Lanterna Verde Willworld – Recensione

All’inizio degli anni 2000 finalmente J.M. DeMatteis (L’ultima caccia di Kraven, Justice League International) ottenne la possibilità di scrivere una storia di Lanterna verde (il suo supereroe preferito), che non ha bisogno di presentazioni, affiancato dall’allora emergente Seth Fisher. Il compianto Fisher puntó i riflettori su di sé proprio con questa miniserie in 4 parti, grazie ad un’immaginazione straordinaria, un tratto inconfondibile e una capacità fuori dal comune di impregnare le tavole di figure grottesche e di oggetti apparentemente inutili (avevate notato il ferro da stiro in alto nell’illustrazione di copertina?).

Allora chi meglio di questi due poteva raccontare una storia sulla combinazione della forza di volontà e dell’immaginazione necessarie all’anello per poter funzionare? 

The Land of Odd

La storia è ambientata in un mondo molto diverso dalla Terra dove tutto sembra normale, ma alquanto ‘strano’. Qui Hal Jordan, con indosso solo la sua maschera caratteristica, senza memoria e vestito da cowboy, vaga nei pressi della città Senza Dove, su di un animale che lascia poco spazio alla realtà. Cerca di individuare il motivo per la quale non ricordi nulla e si trovi in questo posto.

Dopo aver fatto la conoscenza di uno strano tipo, riesce a farsi dare un passaggio per la città più vicina, la Terra di Strano, dove le stranezze che sussistono sono nel nome del luogo e sono solo visibili agli occhi della lanterna. Questo perché in qualche modo Hal riesce a squarciare il velo che gli permette di vedere oltre la sua individualità e quindi, vedere attraverso il sogno e la realtà, ma in tutta la città è l’unico e ovviamente questo lo rende ‘strano’ agli occhi di tutti.

Perché leggerlo?

Troverete ad accompagnarvi in questo viaggio, creature bizzarre, mostri usciti da un racconto fantasy e un capoluogo in cui gli abitanti sono di nome e di fatto dei capi (teste) che si muovono. Il principale protagonista è il misterioso anello del potere (vera e proprio strumentalizzazione della volontà) indossato da Hal, che dovrà imparare a sfruttarlo a suo vantaggio in tutte le situazioni e mettersi alla prova per dimostrare veramente di essere un eroe.

Il merito principale da attribuire agli autori è quello di aver creato un mondo totalmente bizzarro, grottesco, immaginario e surrealista e averlo proposto in una forma tanto dettagliata, da averlo reso estremamente credibile e quasi tangibile. Il lettore viene catapultato, da una pagina all’altra e in alcuni casi da una vignetta all’altra, in nuovi scenari, quasi filosofici, completamente diversi e totalmente sconnessi tra loro, proprio come accade quando sogniamo e in questo caso Hal è il sognatore e noi abbiamo la fortuna di essere partecipi del suo sogno.

Sicuramente una lettura che ha poco a che vedere con le altre del suo genere, che necessita di più di una lettura per essere apprezzata e compresa nella sua interezza. Quindi prendetevi un attimo di pausa dalla normalità e lasciatevi trasportare, immergetevi in questa storia lasciando spazio alla vostra fantasia. Ricordatevi di lasciare da parte la logica perché per apprezzare al meglio tutti gli scenari che vi si apriranno davanti agli occhi dovrete fare affidamento solo alla vostra fervida immaginazione e alla parte più irrazionale di voi.

La verità è che in realtà non esiste alcuna… fine

Voto: 9

Spazio all’autore

Durante questa lettura non solo mi è sembrato di aver fatto uso del mayavale (sostanza presente nel racconto paragonabile ad una droga nel nostro mondo), che mi ha catapultato in questo strano mondo, ma sono stato proprio catturato dalle pagine, intrise dagli aspetti principali e caratteristici del personaggio di Lanterna Verde. Per quanto gli autori riescano a rendere alcune cose assurde plausibili, ho riscontrato notevoli difficoltà a parlarne in questo articolo. Non nascondo che ho, infatti, dovuto spesso scartabellare le pagine del volume per rileggere alcuni passaggi al fine di trovare le parole per esprimere quanto era presente nella mia testa nel momento della lettura. Queste considerazioni e caratteristiche non fanno altro che convincermi assolutamente di quanto ciò che ho appena letto sia un capolavoro e io non posso che invitarvi ad unirvi a questa realtà consensuale creata da DeMatteis e Fisher.