Sylvie è tornata! Dopo una brevissima apparizione nella scena post credit del primo episodio, la variante femminile di Loki fa nuovamente la sua comparsa. A lungo cercata, l’incontro tra i due è teso e carico di imbarazzo. Nell’aria tante cose non dette, fraintendimenti e divergenze di opinioni. Un incontro molto atteso, frutto di numerose ricerche e tattiche di interrogatorio poco ortodosse.
A caccia del cacciatore
La frattura tra le forze della TVA è ormai realtà. C’è chi è convinto che le ramificazioni della Sacra Linea Temporale vadano estirpate così come è sempre stato fatto in passato; altri invece non vogliono togliere a milioni di vite innocenti il diritto di vivere la propria vita senza essere costrette a seguire un copione prestabilito. Tutti sono però concordi su un particolare: la responsabile di questa nuova e singolare situazione deve essere trovata, sia che il suo destino sia la prigione o la salvezza. Nonostante i migliori elementi partecipino a questa missione, anche qui le defezioni sembrano interessare anche i più irriducibili. X5 abbandona il suo incarico per diventare un famoso attore nel 1977. Trattandosi dell’unica pista concreta per trovare Sylvie, Mobius e Loki si mettono sulle sue tracce per catturarlo e interrogarlo a riguardo.
Nell’arco dell’intero episodio capiamo quanto la situazione sia grave per il Dio dell’inganno: Loki appare molto più serio e meno spensierato rispetto ai primi tempi della sua collaborazione con la TVA. E’ impaziente di raggiungere il suo scopo, il che lo porta a non andare tanto per il sottile nel trattare con X5, minacciandolo e spaventandolo, dando prova di astuzia e grandi abilità magiche. Benché sembri essere il più incline a cedere alle provocazioni, non si lascia più condizionare dal suo passato, riuscendo a riconoscere cosa gli provocava nervosismo e irritazione, dominando il suo istinto senza perdere la testa e sfruttando le sue capacità a proprio vantaggio. Una crescita personale davvero significativa, frutto di tutte le sue passate esperienze e dell’aiuto di Mobius. Ora sembra proprio essere lui ad aver bisogno di qualcuno che lo capisca.
Ruoli invertiti
Dicono che se fai del bene questo poi ritorna indietro e che l’aiuto che si da agli altri porta sempre a qualcosa di buono anche se non siamo subito capaci di vederlo. Da che sembrava solamente una causa persa, Loki è riuscito a risollevarsi e a cambiare il corso della propria storia, diventando qualcuno non più soltanto capace di infliggere dolore e sofferenza, ma anche di offrire conforto e comprensione a un amico in difficoltà. Confuso e arrabbiato per ciò che sarebbe potuta essere la sua vita, Mobius perde la testa. La calma e l’atteggiamento un po’ strafottente e rilassato, si dissolvono nel momento in cui un nervo scoperto viene toccato. L’impulsività e la rabbia prevalgono senza controllo.
Per tutta la sua lunga esistenza, la TVA è stata il suo punto fermo. Un luogo di appartenenza, dove svolgere il proprio lavoro e andare avanti per secoli. Un luogo che ora non è altro che una gigantesca bugia, una farsa creata ad arte per intrappolare chi secondo un solo uomo non aveva diritto di esistere nel giusto corso del tempo. E benché desideri ardentemente conoscere le possibilità a lui negate, ha paura e non vuole sapere nulla. Riuscirebbe ad accettare l’esistenza di una realtà bellissima, ma nella quale non potrebbe vivere comunque?
Non poter ottenere ciò che si desidera e la frustrazione che ne derivano sono emozioni ben note a Loki; si può dire che abbiano caratterizzato metà delle sue azioni durante la sua vita. L’aiuto che ora è in grado di fornire spontaneamente a Mobius è frutto di anni di scelte sbagliate, necessarie però per comprendere quale sia la giusta direzione da seguire. La prova che anche una vita di sbagli può sempre essere redenta se lo si desidera davvero.