I Simpson

Gli albori e il successo

Matt Groening, fumettista e James L. Brooks , regista e produttore quando diedero vita ai Simpson neanche immaginavo il successo che avrebbe riscosso di lì a poco la loro creatura e di come poi sarebbero stati capaci di cambiare per sempre la Televisione.

Quando riuscirono a convincere la Fox nel dare loro mezz’ora ogni domenica sera, inaudito all epoca per una Sitcom a mo’ di cartone, il successo fu immediato. 13 milioni di spettatori durante tutto l’arco della prima stagione. Tale fenomeno si allargò in ogni angolo del globo e anche qui in Italia non tardò ad arrivare. Celebre e indimenticabile il doppiatore di Homer Simpson, Tonino Accolla.

Gli anni d’oro

Tutt’altro che pensata per un pubblico di bambini la serie di Homer & co. è un prodotto che ha sempre saputo criticare la società americana e non solo, capace di introdursi nelle case di milioni di spettatori attraverso battute, satira e situazioni al limite dell’inverosimile.

Tale successo è sicuramente dovuto alla caratterizzazione e allo stile che Groening  è riuscito a dare ai suoi personaggi e a ciò che li circonda, ovvero alla NON città in cui tutto si svolge, Springfield. Senza entrare nel dettaglio di ogni singolo componente della famiglia Simpson è chiaro che il loro successo è da ricercarsi nei loro stereotipi. Il nucleo familiare rappresenta ha rappresentato per svariati il ceto medio americano, dal padre-padrone Homer alla madre casalinga Marge. Per passare dal ragazzino problematico Bart alla figlia estrosa Lisa. A quest’ultima è affidato il compito di sottolineare amaramente le assurdità di innumerevoli situazioni, che non fanno altro che evidenziare attraverso del sarcasmo crude verità sulla realtà americana.

Al netto delle 34 stagioni andate in onda nel corso degli anni le prime otto sono globalmente riconosciute come le migliori in assoluto. Capaci di regalare continue perle che rimangono attuali anche a distanza di 30 anni. Iconiche le puntate della “la paura fa novanta” ovvero, speciali a tema Halloween. Dai giochi al merchandise per poi sbarcare al cinema con un film che ebbe un grande successo al botteghino. La Simpson mania dilagava in tutto il mondo.

La sitcom americana è riuscita ad evolversi e mutare nel corso degli anni anche se complici complici scelte narrative discutibili e un decadimento generale della qualità oggi non è più quella serie in grado di incollare e fermare una nazione a cavallo della settima e ottava stagione per scoprire chi avesse ucciso il celebre personaggio della serie, il Signor Burns.

In conclusione si può certamente affermare che Simpson hanno cambiato per sempre un certo modo di fare intrattenimento, entrando nell’immaginario collettivo globale e lanciando un filone(South Park su tutti) che ha fatto da spartiacque per la televisione americana ed occidentale.