Accettarsi.
Conoscere se stessi.
Accettare di conoscere se stessi.
La mancanza di stima verso il nostro essere ci porta inevitabilmente a non volerci del bene, a trascurare noi stessi, a metterci in disparte.
In quei momenti tutti ci sembrano migliori di noi stessi.
Quasi nessuno riesce ad aprire un varco nel muro che alziamo.
Chi riesce ad intersecarsi riuscirà lentamente e inevitabilmente a scioglierci l’animo fino a farci scomparire.
Questo è Kaiju Girl Caramelise, una strana unione di generi targato Spica Aoki, di cui oggi analizzeremo il primo volume gentilmente concesso dagli amici di Star Comics.
Kuroe soffre di una condizione particolare: alcune parti del suo corpo, in risposta a forti sbalzi emotivi, si trasformano rendendola una specie di kaiju, una creatura mostruosa della fantascienza giapponese!
Disprezzata dalle altre ragazze, ha sempre cercato di vivere nella massima riservatezza, avendo a che fare con gli altri il meno possibile. Un giorno, però, si accorge di aver attirato l’attenzione di Arata Minami, uno degli studenti più popolari della scuola.
Da quel momento inizia la sua trasformazione in un enorme kaiju…
Si alza il sipario su una commedia romantica che è un mix di amori adolescenziali e distruzione totale!
– Trama dell’editore
L’opera si presenta da subito con un incipit molto particolare e interessante che potrebbe tranquillamente incappare nei classici stereotipi ma non lo fa.

La trama e lo stile dell’opera
La trama è lineare e in questo primo volume riesce a seguire bene tutta la storia raccontata tenendo incollato il lettore continuamente. L’unica nota negativa è l’avanzamento repentino verso la fine del volumetto in cui sembra voler accelerare, inutilmente, l’avanzare della storia d’amore tra i due protagonisti.
I disegni dell’autrice sono dettagliati e ben curati che riprendono il classico stile degli shoujo contemporanei, nonostante l’opera sia un seinen. I visi sono ben marcati e delineati e lasciano trasparire a pieno tutte le emozioni che i protagonisti vivono nel corso del racconto.
Una morale ben definita
Il fulcro dell’opera è inevitabilmente l’accettazione di sé stessi. La nostra protagonista si sente inadatta al mondo in cui si trova, perché diversa dai suoi coetanei. Inoltre è continuamente bullizzata e derisa dalle sue compagne a causa del suo modo di mostrarsi molto chiuso e cupo che non lascia minimamente trasparire la sua vera essenza.
Minami invece sembra all’apparenza molto sicuro di sé e piace praticamente a tutti, ma nel corso del volume troviamo un’evoluzione del suo carattere come una sorta di discesa dal piedistallo che gli altri hanno sorretto.
Nel complesso l’opera sembra virare verso uno scopo e una morale ben precisa che in questo primo volume riesce a tenere il lettore totalmente incollato al volumetto. Il potenziale mostrato è davvero molto alto nonostante il rischio di cadere in cliché banali sia dietro l’angolo.
Il poco utilizzo dell’azione
Altro grande punto a favore dell’opera è indubbiamente il poco utilizzo di tavole e scene d’azione che sono ridotte totalmente al minimo mostrando la chiara direzione che l’autrice vuole intraprendere, ovvero mettere assieme un manga che a prima vista può sembrare totalmente destinato ad un pubblico maschile ma che in realtà affronta tematiche principalmente legate al pubblico femminile con una storia quasi del tutto originale.

L’edizione italiana
L’edizione curata da Star Comics è di classico formato tankōbon, carta utilizzata è di primissima qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano di capaci di far risaltare i disegni degli autori.
Nota di merito alle stupende pagine a colori presenti in carta patinata all’interno del volume.
Teniamo nuovamente a ringraziare Star Comics per averci fornito questo primo volume, permettendoci di recensirlo.
A nostro parere, il prezzo dell’albo (6,50€) rispetta il valore dell’edizione proposta valorizzandola.
Uno sguardo alla mangaka
Spica Aoki nasce in Giappone in una località non specificata. Si hanno pochissime informazioni in merito alla sua biografia in quanto da sempre molto riservata.
Dalle sue opere si evince il suo amore per le opere fantasy con una continua rivoluzione personale del genere. Il suo stile di disegno è caratterizzato da visi arrotondati e atmosfere sempre molto romantiche che ricordano molto il classico stile shoujo moderno.
Tra le opere inedite dell’autrice troviamo Bara Kangoku no Kemono-tachi e Devi Rock, quest’ultimo scritto sotto lo pseudonimo di Ringo Naki.
Mentre tra le opere edite troviamo Kaiju Girl Caramelise.

Spazio all'autore: L'opera sa intrattenere e rispetta i canoni che si prefissa. L'unica grande incertezza è il grosso rischio di cadere nel banale e incappare nei classici cliché presenti in alcune opere a sfondo romantico. Nonostante ciò, l'opera sembra avere davvero tanto potenziale che mi spinge inevitabilmente a procedere nella lettura! Restiamo fiduciosi! – Francesco – Crea.tivedreamer