Film del 2023 per la regia di Micheal Keaton uscito nelle sale italiane il Luglio 2024, e vede un secondo debutto con la macchina da presa e anche come assoluto protagonista della pellicola.
Un noir riuscito
Il protagonista, John Knox è un sicario professionista che scopre di avere la demenza in uno stato molto avanzato e decide cosi di andare in pensione cercando di chiudere quelli che sono i suoi ultimi affari. Ma tale scelta dev’essere rimandata quando il figlio, Miles (James Marsden), chiede il suo aiuto per risolvere un omicidio da lui compiuto. Ad essere presente in questa storia è anche sua figlia minorenne, la nipote di John che mai aveva visto se non in foto. E sullo sfondo la polizia che cerca di prendere le redini del caso e di un altro omicidio collegato al nostro protagonista.
Il film attraversa due fasi, quella thriller per poi agganciarsi sapientemente al Noir. Un film del cinema di genere, che schiude in un interessante dramma esistenziale che oscilla tra il desiderio di far pace con le proprie angosce e sanare (e salvare) il rapporto con un figlio dal passato complicato. In più, Keaton tratteggia con convinzione i volteggi finali di un uomo che sa che sta andando incontro all’oblio, alla perdita totale dei ricordi, un percorso che vuole compiere da solo, senza poter contare su tenerezza e calore familiare nonostante questo poi venga ricercato sul finale del film.
All’interno del film è presente un altro attore di spicco che veste il ruolo dell’amico Xavier Crane (Al Pacino), intenzionato ad aiutarlo in questa fase finale di Knox e depistando le indagini della detective Emily Ikari (Suzy Nakamura).
Seppur il secondo film alla regia di Keaton è uno dei più classici thriller-noir il modo in cui mette in scena un discorso come la demenza e i passaggi finali di questa è semplicemente delicato e incomiabile, un film che non rimarrà nella storia e che probabilmente svanirà via molto velocemente ma che centra l’obbiettivo di raccontare una storia semplice ma intricata.
Spazio all'autore: La memoria dell'assassino non è il film che mi sarei aspettato di vedere dopo i primissimi trailer. Seppur l'azione sia praticamente ridotta all'osso e l'incedere a volte un pò claudicante ho apprezzato questo thriller anche ad un ulteriore prova di uno degli attori migliori degli ultimi 30 anni, Micheal Keaton. Che mi ha trasmesso a pieno il peso di questa malattia senza mai realmente puntare sulla tragicità per rendere lo spettatore forzatamente ed inutilmente triste. – Simone – Leviatano