrazione propriamente intesa che da quello artistico-visuale. Abbiamo giĆ discusso il valore degli acquerelli di Tyler Crook. Avevamo intravisto dei passaggi di chiara ispirazione Eisneriana.
La prima tavola di ogni episodio ĆØ caratteristica di questa tendenza a voler fare di Harrow County un epigono in chiave moderna dell’opera di Eisner. Il titolo nascosto nel paesaggio della tavola ĆØ solo uno degli indizi di tale propensione.
Spazio all'autore: Trovo questa lettura molto piacevole e la consiglio senza dubbio, anche e soprattutto a coloro che, come me, non sono dei patiti del genere horror. Francamente, credo che classificare Harrow County come horror ĆØ sminuire la sua essenza. ā Andrea – World Wide Nerd