Questa 30° edizioni di Lucca Comics è stata in assoluto tra le più folli e chiacchierate di sempre. Un cast di ospiti mai visto, polemiche prima ancora che iniziasse la fiera (vedi Zerolcalare), maltempo a non finire e follie durante le code notturne per accaparrarsi i ticket per le sessioni di firme e sketch.
Il maltempo ha caratterizzato in maniera prepotente questa edizione lucchese e nessuno, almeno per il momento, è in grado di manipolare il meteo. Impossibile sapere con certezza come si presenterà il meteo. Le previsioni quest’anno davano pioggia ed effettivamente così è stato (e non poco). Quando, come nelle giornate di sabato e domenica, le previsione ci avevano regalato un briciolo di speranza questa è stata letteralmente affogata da una cascata d’acqua a non finire.
Perché quindi ne parliamo come di un lato negativo? Perché negli ultimi 10 anni di fiera, stando in un range temporale abbastanza corto, le edizioni baciate dal sole sono state pochissime. Lucca Crea, o chi per essi, può imparare a manipolare il meteo? Ovviamente no. L’unico intervento possibile e che, a gran voce, utenti e noi creator stiamo chiedendo da molto tempo, è quello di spostare la fiera in un periodo differente. Basterebbe anche soltanto anticiparla di qualche settimana o a settembre, questo non perché ci sia la sicurezza al 100% che non piova ma quanto meno, negli ultimi anni, si riesce a girare ancora in T-Shirt e godersi il bel tempo.
Pazzia? Questa è LUCCA! – Cit Leonida
Tanti nomi e… le prenotazioni!
Ma passiamo ai lati più che positivi: eventi ed ospiti. Mai come quest’anno abbiamo avuto un cast di ospiti, soprattutto lato fumettistico, di altissimo livello per ogni sfumatura di questo media. Artisti giapponesi di altissima importanza, alcuni dei più importanti autori del mondo comics, ma anche moltissimi autori europei e, ovviamente, italiani.
Plus di questa edizione è stata la possibilità di prenotare gli incontri per i firma copie direttamente su Eventbrite. Sicuramente serviva un pizzico di fortuna perché i posti erano limitati e l’afflusso di fan era immenso, ma per lo meno non si sono andate a creare quelle inutili code per i firma copie. Gli anni passati, soprattutto per i big, bisogna mettersi in coda per ore e ore (soprattutto sotto il diluvio) e sperare di riuscire ad incontrare il proprio autore preferito. La prenotazione di questi incontri ha dato la possibilità, a chi riusciva ad ottenere il ticket, di organizzare la propria giornata al meglio. Ci si presentava allo stand alla propria fascia oraria e nel giro di 40/50 minuti la propria sessione di firma copie era conclusa con foto, firma/sketch e stretta di mano.
A questo punto dobbiamo però indicare due lati negativi che riguardano questo argomento: la gestione della prenotazione degli eventi e alcune scelte degli editori. Nel primo caso, ci si poteva tranquillamente prenotare su Eventbrite, ma la comunicazione degli orari di apertura delle prenotazioni è avvenuta in maniera totalmente casuale. Entravi su Instagram e come per magia la pagina di Lucca annunciava “Aperte ora le prenotazioni per l’evento XXX“. Questo ha portato il panico ed il delirio sui social, tra fiumi di polemiche e corse al ticket. Bastava dare le comunicazioni per tempo, come fatto per gli autori, e i fan avrebbero potuto organizzarsi senza problemi. Un vero peccato vista la qualità altissima degli eventi messi in scena da Lucca Comics. Quando parliamo di altissimo livello è forse riduttivo.
Due eventi su tutti hanno rubato la scena a qualsiasi altra iniziativa lucchese mai vista: lo spettacolo di Urasawa e l’incontro con Igort, Jim Lee, Naoki Urasawa stesso. Due eventi di portata epocale, due eventi emozionanti e unici nel loro genere. Hanno spaziato all’interno dell’universo fumettistico, affrontato il tema della fantasia, della musica e del cinema. Sentir parlare questi autori, sentire i loro racconti personali e vederli all’opera è un qualcosa che è impossibile da descrivere.
Poche righe più su abbiamo accennato ad alcuni aspetti negativi legati alle modalità di firma copie proposte dagli editori. Tralasciando la scelta l’aspetto della “pesca fortunata“, che non condividiamo, evitava per lo meno resse e psicosi collettiva. Perché parliamo di psicosi e resse? Per il semplice fatto che per i principali autori giapponesi presenti in fiera bisognava ritirare un ticket per partecipare alla sessione di sketch con l’autore. Fin qua, nulla da dire. I posti erano ovviamente e giustamente limitati, ma questo ha creato code assurde a partire dalle 19 (se andava bene) del giorno prima per accaparrarsi i biglietti. Le code erano autogestite, la gente ha iniziato a litigare, spingersi ed arrivare quasi alle mani tanto che gli editori sono dovuti intervenire prima via social, con alcune stories, poi di persona per placare gli animi. Non era meglio utilizzare anche in questo caso Eventbrite ed evitare tutto questo?
Dal nostro punto di vista l’unico aspetto migliorabile di Eventbrite è la gestione del rilascio orari dei vari appuntamenti. Converrebbe rilasciare i vari orari degli autori un po’ alla volta anziché rilasciare, ad esempio, tutti gli orari di Garth Ennis nello stesso momento.
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Esperienza personale
Mi sento in dovere di raccontarvi anche la mia esperienza diretta in fiera e non solo gli aspetti generali che, noi tutti dello staff di WWN, condividiamo e abbiamo vissuto. Vi voglio raccontare la mia esperienza perché dopo anni e anni da semplice visitatore ho potuto vivere questa edizione di Lucca Comics come content creator vero e proprio. Avere il pass creator per un evento del genere è un plus incredibile, permettendomi di muovermi più agevolmente tra fiere, eventi, code e padiglioni. Avere l’accesso rapido ai padiglioni mi ha dato l’opportunità di vivere la fiera in maniera totalmente diversa. Ho avuto maggior tempo per parlare con gli editori e con gli autori. Sia chiaro, prima che venga frainteso, non ho avuto giustamente nessun accesso prioritario a firma copie o altro, quelle esperienze le ho vissute come utente normalissimo facendo le mie code o le mie prenotazioni.
Dal punto di vista strettamente personale ed emotivo è stata la miglior edizione che abbia mai vissuto da quando vado a Lucca. Solo l’incontro con Don Rosa, senza nulla togliere a Garth Ennis, è stato il momento più emozionante della mia “carriera” di lettore di fumetti. L’artista americano ha scritto una delle mie storie preferite, una delle saghe a fumetti che più ha segnato la mia vita da nerd e non solo. Oltre a questo ho potuto incontrare tanti autori che ammiro e apprezzo enormemente come Oscar Martin, Garth Ennis o Sylvain Repos ma, soprattutto, come ogni edizione, ho sempre la possibilità di ritrovare tutti quei creatori di contenuti che sento quotidianamente sui social ma, causa la distanza territoriale, non riesco a vedere mai.
Ultimo punto, ed è quello che più ha reso felice ed emozionate, siete stati voi lettori e follower. Per la prima volta mi avete fermato in tanti per un saluto, una chiacchiera e persino una foto. Sentirsi apprezzato in questo modo da voi è un qualcosa di indescrivibile. L’esperienza lucchese da Creator è solo merito vostro, la vivrò così anche il prossimo anno? Solo con il vostro supporto potrà avverarsi, ma se così non fosse non mi perderò mai e poi mai la prossima (e qualunque altra) edizione di Lucca Comics & Games.