NisiOisin è un mangaka prolifico, attivo dal 2001, tra le sue opere più conosciute si ricordino: Bakemonogatari e xxxHOLIC. “Magical girl risuka” è l’adattamento manga di un romanzo che l’autore aveva scritto agli albori della sua carriera, nel 2003. L’opera, come per “bakemonogatari”, è edita da Star Comics; in patria la serie, attualmente, consta di 5 volumi in corso.
Alcune cose da sapere sulla trama
Kizutaka è un ragazzino di dieci anni, diligente, bravo a scuola e gentile con i suoi compagni di classe. In apparenza è un bambino come gli altri ma, a differenza dei suoi coetanei, ha un obiettivo che, di certo, non è comune: governare il mondo. Kugi kizutaka è disposto a tutto pur di arrivare al suo scopo, infatti, quando incontra Mizukura Risuka, e scopre che è una maga, le chiede di diventare una sua pedina. In cambio, promette di aiutarla a cercare il padre scomparso ormai da tempo, il mago più potente di sempre.
“Magical girl Risuka” è uno shonen con alcuni riferimenti a manga che hanno fatto la storia di questo target. Quelli più evidenti, che saltano all’occhio quasi subito, sono quelli a Death note e a Detective Conan.
Kizutaka è un genio sociopatico senza scrupoli: nel corso di questo primo volume, lo si vede all’opera insieme alla sua sottoposta Risuka, alle prese con un caso da risolvere, il suicidio di quattro persone avvenuto nello stesso momento e nel medesimo modo. Un evento a dir poco singolare, che metterà alla prova le doti analitiche di Kizutaka e i poteri di Risuka, sarà così possibile scoprire quanto possano essere freddo e calcolatore lui e potente lei, la maga rossa del tempo.
Recensione
Un primo volume che lascia interdetti. Il carattere del protagonista è fortemente influenzato da uno dei personaggi manga più iconici di sempre, Kira di Death Note. Ovvero, l’alter ego di Light Yagami, pieno di ambizioni, che si auto eleva a Dio, in grado di decidere tra chi è degno di continuare a vivere e chi, invece, è meritevole di una morte, a volte anche atroce. Allo stesso modo, ma decisamente meno coinvolgente e giustificato, Kizutaka è un megalomane, pieno di sé, con manie di protagonismo, che definisce gli umani “ottusi” e “inutili”, pur essendo egli stesso uno di loro. Il nostro protagonista, però, è deciso nel voler raggiungere il suo scopo e, per riuscirci, deve servirsi di “pedine” potenti, come la maga rossa del tempo. Risuka, se paragonata sempre all’opera di Oba e Obata, è sicuramente ispirata a Ryuk, in quanto elemento magico/sovrannaturale del duo. Tuttavia, a differenza dello shinigami, che funge più da spettatore e voce narrante, senza mai intervenire nelle scelte di Light, Risuka è parte attiva all’interno della trama: aiuta Kizutaka nei suoi propositi e a risolvere il caso, perno di questo primo numero della serie. Non sono però minimamente paragonabili, d’intensità e profondità, ai protagonisti di Death Note, infatti, in “Magical girl Risuka”, i due personaggi principali risultano macchiettistici e privi di tridimensionalità. Una narrazione ridondante e macchinosa non aiuta, peraltro, lo sviluppo della trama e dei personaggi, che sono l’elemento che ne risente di più.
Il richiamo a Detective Conan si coglie subito: un caso investigativo particolarmente intricato al quale dedicarsi: Kizutaka e Risuka sono gli unici a poterlo risolvere. Leggendo questo primo volume, però, si può notare una scarsa attenzione ai dettagli nello svolgersi degli eventi: non si parla di azioni investigative, né di notiziari che diffondono quanto accaduto, basti pensare che il fatto stesso che, dopo l’incidente, lo stesso Kizutaka sia ancora vivo è frutto di un caso. Dunque, le differenze qualitative con l’opera presa a paragone sono abissali, ma di certo, ad alcuni lettori più attenti, le similitudini non passeranno inosservate.
Vediamo svolgersi prevalentemente una trama verticale, viene dato molto spazio alla presentazione dei personaggi, con alcuni accenni alle loro vite e il loro passato, mentre di utile per carpire qualcosa sulla trama orizzontale c’è ben poco. Il capitolo extra, a fine volume, ci lascia comunque intendere che maggiori approfondimenti riguardanti il passato del protagonista ci saranno.
Una partenza decisamente non positiva per questo manga: la trama non possiede elementi realmente accattivanti, si compone di cose già viste, personaggi tratteggiati con l’intenzione di farli risultare interessanti, supportati anche da un comparto grafico non indifferente, ma che non riesce comunque a esprimere correttamente le intenzioni dell’autore. Le tavole, che raggiungono anche una certa qualità artistica, conferiscono, nelle splash page, e nei momenti di maggior intensità narrativa, un tono sensazionalistico, rendendo alcune scene eccessive, quasi fuori luogo.
Il caso investigativo non è realmente interessante, la risoluzione ci viene data in fretta e serve soltanto per rivelarci le vere capacità magiche di Risuka e il carattere sociopatico di Kizutaka, si muove tutto in funzione della presentazione dei protagonisti e dell’introduzione della trama principale.
spazio all'autore: Personalmente, non mi sento di consigliare questo titolo a coloro i quali cercano una lettura interessante. Non è, purtroppo, uno shonen adatto a chi cerca innovazione e intrattenimento di qualità. Ciononostante, si tratta di un titolo comunque valido per un pubblico più giovane: l’opera può essere facilmente apprezzata dagli adolescenti, sono presenti elementi che possono generare interesse nel lettore, come gag divertenti, casi misteriosi e combattimenti tra maghi. – Andrea – World Wide Nerd