Miti del Nord – Recensione

Neil Gaiman, padre di alcuni capolavori del calibro di Sandman, attraverso le storie raccontate in I miti del nord ha guidato noi lettori alla scoperta dei Nove Mondi della mitologia norrena.

Odino il supremo, saggio, audace e astuto; Thor, suo figlio, incredibilmente forte ma non certo il più intelligente fra gli dèi; e Loki, figlio di un gigante, fratello di sangue di Odino, insuperabile e scaltrissimo manipolatore. Sono alcuni dei protagonisti che animano il nuovo libro di Neil Gaiman: noto per essersi ispirato spesso ai miti dell’antichità nel creare universi e personaggi fantastici, questa volta Gaiman ci offre una formidabile riscrittura dei grandi miti del Nord. Lungo un arco narrativo che inizia con la genesi dei nove leggendari mondi, ripercorriamo le avventure e le gesta di dèi, nani e giganti. Tra i racconti più avventurosi ci sono quello di Thor, che, per riprendersi il martello che gli è stato rubato, è costretto a travestirsi da donna, un’impresa non da poco considerando la sua barba e il suo sconfinato appetito; o quello di Kvasir – il più saggio fra gli dèi – il cui sangue viene trasformato in un idromele che colma di poesia chi lo assaggia. Il finale del libro invece è dedicato a Ragnarok, il giorno del giudizio, il crepuscolo degli dèi, ma anche la nascita di un nuovo tempo e nuovi popoli. Brillante e divertente, Miti del Nord è una magistrale carrellata del pantheon scandinavo e della bizzarra natura degli dèi: ferocemente competitivi, capricciosi, predisposti all’inganno e a farsi governare dalle passioni. Un universo antico, ricco e affascinante a cui la penna vibrante di Gaiman è in grado di infondere una vita nuova e decisamente attuale.

Trama tratta dall’editore

I miti del nord è il miglior punto di partenza per chi vuole conoscere o approfondire il mondo magico e misterioso dei Vichinghi senza doversi sorbire saggi lunghi e pesanti. La leggerezza narrativa è il tocco in più che Gaiman riesce a dare a questi racconti, difatti in poco meno di 250 pagine l’autore britannico riesce ad affrontare alcuni dei miti chiave della cultura norrena.

I 15 racconti che compongono Miti del Nord narrano la storia dei nove mondi e dei loro dei: troviamo storie dedicate a Thor, alla creazione del martello, scopriamo come è nato l’idromele dei poeti o la crudele e meritata fine di Loki.

Gaiman riesce a descrivere alla perfezione il fascino degli dei di Asgard e i loro essere dei e umani allo stesso tempo. Da un lato abbiamo il loro aspetto divino, i loro poteri e la loro saggezza ma dall’altro lato, ogni singolo Dio, è meschino, crudele e viziato. Scordatevi la figura di Thor vista nel MCU, non troverete un Dio buono e simpatico ma un Dio senza scrupoli, assetato di sangue e spesso molto stupido. Thor in quasi tutti i racconti cade in preda all’ira e in quei casi spegne letteralmente il cervello dando spazio al suo lato animalesco e violento.

Loki è meschino, cattivo, bugiardo e senza scrupoli. Non si farà problemi ad uccidere un suo parente solo per il gusto di vedere gli altri soffrire e cadere in preda alla disperazione. Tradire e godere delle sconfitte altrui sono il suo pane quotidiano.

Il capitolo finale di Miti del Nord si concentra sulla fine di tutto, sull’incubo di ogni Dio: il Ragnarock. Ma sarà davvero la fine di tutte le cose? Non vi resta che leggere questa storia per scoprirlo!

Voto: 7,5

Amo lo stile di Gaiman e amo tutto quello che riguarda la mitologia in generale, come poteva non piacermi questo mix? Gaiman prende la mitologia norrena e la plasma con il suo stile, senza inventare nulla, semplicemente riadatta alcuni dei miti più celebri con il suo stile di narrazione. Più che consigliato ai fan della mitologia, ma ottimo punto di partenza per chi vuole approfondire le figure di Thor, Odino e Loki che, grazie al MCU, ormai sono più che presenti nella nostra cultura cinematografica.