Love and Curse – Recensione

È dura convivere con i propri demoni.

È difficile andare avanti quando hai quella voce che ti sussurra di farla finita.

È complicato vivere senza avere uno scopo.

È devastante sentirsi inutili e privati di ogni dignità. 

È spregevole essere egoisti e credere che nulla sia importante nella vita.

È deprimente rendersi conto di come la vita spesso ti volta le spalle.

È triste sentirsi soli, non voluti, non apprezzati.

È conveniente vedere solo il nero o il bianco della vita.

È facile disprezzare e giudicare il prossimo senza nemmeno conoscere la sua storia.

È ridicolo pensare che chi sta male sta solo giocando a fare la vittima.

È stupido credere che la depressione sia solo uno stato emotivo momentaneo.

Si ha spesso la convinzione e la percezione che nessuno possa stare peggio di noi. Spesso nemmeno ci importa di ciò che ci accade intorno, esistiamo noi e basta, il resto è superfluo, il resto è vittimismo.

Purtroppo si pensa ancora che la depressione non sia una malattia, viene presa sottogamba e il termine viene utilizzato per spiegare un qualsiasi stato emotivo che non sia paragonabile alla felicità. 

Non è così, non deve essere così. 

Chi soffre di depressione si trova in un vortice negativo e oscuro, un loop mentale che ti porta ad essere pessimista su tutto. 

Il nero attira nero, è inevitabile.

È complicato riuscire a vedere la vita nelle sue sfaccettature di grigio perché tutto sembra rivoltarsi contro e anche il minimo ostacolo diventa un muro invalicabile.

Tutto diventa dolore, tutto diventa follia.

Vuoi solo scappare, chiuderti al buio e non sentire nulla e nessuno. Tutti sono nemici, nessuno può capirti, nessuno può comprendere ciò che hai dentro.

Quando i demoni ti corrodono l’animo, nessuno può aiutarti, solo tu puoi distruggerli.

Ma non tutti riescono, non tutti sopravvivono alla battaglia.

Non tutti riescono a vivere…

Questo è Love and Curse, un racconto devastante e di impatto scritto e disegnato da Fumiko Fumi ed edito da Musubi Edizioni.

Nel cuore di una piccola realtà rurale, Aiko vive un’infanzia difficile, tra abusi sessuali da parte del padre, membri della famiglia coinvolti in una setta religiosa e il dover crescere nel clima di angoscia e apocalisse del Giappone di fine anni novanta, tormentato da eventi come il terremoto di Kobe, i delitti di Sakakibara Seito ed il culto religioso complice della strage nella metro di Tokyo.

-Trama dell’editore

Una vita travagliata

L’opera narra la vita di Aiko, la nostra protagonista, e si divide sommariamente in tre grandi parti. Nel primo volume assistiamo all’infanzia della nostra protagonista, ai primi abusi e ai primi traumi che inevitabilmente segneranno la sua vita.

Nel secondo volume ci viene mostrata l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta di Aiko. In questa fase troviamo la sua versione peggiore in cui vediamo il culmine del suo malessere dove nulla ha più senso, l’oblio diventa invalicabile.

Nell’ultimo volume troviamo un Aiko ormai adulta ma che in cuor suo continua a lottare insistentemente con sé stessa e con i suoi fantasmi nella speranza di una vita migliore.

In tutti i volumi troviamo un’enorme costante, ovvero la lotta con la propria mente. Aiko nonostante il dolore e le sfortune che la vita gli ha riservato, non si perderà mai d’animo e farà sempre di tutto pur di sopravvivere, pur di non lasciarsi andare a quel dolore che a tratti porta a crogiolarsi su sé stessi. Aiko scoprirà sulla sua pelle come la vita sia dura e complicata e di come l’essere umano sia così dannatamente spregevole e infimo, ma capirà anche il valore della forza di volontà, capace di farci sopravvivere a tutto e tutti.

