Il fuoco – Recensione

David Rubìn, ospite a Lucca Comics and Games 2023, torna in Italia, con Tunué, con il suo ultimo lavoro, Il fuoco. Una storia di distopia, futuro ed umanità, in un immenso viaggio interiore verso la fine dell’umanità.

Un immenso asteroide è in rotta di collisione con la Terra. Alexander Yorba, famoso architetto di mezza età, è incaricato di ideare e costruire con la massima urgenza una colonia lunare per assicurare la sopravvivenza dell’umanità di fronte all’inevitabile disastro. Mentre è assorbito da quest’opera, gli viene diagnosticato un tumore al cervello in fase terminale. Questa circostanza lo costringerà a rimettere in discussione le sue priorità professionali e personali con conseguenze che non aveva previsto…
– Trama dell’editore

La scintilla che divenne fuoco

La nascita dell’Universo e la nascita di una vita hanno pari importanza ed una bellezza incommensurabile. Il Big Bang ed il concepimento, due momenti così diversi, ma così simili, così distanti tra loro, ma così vicini.

David Rubìn dalla prima tavola mette in luce come l’esistenza dell’Universo e quella dell’architetto Alexander Yorba siano legate. O meglio è quel che, magari inconsciamente, Yorba crede, col suo egoismo ed egocentrismo. Assistiamo alla nascita del Cosmo ed alla nascita del bambino che diventerà uomo. Pagina dopo pagina l’infinito prende forma e quel seme di vita si fa strada nel mondo, stringendo a sé i propri sogni. Fino alla caduta…

Fino alla sconvolgente notizia che l’umanità è destinata a sparire a causa di un meteorite che colpirà la Terra tra poco più di 5 anni. Una roccia tre volte più grande di quella che estinse i dinosauri. L’umanità non si arrenderà, ma lotterà come sempre ha fatto. Una missione sarà inviata verso la meteora, mentre il più grande architetto del mondo costruirà una base lunare per far sopravvivere una parte dell’umanità.

Ma poi il mondo crollo ulteriormente quando Yorba scoprirà di avere 6 mesi di vita. Gli stessi che restano a tutta l’umanità, se la missione verso il meteorite fallirà. Arrivati a questo punto come reagirà l’uomo? Come reagireste voi?

Il fuoco

“… Sono molti uomini e nessuno, Sylvana… Il vincente che non riesce ad essere felice… L’architetto che lascia la sua opera più importante a metà… Il salvatore che invece di salvare condanna… Il padre che abbandona sua figlia… L’amante che non ha il coraggio di amare… Il morto che ancora si crede vivo…”

Un umanità che ha sconfitto il cambiamento climatico, che ha migliorato la vita raggiungendo traguardi inimmaginabili. Ma condannata dal proprio stesso ego. Il fuoco di David Rubìn è un viaggio interiore verso le cose importanti della vita, a ciò che ci lasciamo dietro, alle nostre paure, nel momento in cui la fine è vicina. Una lettura riflessiva accompagnate da delle tavole imponenti, splash page che tolgono il respiro in un susseguirsi di pagine sempre più cinematografiche in una continua evoluzione della scena.

Il fuoco è un’opera d’impatto, intensa, una storia di amore e di abbandono, di accettazione della vita, ma anche della morte.

L’autore inoltre ha voluto sbizzarrirsi con un buon numero di citazioni alla cultura pop, dissacrando tali figure, come nell’affermare la fine della speranza.

Spazio all'autore: Il fuoco è per me la prima opera di David Rubìn e ne sono stato affascinato. Sia dall'impronta matura e commovente di una storia che fa riflettere sia dall'incredibile bravura artistica dell'autore sul lato grafico. Un susseguirsi di tavole sempre più d'impatto. Davide – Riccidanerd

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von 10
2024-04-04T16:00:00+0000