Lāimportanza che ha rivestito, e che riveste tuttāora, Yoshiharu Tsuge ĆØ riconosciuta da tutti. Perfino da coloro che non si approcciano a questo tipo di letture, per certi versi troppo pesanti da digerire, sicuramente non adatte ad un largo pubblico, che magari ricerca piĆ¹ leggerezza, o qualcosa di piĆ¹ entusiasmante. Ma prima o poi, un lettore di manga, o di fumetti piĆ¹ in generale, se vuole accrescere la propria cultura sulla nona arte, e non solo, dovrebbe calarsi anche in queste pagine.
Tsuge, nato a Tokyo nel 1937, ha vissuto appieno il periodo della Guerra, in cui era ancora probabilmente troppo piccolo, e il successivo dopoguerra, che lāhanno poi condizionato nel dare vita alle proprie opere. I suoi titoli incontrano il genere onirico, i temi del viaggio, marcando sempre lāaspetto del suo Giappone, delle condizioni di vita degli abitanti, della gente comune, dando importanza al contesto in cui questi personaggi muovono i loro passi.
Le sue storie infatti si possono suddividere in tre tipologie: storie di viaggi, dato che nel corso della propria vita a toccato tutto il Giappone, per lo piĆ¹ nei piccoli villaggi, zone rurali, poco considerate; le storie surreali, oniriche, come Il libro dei sogni; le storie autobiografiche.
āSei racconti del maestro indiscusso del fumetto alternativo giapponese realizzati tra gli anni Settanta e Ottanta nello stile realistico che incantato i lettori de Lāuomo senza talento. Il giovane Yoshio ci riporta nel Giappone del dopoguerra, tratteggiando i ricordi di unāinfanzia difficile, divisa tra le sofferenze per i maltrattamenti del patrigno e la speranza per un futuro migliore. Un volume autobiografico dove assistiamo ai primi passi da mangaka del giovane Yoshiharu e alle sue prime timide avventure romantiche. Sullo sfondo le difficoltĆ delle classi meno abbienti e le tremende condizioni di lavoro nelle fabbriche a conduzioni famigliare dei bassifondi di Tokyo.ā
– Trama dellāeditore
Galvanotecnica Oba
Mentre infuria la guerra in Corea il giovane Yoshio lavora in una piccola fabbrica a condiziona famigliare, che conta due soli dipendenti, compreso il ragazzo. GiĆ dalle prime tavole Tsuge ci fa capire quanto tragiche possano essere le condizioni di vita con operai che muoiono avvelenati a causa delle sostanze qui adoperate ā un esempio ĆØ Kaneko che defecava le proprie interiora in putrefazione, e per tubercolosi. La povertĆ , la mancanza di risorse, un lavoro senza alcuna norma di sicurezza.

Ragazzo
Il giovane Yoshi ĆØ un ragazzo che sta crescendo troppo in fretta. Ancora un bambino, costretto dalla vita ad atteggiarsi come un adulto, inizieranno a piacergli le donne. Qui, la sua prima esperienza come mangaka e lāinizio della strada per la realizzazione del suo sogno.
Al mare
Il giovane Yoshi ha ormai 13 anni e la vita con la propria madre ed il patrigno inizia a pesare, mentre proseguono le su vicissitudini lavorative.

Il geco
Il quarto racconto mette ancora una volta a dura prova il lettore, rendendolo protagonista della durissima infanzia vissuta da Yoshio, attraverso elementi di violenza domestica, con una madre pronta a tutto per far sopravvivere i propri figli, non pensando alle conseguenze a causa della sua disperazione.
In affitto
Il protagonista continua la sua crescita come mangaka, ormai cresciuto si guadagna da vivere attraverso il sogno che aveva da bambino. In un Giappone uscito dalla guerra, le condizioni degli abitanti rimangono difficili. Ognuno va avanti come puĆ², sfruttando le proprie capacitĆ e gli altri.
Il giovane Yoshio
Lāultimo racconto ĆØ anche il piĆ¹ lungo ed ĆØ quello che dĆ il titolo al volume. Probabilmente il passaggio piĆ¹ importante per la maturazione artistica dellāautore. Qui, Yoshio attraversa un momento di depressione ed un blocco dello scrittore, in uno di quei periodi in cui interruppe la sua carriera artistica. Nel corso degli anni ne succederanno degli altri.

Considerazioni finali
Nonostante il volume ĆØ composto da una serie di racconti, questi risultano essere ben sviluppati. Tra lāuno e lāaltro vi sono degli ovvi salti, soffermandosi solo su alcuni momenti di vita di Yoshio. Molto spesso la fine di ogni capitolo rimane abbastanza aperto. In fondo quellāistante di vita impresso in quelle pagina non si ferma, prosegue. Sta al lettore immaginare come il tutto possa proseguire. La narrazione rimane sempre fluida, scorrevole, senza mai annoiare.
Spazio all'autore: Il giovane Yoshio potrebbe benissimo essere un ottimo punto di partenza per scoprire e leggere Yoshiharu Tsuge. Imprimendo i primi anni di vita, il volume infonde lāessenza dellāautore attraverso uno dei temi a lui piĆ¹ cari. Sicuramente consiglio di partire con un opera di questa tipologia, rispetto, per esempio, a Il libro dei sogni, che risulta essere molto particolare, nel suo surrealismo. ā Davide – Riccidanerd