Un incredibile team per un fumetto che si è rivelato essere una più che grande sorpresa, per storia e tematiche trattate. Geoff Johns pubblica per la sua etichetta, la Ghost Machine, Junkyard Joe. Questo personaggio esordì in Geiger ed è invece qui uno dei personaggi principali. Come in Geiger, anche in Junkyard Joe ad affiancare Geoff Johns vi è Gary Frank.
“Il mondo conosce Joe grazie alla striscia a fumetti realizzata da Muddy Davis, ormai in pensione, ma la verità su di lui risale alla guerra del Vietnam. Gli orrori dei combattimenti tormentano ancora Muddy, così come le visioni di uno strano soldato robot che sembra avergli salvato la vita. Questi fumosi sogni finiscono col diventare realtà quando Joe appare misteriosamente sulla soglia di casa di Muddy, mettendolo in guardia su una nuova, imminente guerra. Due grandi nomi del fumetto americano, Geoff Johns (Green Lantern) e Gary Frank (Batman: Earth One), danno vita a uno dei titoli d’azione più appassionanti degli ultimi anni.”
Trama dell’editore
L’orrore della guerra attraverso gli occhi di un robot
1972. La storia esordisce calando il lettore in una delle guerre più vergognose mai combattute. La guerra del Vietnam. Un plotone di soldati, voglioso solo di ritornare a casa, realizza che la nuova recluta a loro affibbiata non è altro che un robot. Un robot che gli ha salvato la vita lungo il percorso. Silenzioso e diligente, questo, soprannominato Joe, sembra diventare sempre più umano. Ma un’imboscata stermina i soldati e Joe riesce a salvare solo Muddy Davis.
Passano gli anni, la guerra è finita, Muddy crede che tutto ciò fosse stato nella sua testa, per superare l’evento traumatico vissuto. Probabilmente per questo ha dato vita al suo personaggio a fumetti, Junkyard Joe. Ma un giorno, 50 anni dopo, se lo ritroverà davanti alla porta. Ma non è solo, c’è qualcuno a dargli la caccia.
Il volume fin da subito fa sul serio, imprimendo nelle pagine, attraverso la splendida arte di Gary Frank, la pesantezza e l’orrore della guerra, capace di trasformare gli uomini in essere fragili, che vogliono solo tornare a casa… e a piangere. Perché nessun essere vivente può sopportare tale orrore. Nemmeno lo stesso Joe, che nell’arco della serie dimostra quanto la guerra abbia traumatizzato anche lo stesso robot.
Geoff Johns sfrutta la sua storia, ed il fumetto dentro il fumetto, quello pubblicato dal personaggio Muddy Davis, per una critica alla guerra ed a ciò che viene chiesto ai soldati.
Junkyard Joe è un volume intenso, duro, capace di commuovere attraverso gli occhi impassibili e di metallo di un robot.
Spazio all'autore: Junkyard Joe è un volume per l'appunto intenso che tratta un tema fondamentale attraverso una storia che non ci va per nulla leggera. La violenza è presente e le uccisioni reali e macabre. Dopo questa lettura voglio recuperare Geiger, in cui il robot esordisce, anche se ambientata nel 2030. – Davide – Riccidanerd