Incognito – Recensione

Il dinamico duo del noir fumettistico, Ed Brubaker e Sean Phillips, già autori di “Criminal” e “Sleeper” e “Kill or Be Killed“, approda nuovamente in Italia grazie a Saldapress, rea di essersi accaparrata alcune storie dello sceneggiatore statunitense mai pubblicate prima in Italia. Tra queste storie figura il racconto di cui parleremo in questa recensione, “Incognito”, “Friday” uscito di recente e “Fatale” già annunciato tra le prossime uscite.

Proposto in un’edizione omnibus autoconclusiva, all’ottimo prezzo di €35 per 368 pagine, Incognito prende il titolo dalla prima delle due storie presentate nel volume. Mentre, la storia seguente, più sperimentale, intitolata “Cattive influenze” prosegue e approfondisce alcune vicende narrate precedentemente.

Chi è Zack Overkill?

grazie ad un ottimo storytelling La prima storia ci mostra il mondo visto dagli occhi di Zack Overkill, perso nella monotonia delle sue giornate da archivista, intrappolato nella sua vita normale. Lui, un ex super-criminale che operava al di sopra della legge, dopo aver inscenato la sua morte è stato inserito nel Programma Protezione Testimoni e solo lui sa che se non fosse per quelle maledette pillole che tengono a bada i suoi poteri, potrebbe far saltare tutto in aria e tornare alla sua precedente vita da criminale. Infatti prima della sua morte i due fratelli Overkill erano al servizio dello spietato Black Death, un criminale venuto dal futuro insieme all’origine dei superpoteri di questo universo, nella lotta tra il bene e il male, tra il Servizio Operazioni Speciali (S.O.S.) e l’Organizzazione di Black Death.

Ed è proprio su questo dualismo, che gli autori si divertono, nella seconda storia, a raccontarci la loro personalissima visione del mondo supereroistico. Infatti bene e male, qui, si mescolano, si confondono e ci viene mostrato come in realtà i due valori morali siano separati da una linea sottilissima e semipermeabile. In questa seconda parte l’universo narrativo di Incognito si espande, entriamo nel passato dei protagonisti, conosciamo le loro origini, che rendono la storia più chiara e appetibile. Con alcuni temi, figli del Pulp anni ’20-’30, Brubaker e Phillips, imbastiscono una trama che ricorda molto le storie in cui si trovano maggiormente a loro agio. Allora torna in auge il mito di Lazarus, l’uomo ritornato, molto in voga negli anni ’30: questo supereroe aveva la particolare caratteristica di tornare in vita ogni qualvolta veniva ucciso al termine di una storia di cui era protagonista.

Incognito Omnibus: Un Ed Brubaker probabilmente nel momento più produttivo della sua carriera e un Sean Phillips assolutamente in stato di grazia. Terminata la lettura volevo solo averne di più, perché questo universo ha del potenziale e funziona alla grande, la lettura è scorrevolissima e le tavole sono appropriate al tipo di narrazione. Come non fare i complimenti a Saldapress, innanzitutto per questa bellissima storia pubblicata, ancora inedita in Italia, poi per l'edizione impeccabile in cui è stata proposta e il ricco apparato redazionale presentato. Dategli una possibilità non ve ne pentirete. Andrea – World Wide Nerd

7.5
von 10
2023-04-21T16:00:00+0000