I temi trattati

Gli argomenti trattati durante il racconto sono molteplici e risultano essere tutti molto spinti e crudi. Passiamo dagli abusi su un figlio fino alla prostituzione con un contorno fatto di violenza di ogni genere, autolesionismo, depravazione, pedofilia e soprattutto depressione.

Quest’ultimo è un argomento molto caro all’autrice che utilizza il racconto stesso per sensibilizzare una malattia che spesso viene derisa e denigrata non dandogli la giusta importanza e il giusto peso.

La psiche della protagonista

L’opera gira tanto attorno alla psicologia e alla psiche della nostra protagonista, l’autrice ci porta totalmente nella mente di Aiko e ci fa vivere il racconto con i suoi occhi. Ciò è evidente soprattutto nell’impostazione delle tavole e nello stile di disegno utilizzato che parte da tratti leggeri, dolci e innocenti a graffi e bozze con tanto uso di nero nei momenti più bui e difficili del racconto. 

Questa tecnica non passa in sordina e rende il racconto quasi unico nel suo genere.

Lo stile dell’opera 

Lo stile di narrazione è pazzesco ed è capace di trattenere il lettore all’interno del racconto. È difficile non sentirsi anche solo per un attimo come si sente Aiko.

Lo stile di disegno si sposa alla perfezione con lo stile di narrazione e creano un connubio perfetto per un’opera devastante e fenomenale.

L’edizione italiana

L’edizione proposta da Musubi Edizioni è di classico formato tankōbon, carta utilizzata è di primissima qualità che permette di godersi appieno le tavole che risultano capaci di far risaltare i disegni dell’autore.

Nota di merito alla morbidezza dei volumetti che risultano estremamente maneggevoli e piacevoli al tatto oltre all’intervista tra l’autrice e Inio Asano presente nel primo volume. 

A nostro parere, il prezzo di ogni albo (7,90€) rispetta il valore dell’edizione proposta ed è in linea con gli altri prodotti presenti sul mercato.

Uno sguardo all’autrice

Fumiko Fumi nasce a Nara nel 1982, il suo primo lavoro, Onna no Ana (“Buco di donna”) per Tokuma Shoten, una raccolta di storie interconnesse per la centralità di una bizzarra figura femminile, viene accolto favorevolmente e nel 2014 viene subito adattato in un film.

Dopo l’esordio, un ulteriore, se non maggiore, successo viene ottenuto con la pubblicazione di “Bokura no hentai”, che tratta di temi delicati già nel 2012, tra cui il crossdressing, la transessualità e l’identità di genere in età adolescenziale.

Con qtµt l’autrice Fumiko Fumi inizia ad esplorare temi più cupi, come la violenza sessuale, che culminano con la trilogia in tre volumi di LOVE AND CURSE, in cui l’autrice narra una storia autobiografica di traumi e resilienza, ricerca di redenzione e salvezza.

Dopodiché, l’autrice si dedica a temi più “sentimentali” con i suoi ultimi lavori, specialmente con “Futsuu no Onna no Ko ni Modoritai” (voglio tornare ad essere una ragazza normale), ancora in corso, in cui narra situazioni paradossali e intrecci amorosi “impossibili” o quasi.

-Biografia tratta dal sito dell’editore Musubi Edizioni

Sono passati 20 anni da allora e adesso sembra una storia divertente.
Tuttavia nel mio cuore qualcosa è rimasto immutato, una rabbia bruciante. 
Una tristezza inconsolabile.

Love and Curse – Fumiko Fumi

Spazio all'autore: Nel complesso ho amato l'opera, ho amato la sua crudeltà, il suo estremo realismo e mi sono sentito tanto vicino ad Aiko. La lotta alla depressione non è facile e non lo sarà mai, non prendetela sotto gamba! E se vi accorgete di qualche comportamento strano, di chiusura o di tristezza "vuota", cercate di star vicino a quella persona, datele un aiuto concreto, che forse potrete addirittura salvargli la vita! Francesco – Crea.tivedreamer

9.5
von 10
2025-02-16T19:30:00+0000