Kung Fu Panda 4: Recensione

Film del 2024 per la regia di Mike Mitchell Kung Fu Panda giunge al quarto capitolo dopo una pausa di più di otto anni dagli schermi cinematografici. Sarà riuscito Po a tornare ai fasti del secondo e amato capitolo? Lo scopriremo in questa recensione

Il ritorno del guerriero dragone

Po ormai noto e famosissimo guerriero dragone della Valle vedrà il suo stile di vita completamente cambiare quando il suo maestro, Shifu gli dirà che dovrà scegliere un nuovo guerriero dragone e che l’amatissimo e famosissimo Panda va il compito di diventare quindi mentore. L’incipit di trama è quello dei più classici film d’animazione in cui sai già già cosa aspettarti e questo sarà il vero tallone d’achille della pellicola.

 Per tutti i 90 minuti di durata della pellicola evidente come si senta il peso della banalità nello scorrere della storia che rimane veramente fortemente prevedibile senza alcun guizzo particolare. I pregi derivano maggiormente dall’animazione e dallo stile grafico migliorato rispetto al precedente capitolo anche per gli otto anni dall’ultimo film. Nota di merito anche il fatto di essersi concentrati su nuovi fossero i classici villaggi ma una vera e propria città, metropoli. Anch’essa pero è approfondita solo superficialmente. 

Fortunatamente gag e scene d’azione sono tutte ben riuscite strappando più di una volta un semplice sorriso o una bella risata. Il carisma e la leggerezza di Po rimangono saldi anche a distanza di anni e la mancanza dei 5 cicloni non è cosi pesante come si pensava. Una scelta per dare spazio al personaggio di Zhen. Una volpe co-protagonista che però anch’essa è vittima della banalizzazione in sede di scrittura della sceneggiatura.

E qui forse abbiamo una delle più grandi delusioni di Kung Fu Panda 4 ovvero il cattivo del film, la camalonte. Che altro che non è un revival degli storici villain della saga che con uno scopo blando e privo di reale pathos si spegne nel corso dei 94 minuti di film

Al confine tra il banale e la superficialità

Kung Fu Panda 4 vede il rilancio di Po ma dimostra anche come ormai forse le idee siano mancanti o almeno non vengono scritte con particolare brillantezza, cosa che aveva contraddistinto i primi capitoli. Per tutta la durata è sempre prevedibile ogni scelta, ogni momento è scandito dalla banalità e dalla superficialità con cui si caratterizzano personaggi, ambientazioni e dialoghi.

In conclusione Kung Fu Panda 4 sarà sicuramente un buon successo ma rimane la delusione di come questo quarto capitolo abbia realmente poco osato, puntando più sul fan service con i villain storici ma alla fine rimane poco se non la delusione di quello che poteva essere e non è stato.

Spazio all'autore: Pur sapendo che non sarebbe stato in grado di raggiungere le vette dei primi due film speravo che quantomeno questo quarto capitolo potesse divertirmi. Tutto sommato i 90 minuti sono stati anche gradevoli ma non posso ritenermi soddisfatto dalla caratterizzazione dei personaggi e dalla enorme banalizzazione della trama e dei personaggi. Ogni scelta, ogni direzione va esattamente nel modo in cui credi senza mai un guizzo e senza mai realmente interessarti dei nuovi personaggi introdotti perchè semplicemente sono scritti male. Simone – Leviatano

6
von 10
2024-03-21T17:00:00+0000