Hiroshima – Nel paese dei fiori di ciliegio – Recensione

Spesso è difficile dare voce a una tragedia

Capita che essa tolga il fiato, tolga la speranza e la lucidità di raccontare, di far vivere ciò che la gente dimentica, o meglio vuole dimenticare.

Sono trascorsi dieci anni dallo sgancio della bomba, ma cosa sono in fondo dieci anni? Sembrano tanti, ma in realtà sono niente, ci si trova in un limbo dove si pensa che la vita continui, si cerca di dimenticare, ma in ogni cosa riaffiora alla memoria il dramma.

La giovane Minami Hirano è una sopravvissuta all’atomica che nel 1955 vive a Hiroshima con la madre Fujimi, dopo aver perso il padre e due sorelle a causa del bombardamento, mentre il fratello Asahi viene evacuato altrove; sono trascorsi dieci anni dall’esplosione della bomba che ha quasi completamente distrutto la città di Hiroshima insieme alle vite di centinaia di migliaia di persone. I sopravvissuti cercano di portare avanti un’esistenza al limite tra una normalità che non è loro concessa, e un passato di morte che non li abbandona. I marchi del disastro, quando non fisici, sono soprattutto mentali: l’isolamento, la paura di un lento marcire, le persone che anche a distanza di anni continuano a morire, a cercare una ragione della propria sopravvivenza.
“Yūnagi” è la quiete serale, quando il vento smette di soffiare e sembra che tutto rimanga eternamente così com’è; nella storia che apre il manga, tale parola evoca lo stallo, la bolla di normalità in ciò che resta della famiglia Hirano. Il destino di Minami Hirano finirà poi per intersecarsi a quello delle vicende della nipote Nanami Ishikawa, di cui si racconta nella seconda parte del volume, in due capitoli ambientati nel 1987 e nel 2004 a Tokyo.

– Trama dell’editore

Questo è Hiroshima – Nel paese dei fiori di ciliegio, un’opera intrisa di dolore, rabbia e paura firmata da Fumiyo Kōno.

Sono passati dieci anni da allora, ma se chi ha sganciato la bomba potesse vedermi adesso, penserebbe ancora: “Evviva! Ne abbiamo fatta fuori un’altra!”…?

E’ così che Minami vive, con il continuo ricordo, con il continuo rimorso, come se non fosse più riuscita a procedere da quel giorno, anche se in fondo cerca di dare un senso alle più piccole cose che le accadono.

Il dopoguerra giapponese

L’opera affronta una pagina di storia molto dura e importante, ci troviamo nell’immediato dopoguerra in cui il popolo giapponese è costretto ad affrontare le cause e le complicazioni dovute alla resa e soprattutto allo sgancio delle tanto agoniate bombe atomiche capaci di devastare totalmente città e vite umane.

L’autrice con il suo stile e il suo tratto ci mostra la disperazione e il dolore dei più sfortunati, ovvero coloro che sono sopravvissuti, perché in fondo non esiste dolore più grande di vedere qualcuno scomparire in un attimo e dover affrontare la perdita. Quando la mente è corrotta, nulla ha più senso.

Hibakusha

Un altro argomento ricorrente nell’opera è l’hibakusha, ovvero il racconto dei sopravvissuti all’atomica. L’autrice affronta in maniera delicata un argomento tanto ostico quanto necessario.

L’Hibakusha sono tutti coloro che hanno riportato nell’immediato o negli anni le cause di quella maledetta bomba. Nel racconto vediamo persone sfigurate e altre che hanno sviluppato forme tumorali negli anni a causa dell’esposizione alle radiazioni.

Ma cosa vuol dire in realtà scampare alla bomba? Per molte giovani donne ha voluto dire passare la vita a nascondersi a causa del volto sfigurato dai cheloidi, sprecando la giovinezza nel buio della vergogna e della disperazione del loro ritiro. Oppure, dopo aver avuto la forza di portare a termine una gravidanza, chiedere di vedere il proprio figlio nato morto, e sentirsi rispondere “no” perché c’era in atto un provvedimento dell’ospedale che impediva alle madri di vedere i figli nati morti e deformi.

La Kōno ci racconta proprio ciò, ovvero la sconfitta più totale dell’animo: la perdita della voglia di vivere, portandoci a pensare che se quelle persone fossero morte, non avrebbero passato tutto ciò.

In fondo noi che viviamo in un’altra epoca siamo fortunati a poter scegliere di vivere…

L’edizione italiana

L’edizione curata da KappaLab è di grande formato, carta utilizzata è di buona qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano di capaci di far risaltare i disegni dell’autrice. Nota di merito alla copertina dell’albo che ci mostra una tavola acquarellata della protagonista che cammina spensierata capace di nascondere il dolore riposto nelle pagine.

A nostro parere, il prezzo dell’albo (10,00€) rispetta il valore dell’edizione proposta e valorizza a pieno un’opera incredibile.

Uno sguardo al mangaka

Fumiyo Kōno nasce ad Hiroshima nel 1968 e inizia a disegnare manga quando era alle scuole medie.

Afferma di aver iniziato a disegnare manga perché i suoi genitori non le compravano spesso i manga.

La Kōno studiò scienze all’Università di Hiroshima e si trasferì a Tokyo, diventando assistente di vari mangaka.

Tra le sue opere principali ricordiamo Nagai Michi, Sansanroku, Boorupen Kojiki e Giga Town – Manpu Zufu purtroppo ancora inedite in Italia.

Mentre tra le sue opere arrivate qui da noi troviamo: Kokko San, Hiroshima – Nel paese dei fiori di ciliegio e In questo angolo di mondo. Queste ultime due opere narrano gli avvenimenti della seconda guerra mondiale, soffermandosi sul periodo della bomba atomica che ha colpito il paese natale della mangaka e le conseguenze disastrose causate dal bombardamento stesso verso gli abitanti di Hiroshima.

Hiroshima è un viaggio nel dolore di chi non ha potuto decidere del proprio destino.

Hiroshima è la brutalità dell’essere umano.

Hiroshima è la voglia di vivere.

Hiroshima dovrebbe non farci commettere gli stessi errori, ma purtroppo il male è complesso da estirpare…

Spazio all'autore: Penso che questa sia un'opera molto difficile da recensire, è un turbinio di emozioni durante tutta la lettura che vi porteranno inevitabilmente a piangere a dirotto. Ho amato la delicatezza con cui l'autrice racconta gli avvenimenti. Ci tengo molto a consigliarvi la visione dell'anime di "In questo angolo di mondo", una perla rara e devastante. Francesco – Crea.tivedreamer

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2023-12-03T19:30:00+0000